La preoccupazione per la sicurezza sul lavoro e la necessità di riforme fiscali e imprenditoriali sono argomenti sempre più pressanti e attuali. Per questo domani, giovedì 11 aprile, Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero generale per il settore edile, in particolar modo cantieri e impianti fissi. La mobilitazione che coinvolgerà tutti i settori privati per quattro ore e l’edilizia per otto, mira a catalizzare l’attenzione su alcune rivendicazioni sindacali cruciali e non più rimandabili. In primis l’eliminazione delle morti sul lavoro, ma anche la richiesta di una giusta riforma fiscale e la promozione di un nuovo modello di fare impresa.
Come dichiarato da Fillea Cgil e Feneal Uil, il 2023 si è chiuso con un bilancio tragico di 1041 morti sul lavoro. I primi tre mesi di quest’anno, inoltre, hanno già registrato 119 vittime: un dato che segna un inquietante incremento. L’ultima strage sul lavoro, avvenuta ieri alla centrale elettrica di Suviana, evidenzia drammaticamente l’urgenza di interventi concreti e coordinati per assicurare la dignità e la sicurezza dei lavoratori.
Cgil e Uil proclamano sciopero generale domani 11 aprile
In risposta a questa emergenza che riguarda tutti i settori, ma che è più evidente in quello dell’edilizia, sono in corso assemblee e volantinaggi nei luoghi di lavoro. L’obiettivo è quello di coinvolgere attivamente lavoratrici e lavoratori, informandoli sulle rivendicazioni sindacali e preparandoli allo sciopero generale di domani 11 aprile. La necessità di passare dalle parole ai fatti è palpabile, affermano i sindacati: è essenziale prevenire ulteriori tragedie, e il tempo di agire è ora.
Lo stop lavorativo interesserà i cantieri e gli impianti fissi, oltre a tutti i settori privati, e sarà accompagnato da iniziative in tutta l’Umbria e in diverse parti d’Italia. In concomitanza con lo sciopero, infatti, domani si terranno mobilitazioni davanti alle Prefetture di Perugia e di Terni, per rilanciare con forza la vertenza sulla “Salute e sicurezza sul lavoro” non solo a livello nazionale ma anche regionale. Questa giornata di azione è un appello accorato a tutte le parti interessate: è il momento di adottare misure decisive per proteggere chi lavora e per costruire un futuro lavorativo più sicuro e giusto per tutti.
Tutti i settori interessati: trasporti ferroviari e locali a rischio
Sarà uno sciopero di grande portata, quello indetto da Cgil e Uil per domani 11 aprile. L’evento alla centrale elettrica di Suviana è stata la cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso in fatto di morti sul lavoro. Proprio in Emilia Romagna la protesta si intensifica con uno sciopero di otto ore in tutti i settori, pubblici e privati. È stata anche organizzata una manifestazione a Bologna, che prenderà il via da piazza XX Settembre alle 9.
Il trasporto ferroviario sarà fortemente colpito, con uno stop per il personale della circolazione dei treni dalle 9.01 alle 13. Le corse delle Frecce e degli Intercity continueranno regolarmente, mentre i treni regionali potrebbero subire cancellazioni o ritardi, specialmente in Campania dove lo sciopero si estenderà fino al 12 aprile. Nel trasporto pubblico locale, invece, le prestazioni lavorative degli addetti ai bus, tram e metropolitane saranno sospese per 4 ore, con fasce di garanzia locali. A Milano, il prefetto ha precettato i dipendenti dell’Atm, mentre i lavoratori di Trenord potranno partecipare allo sciopero nazionale. La decisione del prefetto Claudio Sgaraglia è stata presa per evitare disagi in vista di due eventi di rilievo nella città: il vertice del G7 previsto per il 12 aprile e Milan-Roma, partita di andata dei quarti di finale dell’Europa League. Per quest’ultima sono previsti a San Siro oltre 70mila spettatori.
La mobilitazione non risparmia nemmeno il trasporto marittimo e altri settori, come quello del trasporto merci e della logistica, dei porti, degli impianti a fune, dei trasporti funebri e delle guardie ai fuochi. L’unico a essere escluso dallo sciopero generale di Cgil e Uil è il comparto del trasporto aereo.