10 May, 2025 - 18:00

Elly Schlein inaugura la sede del PD di Terni e rilancia l'appello al voto referendario

Elly Schlein inaugura la sede del PD di Terni e rilancia l'appello al voto referendario

Nei titoli di coda si leggerà che la star è stata la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein. Ma i protagonisti del film della lunga giornata politica della leader DEM in provincia di Terni, sono stati in realtà i vecchi e nuovi militanti del partito, i volti nuovi e quelli segnati dalle rughe di un'antica appartenenza di dirigenti, eletti e attivisti, che sono potuti tornare ad affollare una sala delle assemblee nella sede storica della centralissima via Mazzini.

Lei, Elly come la chiamano gli aficionados del PD, ha simbolicamente spalancato le porte del vecchio "Bottegone" ternano, posizionato lungo l'asse viario che simbolicamente collega piazza Tacito alle acciaierie di viale Brin. La sede della federazione provinciale, dell'unione comunale e del circolo Terni centro del partito, nei mesi scorsi aveva chiuso i battenti per problemi di gestione immobiliare. Ma una sottoscrizione di militanti e dirigenti ha consentito di raccogliere a tempo di record 55 mila euro e di acquistare una porzione, seppure ridotta, degli storici locali che hanno visto il PCI diventare PDS, la Quercia trasformarsi in un Ulivo e poi diventare un ramoscello nel simbolo attuale del Partito Democratico. 

Prima la Schlein aveva regalato il suo supporto al candidato sindaco di Amelia del centrosinistra Pompeo Petrarca. Lui, al secondo tentativo dopo la sconfitta contro Laura Pernazza, ci riprova affrontando il vice sindaco uscente Avio Proietti Scorsoni. E in casa DEM, galvanizzati dai risultati delle regionali dello scorso novembre, sono convinti che questa possa essere la volta buona per poter rimettere piede a Palzzo Comunale dopo dieci anni. 

La nuova sede del PD di Terni acquistata grazie alle donazioni e alle sottoscrizioni di iscritti, militanti e dirigenti del partito

È stato il segretario comunale uscente, Pierluigi Spinelli, a raccontare le vicissitudini che hanno portato il PD a dover trovare i fondi per riacquistare la sua storica sede. Un intervento commosso, il suo, intervallato dai ringraziamenti alle famiglie di due grandi amministratori del passato, che hanno contribuito a costruire la storia del partito a Terni e in ricordo dei quali sono stati elargiti contributi economici determinanti: Alberto Provantini (parlamentare, assessore regionale e presidente della Provincia) e Franco Giustinelli (senatore e assessore comunale)

"Purtroppo, per alcune vicissitudini finanziarie - ha chiarito Spinelli - la Fondazione Conti, che gestisce il patrimonio immobiliare lasciato in eredità dall'ex PCI, non è riuscito a pagare i ratei del mutuo della vecchia sede. Ma la gente democratica ha fatto il miracolo. Gli eletti in tutte le assemblee, i parlamentari dem, i dirigenti, i militanti, hanno raccolto i fondi necessari all'acquisto di questa sede che vogliamo far diventare la casa della partecipazione democratica di Terni. È qui che abbiamo vissuto in passato grandi vittorie elettorali, che abbiamo costruito esperienze politiche qualificanti per il territorio, ma è anche questo il luogo di cocenti sconfitte e di grandi delusioni. Da qui ripartiamo per costruire l'alternativa democratica al governo della città".

Raggiante anche il segretario provinciale uscente, l'amerino Fabrizio Bellini. Che ha raccontato quello che per lui è stato un vero e proprio esaltante miracolo. "In due settimane, tra il 2 e il 20 febbraio - ha detto - siamo riusciti a raccogliere 55 mila euro e ad andare dal notaio. Sembrava impossibile riuscirci. E invece con l'aiuto di giovani, vecchi militanti e di tanti componenti della classe dirigente del partito, siamo riusciti a ricucire la tela della nostra storia e a rientrare in via Mazzini". 

Il saluto di Elly Schlein: "Qui avete fatto una cosa meravigliosa", poi la corsa al gazebo dei referendum e l'attacco al centrodestra che invita al non voto 

"Avete fatto una cosa meravigliosa - ha esordito la segreteria del PD davanti alla platea della sala delle assemblea della nuova sede ternana del partito -. Ora questo luogo che è stata la palestra di formazione e di azione politica di intere generazioni può tornare a essere luogo di dibattito e mobilitazione, aperto alla comunità e ai bisogni delle persone. Avanti così, siete la nostra forza e il nostro orgoglio. A chi si dispiaceva che non sono ancora arrivati i mobili, dico che c'è più spazio per la gente. Per chi vuole costruire un futuro democratico per il nostro Paese. Per chi non dà per scontati valori come la democrazia e la libertà, messi in discussione costantemente dagli attacchi di chi vuole restaurare regimi autocratici, basati sul personalismo e sulla legge del più forte. Torno in Umbria dove abbiamo vinto le regionali parlando di sanità giusta e universale, dove anche chi non ha i soldi può curarsi e avere gli stessi diritti di chi invece si può permettere il ricorso al privato". 

Poi, accompagnata dalla responsabile politica della segreteria nazionale Marta Bonafoni, Elly Schlein si è recata al gazebo di piazza Valnerina, dove la attendevano militanti del PD e dirigenti della CGIL, tra i promotori dei cinque referendum dell'8 e 9 giugno.

"Tutte le cittadine e i cittadini possono votare contro la precarietà, per la cittadinanza, per la sicurezza del lavoro, per la dignità del lavoro - ha scandito Schlein al banchetto e ai giornalisti che la attendevano -. Perché l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, lo dice la nostra splendida Costituzione, ma non può essere fondata sul lavoro povero, sfruttato, sui salari bassi, sul lavoro poco sicuro".

Poi l'attacco al centrodestra e al presidente del Senato La Russa, che hanno invitato a non partecipare alla consultazione referendaria.

"Il suo invito a non andare a votare è un fatto gravissimo - ha affermato - perché dimostra di non avere a cuore il valore di dovere civico della partecipazione. Invece, proprio per questi motivi, noi invitiamo tutte e tutti ad andare a votare. I cittadini e le cittadine al referendum possono, loro, decidere se cambiare delle leggi e riuscire a migliorare la condizione di vita e di lavoro delle persone. Non soltanto di lavoro, ma anche di vita perchè il quinto referendum, lo sapete, è quello sulla cittadinanza e noi lo sosteniamo con grande convinzione perchè pensiamo che chi nasce o cresce in italia sia italiano e che quella legge vada modificata perchè ingiusta. Quindi queste sono le ragioni per cui il partito democratico sostiene i referendum".

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Federico Zacaglioni
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