26 Mar, 2025 - 16:00

Sanità in Umbria: Fp Cgil denuncia le gravi criticità del settore e le difficoltà per i lavoratori

Sanità in Umbria: Fp Cgil denuncia le gravi criticità del settore e le difficoltà per i lavoratori

In vista delle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) nella sanità, in programma dal 14 al 16 aprile, la Funzione pubblica (Fp) Cgil dell’Umbria ha organizzato un incontro con i lavoratori del settore, martedì 25 marzo, all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. L’incontro ha visto la partecipazione dei candidati dell’organizzazione sindacale, accompagnati dalla segretaria regionale Desirèe Marchetti, dal segretario nazionale Michele Vannini, parte delegante nelle trattative per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) del comparto sanità, e da Andrea Filippi, segretario nazionale di Fp Cgil Medici e dirigenti sanitari.

Le motivazioni dietro il mancato rinnovo del Ccnl

Durante l'incontro, i rappresentanti nazionali del sindacato hanno spiegato le ragioni che hanno portato alla mancata sottoscrizione del Contratto collettivo nazionale di lavoro. “La motivazione principale della mancata sottoscrizione – ha dichiarato il segretario Michele Vannini – è di carattere economico: il governo ha stanziato per il triennio di riferimento, il 2022-2024, che tra l’altro è già scaduto, risorse che fanno perdere il 10% del potere d’acquisto dei lavoratori. Quindi aumenti di circa il 6% a fronte di un’inflazione di circa il 16,5%”.

Questa disparità tra gli aumenti proposti e l’inflazione ha, secondo il sindacato, messo in evidenza una condizione economica difficile per i lavoratori del settore. Il governo, prosegue Vannini, ha comunicato un messaggio preoccupante per il personale sanitario, già sovraccarico di lavoro: “se vogliono guadagnare di più devono lavorare di più, aumentando l’orario di lavoro e facendo più straordinari e prestazioni aggiuntive”. Tuttavia, la Funzione pubblica Cgil non accetta questo approccio e ribadisce che è fondamentale investire in un piano straordinario di assunzioni per migliorare i servizi e i turni lavorativi, evitando ulteriori carichi di lavoro per i già impegnati operatori sanitari.

Le accuse al governo: "Attacco alla rappresentanza sindacale e riduzione dei diritti dei lavoratori"

La criticità al governo non si limita alla parte economica: il segretario Andrea Filippi ha denunciato anche un attacco alla rappresentanza sindacale. “Il governo – ha affermato Filippi – sta cercando di smantellare il valore della rappresentanza e delle relazioni sindacali. La proposta di Ccnl che ci è stata presentata non solo è sottofinanziata, ma è stata unilateralmente decisa dal governo”. Il sindacato accusa l’esecutivo di aver imposto cambiamenti che compromettono la funzione della contrattazione, portando a una riduzione dei diritti dei lavoratori e all’introduzione di anticipi in busta paga non negoziati, privando i sindacati del loro ruolo fondamentale.

Filippi ha inoltre ribadito che la Fp Cgil non sottoscriverà alcun contratto in queste condizioni. “Noi aderiamo alla vertenza per avere il contratto migliore possibile, in termini adeguati economicamente e validi da un punto di vista normativo, per migliorare le condizioni di lavoro e la qualità delle cure”, ha aggiunto.

Le criticità a livello locale: la mancata applicazione del Ccnl

Oltre alle problematiche nazionali, sono emerse gravi criticità anche a livello regionale, con un focus particolare sulla gestione delle risorse sanitarie. Donatella Renga, candidata alle prossime elezioni Rsu per Fp Cgil, ha evidenziato alcune delle difficoltà più rilevanti che i lavoratori della sanità umbra stanno affrontando.

“Tra le principali criticità che riscontriamo in questi ultimi mesi – ha dichiarato Renga – c’è il mancato rispetto del Contratto nazionale di lavoro della sanità pubblica”. La rappresentante sindacale ha puntato il dito contro la costante necessità di ricorrere a azioni legali per garantire il rispetto del Ccnl nelle aziende sanitarie. “Queste azioni determinano un costo sia per l’organizzazione sindacale che per le aziende stesse, che utilizzano risorse per difendersi, risorse che potrebbero essere utilizzate diversamente”, ha aggiunto.

In particolare, la sindacalista ha portato come esempio il mancato riconoscimento di diritti basilari per i lavoratori del settore, come il pagamento per i tempi di vestizione e svestizione, il passaggio di consegne, l'accesso alla mensa, e il rispetto di accordi già firmati. La persistente violazione del Ccnl non solo compromette la dignità dei lavoratori, ma sta anche creando un danno economico alle stesse strutture sanitarie, che potrebbero fare a meno di queste controversie legali se venissero rispettati gli accordi in vigore.

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Francesco Mastrodicasa
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