Il 1° maggio 2025 in Umbria si preannuncia una giornata di forte mobilitazione sindacale. Da un lato è stato proclamato uno sciopero generale nazionale per l’intera giornata dall’Unione Sindacale Italiana – Confederazione Italiana di Base (USI-CIT); dall’altro, i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL hanno organizzato manifestazioni e iniziative su tutto il territorio regionale.
I segretari generali umbri delle tre sigle hanno annunciato appuntamenti in diverse città: la manifestazione regionale promossa dai sindacati umbri si terrà a Foligno, in piazza Matteotti, con un convegno dedicato ai temi del lavoro, della pace e della giustizia sociale. L’Umbria vivrà così un Primo Maggio caratterizzato dalla convivenza di uno sciopero di base e di eventi pubblici promossi dai principali sindacati.
Le motivazioni dello sciopero sono molteplici. I promotori del sindacalismo di base sottolineano il bisogno di contrastare disuguaglianze sociali e precarietà: l’iniziativa, come dichiarato ufficialmente, "punta a rilanciare il ruolo del sindacalismo di base in un contesto segnato da crescenti diseguaglianze, precarietà e compressione dei diritti".
A livello nazionale, CGIL, CISL e UIL hanno scelto come slogan “Uniti per un lavoro sicuro” per richiamare l’attenzione sulla salute e la sicurezza nei cantieri, nelle industrie e in tutti i luoghi di lavoro. L’urgenza di garantire condizioni dignitose e sicure resta uno dei motivi cardine della mobilitazione sindacale di quest’anno.
Su iniziativa delle sigle confederali, il Primo Maggio si articolerà in una serie di eventi diffusi:
In tutti gli appuntamenti regionali, gli organizzatori intendono valorizzare il lavoro e la partecipazione dei cittadini attraverso momenti conviviali e culturali.
I leader umbri di CGIL, CISL e UIL hanno sottolineato i temi chiave del Primo Maggio.
Angelo Manzotti (CISL Umbria) ha evidenziato la necessità di "un piano europeo basato su coesione, sviluppo e soprattutto rilancio del tessuto economico e produttivo".
Maria Rita Paggio (CGIL Umbria) ha posto l’accento sulla solidarietà internazionale, auspicando che "cessi il fuoco in Ucraina e a Gaza" e riaffermando l’impegno per "un mondo di pace".
Il segretario dell’UIL Umbria, Maurizio Molinari, ha dichiarato: "Mille morti all’anno sono una vergogna indescrivibile", richiamando l’attenzione sull’urgenza di rafforzare i controlli e migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Nella nota congiunta, i tre sindacati ribadiscono che il Primo Maggio "è la festa di tutto il Paese" e sancisce l’esigenza di difendere "il diritto al lavoro, alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro", oltre alla volontà di costruire "un mondo fondato su pace, libertà e democrazia".
Il Primo Maggio rappresenta da sempre un momento centrale per riaffermare il valore del lavoro e dei diritti sociali. In Umbria, come in tutta Italia, la Festa dei Lavoratori assume un significato simbolico di partecipazione collettiva: è l’occasione per richiamare l’attenzione sui temi della sicurezza, della dignità del lavoro e della solidarietà internazionale.
Come ricordano CGIL, CISL e UIL, difendere la salute nei luoghi di lavoro e promuovere giustizia sociale significa costruire una società più equa. Il Primo Maggio 2025 si inserisce pienamente in questa tradizione, con una proposta che coniuga riflessione, partecipazione e momenti di comunità, nella cornice di un'Umbria viva e consapevole.