Il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, interviene all’incontro che si è svolto martedì 26 marzo presso la Scuola Socio-Politica della Diocesi di Assisi , nell’evento dibattito e dialogo con Francesca Di Maolo, Presidente del Serafico che descrive Assisi “città simbolo di accoglienza” che lavora anche per dare maggiori tutele ai più fragili. il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha aperto il suo intervento all’incontro “Lavoro e Partecipazione” promosso dalla “Scuola Socio-Politica Giuseppe Toniolo” della Diocesi di Assisi che si è tenuto all’Istituto Serafico di Assisi.

Luigi Sbarra della Cisl interviene alla scuola Socio-Politica al Serafico di Assisi

Chi è Luigi Sbarra?  Inizia la propria esperienza sindacale a Locri, come operatore territoriale Fisba Cisl, la Federazione dei braccianti agricoli. Nel 1984 perfeziona la propria formazione partecipando al corso lungo per dirigenti del Centro Studi Cisl di Taranto. L’anno successivo viene eletto Segretario Generale della Fisba di Locri. Dal 1988 al 1993 guida la Cisl del Comprensorio Locrideo per poi diventare Segretario Generale della Provincia di Reggio Calabria, dove rimane fino al 2000. In quell’anno arriva al vertice della Cisl Calabria, ruolo che ricopre fino al dicembre 2009, quando è chiamato a Roma per far parte della Segreteria Confederale Nazionale.

Nell’aprile 2016 è eletto Segretario Generale della Fai Cisl Nazionale. Il 28 marzo 2018 è eletto dal Consiglio Generale Segretario Generale Aggiunto della Cisl Nazionale. Il 3 Marzo 2021 è eletto Segretario Generale. Il 28 Maggio 2022, al termine del XIX Congresso Confederale, è riconfermato all’unanimità Segretario Generale della Cisl. Ai microfoni di Tag24 Umbria ha rilasciato l’intervista.

Chiediamo al Segretario Generale della Cisl : come riscriverebbe l’economia?

«Penserei a un modello di sviluppo partendo da un’economia solida, basata su partecipazione, sostenibilità, inclusione e giustizia sociale. La Cisl è un’associazione laica  ma è storicamente vicina ai valori della Dottrina Sociale, ed è per questo che definiamo il lavoro non come un semplice fattore economico, ma come un’espressione essenziale dell’essere persona». 

Come interpreta l’attuale condizione dei lavoratori? 

Il lavoro in questi anni è stato  a lungo calpestato, a vantaggio del profitto e di un mercato che lo ha posto alla stregua di qualunque altra merce, e il risultato è sotto gli occhi di tutti: aumento della povertà, disuguaglianze, precarietà, tante donne imprigionate in carriere frammentate e part-time involontari, continui incidenti nei luoghi di lavoro». E dunque, ha aggiunto, «è necessario ripensare a un nuovo modello di sviluppo, costruendo un’economia sociale di mercato basata su partecipazione, sostenibilità, inclusione, giustizia sociale: un’economia al servizio delle persone».

Lei ha affermato che la Cisl ha una proposta di legge popolare sulla partecipazione? 

«Si. L’obiettivo è applicare finalmente l’articolo 46 della Costituzione e lasciarsi definitivamente alle spalle il Novecento», perché “occorre segnare una cesura tra un’epoca dominata dal conflitto tra capitale e lavoro, dalla logica permanente della divisione pregiudiziale e della contrapposizione ideologica tra impresa e lavoratori, per entrare pienamente in una stagione di piena ed effettiva democrazia economica”. E’ necessario, ha aggiunto poi, «partecipare per crescere insieme: è questo il vero approdo per cui ogni riformista dovrebbe battersi, se interessato alla pace, al benessere ben distribuito, a sistemi economici più giusti, solidali e produttivi».

La Presidente dell’Istituto Serafico e Direttore della Scuola, Francesca Di Maolo, nel suo intervento, all’incontro, ha declinato  il tema del lavoro in chiave inclusiva, ribadendo la necessità di aumentare gli sforzi nell’ambito dell’inclusione specialmente sotto il profilo culturale. Secondo la Presidente ci sono persone condannate a non entrare mai nel mondo del lavoro se non si dà loro una chance di futuro, una possibilità. Al Serafico, giorno dopo giorno, si lavora affinché ciascuno possa esprimere sé stesso in tutti gli ambiti del quotidiano. L’inclusione si realizza assicurando a tutti lavoro, sanità e istruzione e su questo siamo tutti chiamati ad impegnarci. “Abbiamo molte attese “ afferma Di Maolo  “su questi temi per il G7 sulla Disabilità e l’Inclusione che si aprirà ad Assisi ad ottobre”.

Il Segretario della Cisl, a tal proposito, ha plaudito alla scelta di aprire le giornate del G7 “proprio ad Assisi, che da sempre è un luogo simbolo di accoglienza e di valorizzazione delle diversità. Sarà una grande opportunità – ha aggiunto – per far avanzare diritti e tutele rispetto a una condizione che riguarda milioni di persone nel nostro Paese; persone che spesso vivono da sole, subiscono il problema della scarsità dei servizi di assistenza e delle insufficienti risorse loro destinate“.

La Presidente Di Maolo – nell’ambito dell’incontro al quale sono intervenuti anche monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Stefania Proietti, sindaco di Assisi e Angelo Manzotti, segretario Cisl Umbria – ha prima sottolineato quanto ogni singolo lavoratore, all’interno della società sia un costruttore di democrazia. Poi ha evidenziato l’importanza, in ogni ambiente di lavoro, di dare a ciascuna persona la possibilità di partecipare e di contribuire per esprimere al meglio il proprio potenziale e il proprio valore perché, ha sottolineato , “solo nel lavoro ben fatto e attraverso la partecipazione alla vita lavorativa anche da parte degli esclusi o dei più fragili, che spesso proprio attraverso il lavoro riacquistano una propria dignità, si esprime la felicità“.