Nel contesto degli imminenti ballottaggi, Tommaso Bori del Pd ha lanciato un appello accorato ai cittadini riguardo alla situazione della sanità pubblica in Umbria, non si è fatta attendere la risposta del direttore generale Usl 1 Umbria, Nicola Nardella.

Le dichiarazioni di Tommaso Bori (Pd)

Bori ha espresso preoccupazione per la direzione attuale della sanità pubblica sotto il governo di destra, accusando quest’ultimo di smantellare sistematicamente il sistema sanitario pubblico e costringere i cittadini a rivolgersi al settore privato.

Bori ha evidenziato che ben ventuno direttori sanitari hanno manifestato l’intenzione di lasciare il loro incarico, un chiaro segno, secondo lui, del malcontento e delle difficoltà che affliggono il settore. Ha anche affermato che la destra sta chiedendo a questi direttori di dimettersi solo dopo i ballottaggi, nel tentativo di non influenzare negativamente l’elettorato. Bori ha quindi esortato gli elettori a votare per coloro che sostengono la sanità pubblica nei prossimi ballottaggi del 23 e 24 giugno, sottolineando l’importanza di questa scelta per il futuro della sanità nella regione.

La replica del direttore generale Usl 1 Umbria, Nicola Nardella

La risposta di Nicola Nardella, Direttore dell’Usl Umbria 1, non si è fatta attendere. In un comunicato pubblico, Nardella ha espresso il suo dispiacere per essere stato trascinato in una questione politica. Ha dichiarato di non aver mai incontrato personalmente Bori e ha sottolineato che nessun membro della Giunta Regionale dell’Umbria gli ha chiesto di dimettersi o gli ha imposto scadenze per eventuali dimissioni.

Nardella ha definito le affermazioni di Bori fuori luogo e ha ribadito la sua posizione di tecnico, lontano dalle dinamiche politiche. Ha invitato Bori a verificare i fatti prima di fare dichiarazioni pubbliche e ha offerto la disponibilità sua e dei suoi collaboratori per qualsiasi chiarimento. Ha anche sottolineato che non ha intenzione di dimettersi e che nei prossimi giorni sono già in programma importanti iniziative per l’Azienda sanitaria, invitando Bori a parteciparvi.

Mentre si avvicinano i ballottaggi, la questione sanitaria in Umbria rimane un tema molto caldo e divisivo. Le parole di Bori rappresentano un appello alla mobilitazione per difendere un servizio essenziale come la sanità pubblica, mentre la risposta di Nardella tenta di mantenere il dibattito su un piano tecnico e non politico.

Il comunicato del direttore generale dell’Usl1 Umbria

“Dispiace che il collega Tommaso Bori, il quale non ho mai avuto il piacere di conoscere di persona, mi abbia posto al centro di una questione esclusivamente politica.

È la seconda volta che lo fa e per questo mi vedo costretto a scrivere pubblicamente questo pensiero nella speranza di un chiarimento.

Lo informo che nessun componente della Giunta Regionale dell’Umbria sta cercando di impormi delle scelte o tempistiche su presunte dimissioni dal ruolo di Direttore Generale della Usl Umbria 1.

Trovo assolutamente fuori luogo certe affermazioni e soprattutto mi dispiace essere oggetto di strumentalizzazione in un dibattito di natura politica, essendo il sottoscritto un tecnico.

Lo invito a sincerarsi della reale natura dei fatti prima di rilasciare dichiarazioni pubbliche che riguardano la mia persona; la porta del mio ufficio e quella dei miei collaboratori è sempre aperta a qualsivoglia chiarimento, purché non venga data una connotazione politica.

Non è in previsione ad oggi nessuna dimissione dall’incarico, anzi nei prossimi giorni ho già programmato alcune importanti iniziative (ci sono le locandine stampate) che riguardano l’Azienda e alle quali invito il collega Bori a partecipare.

Pertanto, chiedo di tenermi fuori dalla battaglia politica e ribadisco la natura squisitamente tecnica del mio ruolo che è a garanzia di ogni malato indipendentemente dal suo credo politico.

Auguro un buon lavoro a tutti, per il bene comune e della nostra comunità”.