In seguito agli scontri fra tifosi avvenuti il 23 marzo durante la partita di calcio Perugia-Pineto, la questura di Perugia ha emesso 18 provvedimenti di Daspo nei confronti degli ultras del Grifo. Il match era stato sospeso al venticinquesimo a causa di una grossa rissa scaturita tra vari gruppi ultras del Perugia. I tifosi, dopo essere venuti a contatto, hanno incominciato a lanciarsi seggiolini e fumogeni.
Daspo per 18 tifosi del Perugia in seguito agli scontri durante il match con il Pineto
Non esiste limite al peggio. Il calcio purtroppo ci ha abituati ad assistere spesso e volentieri a scontri tra tifoserie rivali. Questa volta a Perugia, durante il match del 23 marzo contro il Pineto, a scontrarsi sono stati gruppi organizzati del Grifo. La partita finì 2-2 con le reti di Sannipoli e Teraschi per il Pineto, per il Grifo andarono a segno Iannoni e Seghetti.
Le azioni dei tifosi hanno portato l’arbitro a interrompere la partita per alcuni minuti. Il 28 marzo scorso, il questore di Perugia ha emesso tre Daspo nei confronti di altri tre tifosi arrestati dalla Digos a seguito degli scontri. Questi 18 provvedimenti vietano ai destinatari di partecipare a eventi sportivi di calcio, Coppa Italia, Coppe internazionali e campionato per un periodo che varia da cinque a dieci anni. Ai 18 tifosi sarà vietato l’accesso e lo stazionamento entro i 400 metri dagli stadi, parcheggi pubblici degli impianti sportivi, luoghi di allenamento e ritiri delle squadre di calcio, nonché entro i 200 metri da altri luoghi frequentati durante le manifestazioni sportive.
La violazione del divieto potrà comportare una pena di reclusione da uno a tre anni e una multa da 10mila a 40mila euro. Il prefetto della provincia di Terni, su proposta della questura di Perugia, ha disposto l’interdizione all’impiego di cinque steward presso tutti gli impianti sportivi nazionali. Questi steward avevano consentito l’accesso abusivo di alcuni tifosi senza biglietto durante un incontro di calcio.
I tifosi del Perugia sono recidivi
Se la stagione del Perugia in campo fino a questo momento è stata al di sotto delle aspettative, quella dei tifosi sta andando anche peggio. I 18 provvedimenti di Daspo emessi oggi si vanno ad aggiungere ai 6 emessi il 22 dicembre del 2023. Durante le partite tra Perugia-Pescara e Perugia-Gubbio del 10 settembre e 12 novembre, sei “tifosi” hanno commesso atti di violenza. Questi individui hanno acceso dei fumogeni nel settore dedicato alla tifoseria ospite e locale, oltre a lanciare un seggiolino all’interno dello stadio “Renato Curi” di Perugia, in prossimità del terreno di gioco. Grazie alle indagini e all’analisi attenta delle immagini del sistema di videosorveglianza il personale della DIGOS è riuscito ad identificare i tifosi responsabili.
Purtroppo non è finita qui, durante il match contro il Rimini disputatosi il 23 settembre, un tifoso del Perugia ha bruciato il materasso del salto in alto. Al ventunesimo minuto, dalla curva dei tifosi perugini, è stato lanciato un fumogeno che ha causato un incendio su un materasso utilizzato per il salto in alto, una struttura situata tra la pista di atletica e il campo di gioco del Romeo Neri. L’incendio è divampato e non è stato domato dal personale presente, causando la sospensione della partita per trenta minuti. Solo grazie all’intervento efficace dei Vigili del Fuoco l’incendio è stato estinto.
L’individuazione è stata possibile grazie all’attenta osservazione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del settore ospiti dello stadio. La Digos di Rimini ha analizzato la sequenza del lancio del fumogen, e ha individuato un frame specifico che mostrava un dettaglio determinante per l’identificazione dell’autore. In particolare, il tifoso aveva legata al polso destro la sciarpa della squadra del Perugia.