Li aveva annunciati lo scorso 14 aprile, in occasione dell’apertura del comitato elettorale di via Palermo, 100, i 23 temi per la Perugia del futuro. Domani Margherita Scoccia, candidata sindaco del capoluogo per il centrodestra e i civici, presenterà ufficialmente il suo programma elettorale con una conferenza stampa in programma per le 10.30, sempre presso il comitato di via Palermo. All’incontro, oltre a Scoccia, parteciperanno anche i rappresentanti dei partiti della coalizione e delle liste civiche.

La mia idea futura di Perugia è contemporanea, sicura, inclusiva, green, ancor più connessa e digitale, una città sempre capace di guardare avanti” ha detto Scoccia. “Il nostro è un programma elettorale che porta con sé una visione ben precisa della città, da sviluppare attraverso una serie di proposte e di progetti molto concreti che non trovano il tempo di perdersi in parole vuote caratterizzate da retorica e ideologia.”

Numerosi gli argomenti portati da Scoccia che toccano altrettante aree dell’amministrazione e della vita della città e dei cittadini. In elenco ci sono i progetti considerati strategici, la rigenerazione urbana, Perugia al centro, il dialogo e la partecipazione dei cittadini, il green e l’ambiente, il commercio, lo sviluppo economico, il lavoro e le imprese, si parla di trasporti ma anche di sicurezza e bilancio comunale, di piano strade e manutenzioni, oltre che di giovani, scuole e sport, per arrivare ai temi del sociale e della parità di genere, passando dalla cultura e l’università fino al turismo, al marketing e alla comunicazione istituzionale.

Scoccia parla anche del suo lavoro in seno all’Amministrazione Romizi, dove ricopre il ruolo di assessore all’Urbanistica. Cinque anni in cui dice che “è stato fatto tanto, tantissimo, molto però c’è ancora da fare per il bene di Perugia e nessuno dei componenti della nostra grande squadra ha intenzione di accontentarsi.”

Prima del programma elettorale, Ferdinandi chiede chiarezza a Scoccia sul minimetrò

Le elezioni sono sempre più vicine e tra gli argomenti caldi della campagna elettorale perugina, c’è il trasporto pubblico, in particolare il minimetrò che Scoccia, senza tanti giri di parole, aveva definito “il brucomela della sinistra“. La candidata di centrodestra e civici ne aveva parlato come di una sciagura per le casse comunali e per le tasche dei cittadini, un intervento “costato ben 103 milioni di euro […] un fallimento clamoroso” frutto delle “scelte sbagliate del passato”.

Da Alleanza per la Vittoria, a sostegno della candidata sindaco per il centrosinistra, Vittoria Ferdinandi, era già intervenuto Giacomo Leonelli di Pensa Perugia. Ora la colazione chiede ulteriori chiarimenti. “Margherita Scoccia dica esplicitamente se intende chiudere il Minimetrò” tagliano corto.

In una nota della coalizione di centrosinistra, si legge a difesa del minimetrò “che per misurare l’efficienza di un sistema di trasporto ai fini della finanziabilità viene richiesta la garanzia che almeno il 35% dei costi di gestione venga coperto da introiti da tariffa (D.lgs 422/97). Nel caso del Minimetrò il rapporto tra ricavi e costi è stato negli ultimi anni di circa il 40%“.

Perugia nel tempo ha realizzato progetti innovativi nel campo della mobilità alternativa quali le scale mobili e gli ascensori, i parcheggi a corona del centro storico, il Minimetrò” prosegue la nota. “L’accessibilità garantita da questi progetti è vitale per il centro storico“. L’Alleanza per la Vittoria, porta più punti all’attenzione, fra questi le scale mobili che non generano ricavi ma pesano sul bilancio comunale per 1 milione e 400mila euro annui.

Le argomentazioni toccano anche il servizio su gomma che “costa a Regione e Comune di Perugia circa 12.000.000 di euro che incidono per 20 centesimi al giorno per ogni cittadino perugino, molto più del servizio su Minimetrò.” Il minimetrò, che unisce le due parti della città, muovendosi su rotaia, non grava ulteriormente sul già congestionato traffico della città ma anzi “lo alleggerisce, non inquina, trasporta 7.200 passeggeri al giorno, 2.700.000 in un anno, un quinto di quelli trasportati dai servizi su gomma, ed è essenziale in occasione dei grandi eventi che si svolgono nel centro storico“. Diversamente avverrebbe con il BRT su gomma proposto da Scoccia.