Prima del match di ieri pomeriggio tra Arezzo e Ternana, in cui i rossoverdi hanno ottenuto una preziosa vittoria per 2-1 grazie ai gol di Cianci e Cicerelli, si sono verificati violenti scontri tra le tifoserie delle due squadre. L’episodio, che ha gettato un’ombra sulla giornata sportiva, si è consumato nelle strade adiacenti allo stadio comunale di Arezzo, poche ore prima del fischio d’inizio. Il successo sul campo della Ternana, che consolida la sua posizione in classifica, è stato preceduto da tensioni e disordini fuori dallo stadio, mettendo in luce la storica rivalità tra le due tifoserie.

Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente per placare la situazione, ma il confronto fisico tra i supporter delle due squadre non è stato evitato, causando sconcerto tra i cittadini e gli addetti ai lavori. Nonostante la tensione iniziale, durante il match le due fazioni di tifosi non sono più venute a contatto, consentendo il regolare svolgimento della partita. La vittoria della Ternana rappresenta un risultato fondamentale, ma la giornata calcistica è stata oscurata dalle violenze pre-partita.

Scontri tra ultras prima di Arezzo-Ternana: le dinamiche

L’incidente si è verificato intorno alle ore 13, in via Benedetto da Maiano, a poche centinaia di metri dallo stadio comunale di Arezzo. I tifosi della Ternana, appena giunti in città e scesi dal pullman, si sono scontrati con un gruppo di supporter locali. La tensione tra le due fazioni, già nota per una rivalità storica, è esplosa rapidamente. Le due tifoserie sono venute a contatto fisico utilizzando aste di bandiere e lanciando fumogeni, che hanno rapidamente creato una coltre di fumo, all’interno della quale circa venti persone si sono affrontate violentemente.

Lo scontro, sebbene durato pochi minuti, ha generato panico e disordine tra i passanti e i residenti della zona, che hanno assistito a scene di grande tensione. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine è stato decisivo per riportare la calma. La polizia, già schierata per garantire la sicurezza intorno allo stadio, ha immediatamente separato le due fazioni, disperdendo i tifosi con l’uso di dispositivi anti-sommossa. Nessuno dei presenti sembra aver riportato ferite gravi, ma l’episodio ha sottolineato ancora una volta il problema della violenza legata al tifo organizzato in Italia.

Le indagini sono già in corso per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e identificare i responsabili. Gli investigatori stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona per individuare coloro che hanno partecipato agli scontri. Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente potrebbe essere stato premeditato. Le due tifoserie, infatti, si sarebbero date appuntamento in quella zona per affrontarsi lontano dagli occhi delle forze dell’ordine e dei controlli preventivi allo stadio.

Le conseguenze e le possibili sanzioni

Dopo quanto accaduto, si attendono ora le decisioni delle autorità competenti. L’identificazione dei responsabili tramite i filmati delle telecamere di sorveglianza potrebbe portare all’emissione di nuovi Daspo per i tifosi coinvolti. In caso di episodi gravi, come scontri premeditati o uso di armi, le sanzioni potrebbero essere particolarmente severe.

Il Daspo è una misura preventiva introdotta in Italia per contrastare la violenza e il disordine negli stadi e nelle manifestazioni sportive. Questo strumento è stato implementato per impedire l’accesso alle partite e ad altri eventi sportivi a individui che si sono resi protagonisti di atti di violenza o che rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica.

Può essere emesso dal Questore, anche in assenza di una condanna penale, e ha una durata variabile a seconda della gravità dell’atto commesso. Può variare da un minimo di un anno fino a un massimo di cinque anni. In caso di recidiva o di gravi episodi di violenza, il provvedimento può essere prolungato fino a dieci anni.