Il weekend di Superbike all’Estoril avrebbe potuto decidere il campione del Mondo, ma così non è stato. La domenica delle due ruote, come sempre entusiasmante, ha visto trionfare prima il romagnolo Nicolò Bulega con la Ducati Panigale del team ufficiale, poi in gara 2 Toprak rivale al titolo, con la Bmw. Ma, verdetto rimandato. Si deciderà tutto a Jerez, nell’ultima e decisiva sfida. Il Portogallo però non è stato solo questo. La sua sentenza l’ha emessa eccome.

Tutto vero, perchè per l’Umbria e per Terni c’è una notizia bellissima. Danilo Petrucci infatti si è e ha regalato al Barni Reacing Team Ducati, il titolo di miglior squadra/pilota indipendente 2024. Il ternano ha trionfato ufficialmente chiudendo settimo in gara 2, finendo davanti ad Andrea Iannone. Un testa a testa tra italiani, tra sorpassi e controsorpassi durato tutta la stagione. Una lotta emozionante che alla fine ha esaltato e premiato Petrux. Una stagione per lui non proprio semplicissima, considerato anche l’infortunio avvenuto durante un allenamento ad Aprile. Il suo carattere insieme al suo talento anche questa volta però si sono rivelati determinanti. E adesso, l’ultimo sforzo stagionale sulla pista di Jerez.

Petrucci: “Voglio finire quarto nel Mondiale”

“E’ stato un weekend molto difficile -ha detto il ternano dopo la gara in Portogallo– venerdì eravamo partiti bene sul bagnato e siamo stati veloci sull’asciutto venerdì pomeriggio. Ho perso poi la pole all’ultima curva e gara-1 è stata molto difficile. Sono caduto per stare con gli altri senza capire il perché della caduta. Questo successo comunque mi riempie d’orgoglio e felicità.

E’ stato un anno veramente su un ottovolante di emozioni. Sono contento per me e per il team. Adesso possiamo andare a Jerez con meno pressioni. Non mi sarei mai aspettato il titolo proprio in questa gara, visto che ho saltato pure un round e mezzo. Il mio obiettivo adesso è finire quarto nel Mondiale, davanti a Lowes”.

Un traguardo reso possibile grazie a un totale di dieci podi, nei quali figurano le prime tre vittorie nella serie, ottenute tutte nel round di casa a Cremona, lo scorso 22 settembre. Estoril tra l’altro non è stata la sua miglior performance, specie nel weekend: “Essere i migliori è bello -ha continuato Petrucci, contando che non avevo una moto ufficiale. Grazie al team e a tutte le persone che mi hanno seguito durante l’anno. Siamo quarti in campionato, ma i primi tre Toprak, Nicolò ed Alvaro sono stati incredibili. Per batterli devi essere perfetto, ecco perchè sono molto contento di ciò che ho ottenuto.

Jerez? Mi piace come pista e l’anno scorso sono arrivato in Top 5. Il titolo nel 2025? Sarebbe davvero bello chiudere tra i primi tre in classifica. Prima però dobbiamo concentrarci, per terminare bene questa stagione”.

Petrucci e quel brutto infortunio ad Aprile

E’ stato più forte di tutto e tutti. Ha stretto i denti e si è ripreso alla grande. Danilo Petrucci è un combattente di natura, altrimenti non avrebbe fatto il pilota. Ad Aprile un bruttissimo infortunio al crossodromo di Cingoli durante un allenamento, aveva messo a rischio la sua stagione, quantomeno la prima parte. Il ternano cadendo si era infatti fratturato mandibola e clavicola ed era stato costretto all’intervento chirurgico. Saltò Assen e tornò a Misano con un gran sesto posto, dove stremato a fine gara scoppiò in lacrime.

Superbike Estoril, l’ordine di arrivo

Superpole Race: 1. Bulega (Ducati) in 16’10″735, 2. Razgatlioglu (Tur, BMW) a 0″003, 3. Bautista (Spa, Ducati) a 4″253, 4. Locatelli (Yamaha) a 5″623, 5. Petrucci (Ducati) a 7″161.

Gara 2: 1. Razgatlioglu in 34’09″897, 2. Bulega a 3″866, 3. Bautista a 3″998; 7. Petrucci a 16″914.

Classifica: 1. Razgatlioglu 473, 2. Bulega 427, 3. Bautista 396, 4. Petrucci 291.