10 Jul, 2025 - 15:28

Sbandieratori di Gubbio protagonisti alla Coppa del Mondo di Tiro a Volo a Lonato: eccellenza italiana tra sport e spettacolo

Sbandieratori di Gubbio protagonisti alla Coppa del Mondo di Tiro a Volo a Lonato: eccellenza italiana tra sport e spettacolo

Grande successo per il Gruppo Sbandieratori di Gubbio, protagonista di una spettacolare esibizione in occasione della Coppa del Mondo ISSF di Tiro a Volo a Lonato del Garda, evento sportivo di rilevanza mondiale che vede la partecipazione di oltre 500 tiratori provenienti da 74 nazioni.

In un contesto di straordinario fascino come quello della Rocca Viscontea, i maestri del giuoco della bandiera eugubini hanno regalato al pubblico un momento di pura emozione, esibendosi con precisione e passione nonostante le condizioni atmosferiche avverse, caratterizzate da un vento insistente che ha reso ancor più ardua la già complessa arte del maneggio.

“Anche il vento ha applaudito l’eleganza delle nostre bandiere”, ha commentato un atleta italiano, presente tra il pubblico. E non è difficile credergli, considerando l’effetto scenico di colori, gesti armonici e simboli che raccontano secoli di storia.

Il presidente Luciano Rossi riceve il vessillo di Gubbio: “Siete l’orgoglio dell’Italia che emoziona”

Momento di particolare commozione durante la cerimonia ufficiale è stata la consegna al Presidente della FITAV e dell’ISSF Luciano Rossi di una ceramica artistica raffigurante il vessillo del Gruppo Sbandieratori di Gubbio. Un omaggio sentito, che ha idealmente unito sport e cultura, passione per il tiro e amore per le radici.

Luciano Rossi, di origini eugubine, ha ricordato il valore universale del Gruppo:
“Gli Sbandieratori di Gubbio rappresentano una delle eccellenze italiane più riconosciute a livello internazionale. La loro presenza in eventi sportivi e culturali non è solo decorativa, ma racconta un’identità che si rinnova ad ogni sventolio di bandiera”.

Una lunga stagione di successi: dalla Corea a Berlino, fino a Papa Francesco

L’esibizione a Lonato del Garda è solo l’ultima tappa di un percorso ricco di prestigiose partecipazioni, che negli ultimi anni ha visto gli Sbandieratori di Gubbio presenti nei principali contesti internazionali, sempre con lo stesso spirito di dedizione, competenza e passione.

Tra le più recenti e significative occasioni si ricordano:

  • Il World Traditional Performing Arts Festival in Corea del Sud, dove il gruppo ha portato il tricolore e la tradizione medievale umbra davanti a migliaia di spettatori orientali, conquistando la stampa e il pubblico locale.

  • La Notte dei Musei a Berlino, evento culturale europeo di riferimento, durante il quale gli Sbandieratori hanno eseguito spettacoli itineranti davanti all’Isola dei Musei e al Pergamon Museum.

  • L’udienza con Papa Francesco, in Vaticano, dove il Gruppo ha avuto l’onore di esibirsi in Piazza San Pietro, ricevendo la benedizione e un saluto personale dal Pontefice.
    “La bellezza della vostra arte parla di pace, fratellanza e radici profonde”, ha detto in quell’occasione il Santo Padre.

Una tecnica raffinata che unisce forza e grazia

Chiunque abbia assistito a un’esibizione degli Sbandieratori di Gubbio sa bene che non si tratta solo di folklore, ma di un’arte scenica complessa, che richiede disciplina, sincronismo e una preparazione fisica e tecnica di altissimo livello.

Il cosiddetto giuoco della bandiera è codificato in gesti che mescolano forza muscolare, equilibrio, coordinazione e ritmo, con una dimensione artistica che sfiora la danza. Ogni sventolio è studiato, ogni lancio è calibrato, ogni rotazione è parte di una narrazione collettiva che rievoca il linguaggio delle antiche milizie comunali.

“Ci alleniamo come sportivi, ma pensiamo come artisti, raccontano spesso i membri del gruppo. Una frase che riassume in modo perfetto lo spirito di questa scuola, considerata tra le più prestigiose a livello internazionale.

Orgoglio di Gubbio e dell’Umbria nel mondo

Fondato nel 1969, il Gruppo Sbandieratori di Gubbio è oggi ambasciatore ufficiale della cultura eugubina nel mondo, grazie a oltre 1.500 esibizioni in cinque continenti, spesso in rappresentanza dell’Italia in contesti istituzionali, culturali e sportivi.

Il loro repertorio spazia dalle sbandierate storiche a due, tre o quattro bandiere, fino a complesse coreografie collettive che coinvolgono decine di atleti in movimenti sincronizzati e spettacolari. La cura dei dettagli – dai costumi storici rigorosamente ispirati all’iconografia medievale, alle musiche eseguite dal vivo con tamburi e chiarine – rende ogni esibizione un’immersione totale nella tradizione.

Oltre alla componente spettacolare, gli Sbandieratori di Gubbio sono anche una scuola di vita. Accolgono giovani e giovanissimi in un percorso educativo che coniuga disciplina, senso del gruppo, amore per le radici e apertura al mondo.

Molti ragazzi iniziano il percorso da adolescenti e lo portano avanti per anni, condividendo viaggi, esperienze internazionali, sacrifici e successi. La bandiera diventa parte di te. È come un’estensione del corpo, ma anche dell’anima”, confessa uno dei veterani del gruppo.

Gubbio applaude i suoi alfieri: “Un patrimonio da difendere e sostenere”

La città di Gubbio guarda con orgoglio a questi straordinari interpreti della propria identità storica. Il sindaco Vittorio Fiorucci, in un ha avuto modo di esprimere in varie occasioni soddisfazione per la perizia e l'abilità del gruppo.
Secondo il sindaco di Gubbio, gli Sbandieratori rappresentano la parte migliore di Gubbio per capacità, determinazione, fedeltà alle tradizioni  e capacità di parlare al mondo. 

Anche le istituzioni regionali hanno sottolineato il valore del gruppo, auspicando un sempre maggiore supporto alle realtà culturali che portano l’Umbria nel mondo non solo come meta turistica, ma come luogo vivo di tradizione, arte e passione.

Storia e visione tra passato e futuro

L’esibizione alla Coppa del Mondo di Tiro a Volo a Lonato del Garda ha confermato, ancora una volta, che gli Sbandieratori di Gubbio non sono semplici esecutori di gesti rituali, ma interpreti contemporanei di una tradizione in movimento.

La loro presenza in eventi globali non è una nota folcloristica, ma un’operazione culturale profonda, capace di collegare il Medioevo alla modernità, la piazza di Gubbio al mondo, l’identità locale all’orgoglio nazionale.

E come ha detto il presidente Luciano Rossi, ricevendo il vessillo eugubino tra gli applausi del pubblico internazionale:
“Quando vedo sventolare le vostre bandiere, mi sento a casa. Ma soprattutto, sento che l’Italia ha ancora molto da dire – e da far vedere – al mondo intero”.

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Mario Farneti
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