“Due nuove strutture di eccellenza consegnate ai giovani e alla città”. Così il Magnifico Rettore, prof. Maurizio Oliviero, ha aperto la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Corso di Laurea in Scienze Motorie e Sportive dell’Università degli Studi di Perugia. Un progetto strategico che rafforza il ruolo dell’ateneo sulla scena nazionale e che segna l’inizio di una nuova era per la formazione universitaria in Umbria, con spazi moderni, funzionali e tecnologicamente avanzati.
Alla presenza del Delegato rettorale al patrimonio, Paolo Belardi, del Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Vincenzo Nicola Talesa, e delle principali autorità istituzionali - tra cui Simona Meloni, assessore regionale allo sport, il Massimo Presciutti, presidente della Provincia di Perugia, e Pierluigi Vossi, assessore comunale allo sport di Perugia - l’ateneo ha scritto una nuova pagina della propria storia, puntando su innovazione, inclusione e qualità dell’offerta formativa.
Il nuovo polo universitario è stato realizzato dalla Ripartizione Tecnica di Ateneo e suddiviso in due edifici all’avanguardia: uno completamente dedicato all’attività didattica, con cinque ampie aule, una moderna aula studio e spazi per uffici amministrativi e direzionali, e uno progettato per le attività motorie e sportive, con una palestra di 670 metri quadrati dotata di pavimento in parquet sportivo a garanzia di comfort e sicurezza. L’intero complesso vanta 559 posti complessivi, di cui 11 riservati a persone con disabilità, confermando l’attenzione dell’Università all’accessibilità e all’inclusività.
Il cuore del progetto è la sostenibilità ambientale: la nuova sede è il primo edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building) dell’Università di Perugia, con una struttura che mira all’efficienza energetica massima e al minimo impatto sull’ambiente. Il rispetto del protocollo internazionale LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) rappresenta un passo decisivo, con la candidatura ufficiale del complesso alla prestigiosa certificazione Gold o Silver, che sarebbe una prima assoluta per gli edifici pubblici umbri. “La volontà dell’Ateneo è quella di perseguire l’assoluta sostenibilità”, ha rimarcato il rettore Oliviero, sottolineando la portata pionieristica dell’investimento.
Paolo Belardi si è soffermato sulla valenza architettonica: “Abbiamo raccolto la sfida di confrontarci con la piscina universitaria progettata da un’archistar come Nicolosi, creando un edificio compatto e articolato – raccolto intorno a una corte e suddiviso in tre diversi blocchi”. Innovazione funzionale e attenzione al benessere quotidiano, con una particolare scelta estetica: pannelli decorativi ispirati a Thomas Hobbes e alle tavole anatomiche di Mascagni. “La qualità di un edificio non si misura solo nelle sue performance tecnologiche, ma anche nella piacevolezza dello stare”, ha sottolineato Belardi, auspicando il completamento dell’intero complesso secondo il progetto originario e l’inserimento definitivo nel tessuto urbano.
Vincenzo Nicola Talesa, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, ha ripercorso l’evoluzione accademica: “Siamo partiti dall’ISEF e oggi, grazie a metodologie e tecnologie innovative, puntiamo a risultati ancora migliori”.
Le attività motorie sono sempre più un punto di forza della proposta UniPg, considerate “autentici farmaci da somministrare con scienza e coscienza”, con un’offerta formativa completa per affrontare le sfide di una popolazione in costante invecchiamento. “Le attività motorie e sportive rappresentano un pilastro per la salute pubblica e la sostenibilità futura della comunità”, ha concluso Talesa, sottolineando come il nuovo polo accademico sia progettato “per offrire ai nostri giovani strumenti e spazi adeguati per eccellere”.*
La nuova sede delle Scienze Motorie a Perugia è così destinata a rivestire un ruolo chiave, consolidando la leadership dell’Università degli Studi di Perugia, contribuendo al benessere sociale, all’innovazione tecnologica e al rilancio della formazione universitaria in chiave green, accessibile e di qualità. Un’opportunità concreta per studenti e studentesse, ma anche un modello di eccellenza e sostenibilità per tutto il territorio umbro.