La notizia della proroga della cassa integrazione alla Saxa Gres di Gualdo Tadino è importante e dà un sospiro di sollievo agli oltre 100 lavoratori che operano nella storica azienda. Tuttavia, la notizia è stata accolta in modo tiepido dal PD dell’Umbria: “Questo non diventi un palliativo, senza alcun tipo di impegno e prospettiva per la ripresa della produzione, come è successo per la ex Merloni”. A dirlo, in una nota, è la capogruppo regionale Simona Meloni.

Saxa Gres, estesa la cassa integrazione: la reazione del PD dell’Umbria

È stato proprio il Partito Democratico a sollecitare affinché si procedesse ad almeno un altro anno di cassa integrazione. Tuttavia, Meloni, pur rivendicando l’iniziativa del suo gruppo, sottolinea la necessità di un ulteriore passo in avanti: “Quello che ci aspettiamo è che si vada ben oltre il supporto con gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge”.

E che, invece, riprende: “Attraverso una seria interlocuzione con il ministero, si lavori per l’individuazione di altri imprenditori che possano intervenire per risollevare le sorti dell’azienda e favorire la ripresa dell’attività produttiva. Entro l’estate – osserva – dovrebbe subentrare un nuovo socio per riavviare la produzione, ma servono verifiche e interlocuzioni per percorrere tutte le strade possibili”.

In conclusione, la capogruppo dem invita la maggioranza regionale ad un impegno maggiore senza risparmiare critiche alla governatrice: “Rifuggiamo e condanniamo qualsiasi tentativo di speculazione elettorale che potrà arrivare sul tema, ricordando bene la passerella della presidente della Regione, Donatella Tesei e del ministro Giorgetti qualche anno fa quando si parlava di Zes e grandi investimenti per la Merloni. Tutti temi sbandierati e accantonati alla velocità della luce, finiti ora tra gli impegni non mantenuti”.

Cosa è successo

Il commento politico arriva dopo che il sostegno economico per i 94 lavoratori dell’ex Tagina di Gualdo Tadino, ora parte del gruppo Saxa Gres, è stato esteso per un altro anno. Questa misura straordinaria di cassa integrazione, che era prevista per terminare mercoledì, è stata rinnovata grazie all’accordo tra la Regione e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questo accordo prevede la proroga dell’area di crisi complessa dell’Appennino umbro-marchigiano, garantendo così i fondi necessari per finanziare i nuovi ammortizzatori sociali, che sono stati resi disponibili dal Ministero del Lavoro questa mattina.

L’assessore al ramo della Regione Umbria, Michele Fioroni, aveva commentato: “L’incontro di oggi è il risultato di un intenso lavoro di collaborazione tra le parti, che si è concretizzato anche attraverso il tavolo nazionale, fortemente sostenuto dalla Regione Umbria e Sviluppo Lavoro Italia. La priorità è fornire un sostegno ai lavoratori utilizzando tutti gli strumenti disponibili, sia a livello regionale che nazionale”.

Poi aggiungeva: “Speriamo che l’estensione della cassa integrazione possa rappresentare un ulteriore passo avanti per permettere all’azienda di superare le difficoltà produttive e favorire la ripresa delle attività aziendali, nonché eventuali percorsi volti a valorizzare l’asset industriale, in modo da consentire alla Saxa Gualdo di riacquistare il suo valore industriale originale”.

Che cos’è la Saxa Gres ed i motivi della crisi

La Saxa Gres è un gruppo imprenditoriale, partecipato da fondi italiani e internazionali, nato nel 2015 per affermare una nuova filosofia produttiva ispirata ai principi dell’economia circolare nel settore delle superfici ceramiche. L’azienda che opera negli stabilimenti della ex Tagina ceramiche, per molti anni ha dato lavoro ad oltre 400 persone e ad altri di ditte dell’indotto.

Attualmente, vi lavorano oltre 115 dipendenti che sono stati messi in cassa integrazione. Questo, è avvenuto a seguito della decisione della proprietà di sospendere la produzione dal luglio dell’anno scorso, quando si registrò la crescita esponenziale dei costi del gas e dell’elettricità. Una delle tante esternalità negative innescate, tra le altre cose, dalla guerra in Ucraina mossa dalla Russia.