24 Mar, 2025 - 18:00

Santi in saldo online: boom di aste su reliquie umbre

Santi in saldo online: boom di aste su reliquie umbre

La rete trabocca di inserzioni. Tra aste improvvisate e vendite lampo, i collezionisti del sacro scandagliano ogni angolo del web a caccia di frammenti che portano nomi illustri. San Francesco, Santa Rita, Santa Chiara: reliquie e supposti frammenti dei loro corpi o degli oggetti che toccarono passano di mano tra utenti anonimi e offerte al rialzo. Si parla di ciocche di capelli, stralci di tunica, polveri raccolte nei luoghi di sepoltura e foglie di roseti mistici.

L'offerta online: oggetti sacri e aste accese

Sui grandi portali digitali si contano decine di annunci dedicati a oggetti legati al culto dei santi. Alcuni si vendono per pochi spiccioli, altri lievitano fino a cifre da collezionismo esoterico. Il Corriere dell’Umbria ha documentato il caso di una presunta reliquia di Carlo Acutis – ciocche di capelli con tanto di certificato – arrivata a superare i duemila euro in meno di 24 ore, con 17 offerte e un interesse che non accenna a calare. Dietro l’inserzione, un utente celato da uno pseudonimo, come spesso accade in queste compravendite parallele.

Le posizioni ufficiali della chiesa cattolica

Dalla Santa Sede la linea è netta. Il Codice di Diritto Canonico, all'articolo 1190, vieta ogni forma di transazione che implichi lo scambio di reliquie contro denaro. A chiarire ulteriormente, il documento della Congregazione delle Cause dei Santi del 2017, "Le reliquie nella Chiesa: autenticità e conservazione", precisa: "Sono assolutamente proibiti il commercio (ossia lo scambio di una reliquia in natura o in denaro) e la vendita delle reliquie (ossia la cessione della proprietà di una reliquia dietro il corrispettivo di un prezzo), nonché la loro esposizione in luoghi profani o non autorizzati".

Le reliquie di Acutis sotto i riflettori

Carlo Acutis, il giovane beato che ha conquistato l’attenzione globale, è tra i nomi più gettonati in questa nuova frontiera del mercato devozionale. Nel 2022, il postulatore Nicola Gori aveva lanciato l’allarme: "Da più parti giungono segnalazioni di reliquie che non rispondono ai requisiti canonici richiesti e che non rispettano quanto determinato dall'Istruzione della Congregazione delle Cause dei Santi. In particolare, ribadiamo che le reliquie per essere autentiche devono riportare sigillo su ceralacca e documento di autentica con la firma del postulatore. Occorre poi fare attenzione che questi non siano stati manomessi o contraffatti. Nessun altro è autorizzato ad autenticare le reliquie di Carlo Acutis, fatta eccezione per il Vescovo di Assisi".

Il passato e il presente di una pratica controversa

Un tempo la vendita di reliquie era consuetudine diffusa, specialmente tra Sei e Settecento. Oggi, il rito antico si reinventa sotto forma di file Jpeg e inserzioni anonime, sfruttando la potenza dei portali globali. Le piattaforme cercano di arginare l’onda: obblighi di descrizione, divieto esplicito sulla vendita di resti umani. Ma le maglie restano larghe, e la devozione trova ancora il suo mercato.

Chi era Carlo Acutis 

Carlo Acutis nacque il 3 maggio 1991 a Londra da genitori italiani e crebbe a Milano. Fin da piccolo mostrò una profonda fede cattolica, partecipando quotidianamente alla Messa e recitando il Rosario. Era noto per la sua allegria e per le sue competenze informatiche, che mise al servizio della fede creando un sito web per documentare i miracoli eucaristici riconosciuti dalla Chiesa. Questo progetto, iniziato nel 2004, divenne una mostra internazionale tradotta in diverse lingue e presentata in numerosi paesi. 

Acutis combinava la sua passione per la tecnologia con una profonda spiritualità, dedicando tempo al volontariato con i senzatetto e agli anziani, e difendendo i compagni di classe vittime di bullismo. Sosteneva che "tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie", incoraggiando l'autenticità e l'uso dei talenti personali per il bene comune.Nel 2006, all'età di 15 anni, gli fu diagnosticata una leucemia fulminante e morì il 12 ottobre dello stesso anno a Monza. 

La sua reputazione di santità si diffuse rapidamente, portando all'apertura della sua causa di beatificazione nel 2013. Nel 2020, Papa Francesco lo dichiarò beato dopo il riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione. Un secondo miracolo, riconosciuto nel 2024, ha aperto la strada alla sua canonizzazione, prevista per il 27 aprile 2025, rendendolo il primo santo millennial della Chiesa cattolica.  

Carlo Acutis è spesso definito il "patrono di Internet" per il suo innovativo uso della tecnologia nella diffusione della fede.La sua vita continua a ispirare molti, sottolineando l'importanza di integrare la fede con la cultura contemporanea e di utilizzare i mezzi moderni per promuovere valori spirituali e morali.

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Francesca Secci
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