È scoppiata una polemica in Umbria sulla linea ferroviaria Orte-Falconara. Tutto nasce da un’interrogazione presentata il 3 maggio dal senatore PD Walter Verini al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, con cui il Pd lamenta ritardi nel raddoppio della linea. In risposta, il capogruppo regionale della Lega, Enrico Melasecche, ha diffuso una nota accusando il Pd di aver lasciato l’opera in "pantano di inerzia" e rivendicando i progressi del centrodestra.
Verini ricorda che il progetto Orte-Falconara – individuato nel 2008 come opera strategica – prevede un investimento complessivo di 6,05 miliardi di euro, in parte coperti dal PNRR, per il raddoppio e la velocizzazione di diverse tratte. L’obiettivo è ridurre i tempi di percorrenza Roma-Ancona e potenziare il traffico merci verso i porti adriatici.
Nel documento si segnala in particolare che il cantiere Campello (nei pressi di Foligno)–Spoleto "ha subito ritardi significativi con annunci di completamento posticipati negli anni", e si evidenziano analoghe incertezze sul lotto Terni–Spoleto. Nel testo dell’interrogazione si chiedono al ministro Salvini chiarimenti urgenti: si domanda se sia "a conoscenza di queste problematiche e quali misure straordinarie siano state adottate insieme a RFI per accelerare il completamento dell’opera".
Melasecche ribalta le accuse attaccando l’operato dei governi Pd sul dossier infrastrutture. Il capogruppo Lega afferma che la Orte-Falconara "per decenni è rimasta intrappolata nel pantano dell’inerzia e dell’indifferenza" sotto i governi del Pd. Ricorda di aver ereditato nel 2019, come assessore regionale, "una situazione desolante" di opere abbandonate, e di aver istituito tavoli tecnici con il Ministero e con RFI per imprimere "un’accelerazione reale" ai lavori.
Tra i risultati elenca il raddoppio Campello–Spoleto, definito un cantiere "eterno da quindici anni" ormai in fase conclusiva, nonostante i ritardi dovuti a un’interdittiva antimafia. Menziona inoltre investimenti del suo assessorato: 12,5 milioni per collegare la piastra logistica Terni–Narni alla Orte-Falconara e l’installazione dell’ERTMS su tutta la tratta umbra. Cita infine la ricostruzione della Ferrovia Centrale Umbra con oltre 400 milioni di investimenti, definita un "investimento epocale".
La nota si chiude affermando che "la storia e gli atti parlano chiaro: se la Orte-Falconara è oggi una realtà concreta, è solo perché noi ci abbiamo creduto e abbiamo agito", accusando il Pd di non aver realizzato risultati concreti pur avendo avuto "tempo, strumenti e risorse" nelle precedenti legislature.
La Orte-Falconara è una direttrice cruciale per l’Italia centrale, inserita nella rete europea TEN-T (Corridoio Scandinavo-Mediterraneo). Il potenziamento della linea mira a migliorare i collegamenti tra Roma e le Marche e a sostenere il traffico merci verso i porti di Ancona e Civitavecchia. Il progetto complessivo include il raddoppio di tratti ancora a binario unico, in parte finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Sul piano politico, il tema riflette la contrapposizione fra centrodestra e centrosinistra: il governo nazionale di centrodestra (con Salvini ministro) punta ad accelerare i lavori, mentre il Pd, oggi all’opposizione, critica i ritardi e chiede impegni certi. In Umbria, la giunta regionale guidata da Donatella Tesei (Lega–centrodestra) rivendica i cantieri avviati negli ultimi cinque anni, mentre il Pd rimprovera la lentezza delle opere infrastrutturali ereditate dal passato.
Verini e i colleghi dem puntano l’attenzione sui ritardi operativi: in particolare segnalano che il cantiere Campello–Spoleto "ha subito ritardi significativi" e chiedono un forte impegno del ministero per sbloccare anche i lavori di Terni–Spoleto.
Dal canto suo, Melasecche ribadisce la mancata iniziativa dei governi Pd: afferma che la sinistra "ha fallito quando era il momento di decidere, ha tergiversato quando era il momento di agire" e definisce "responsabilità storica" la colpa dei dem sul dossier.
La polemica mette in luce visioni opposte: Verini invoca sforzi straordinari dello Stato per superare i ritardi, mentre Melasecche rilancia i cantieri aperti dalla sua giunta come prova dei risultati ottenuti.