Ha preso il via proprio oggi, martedì 21 maggio, in Umbria il piano strutturale per l’abbattimento delle liste d’attesa in materia di sanità, deliberato dalla Giunta regionale a guida Donatella Tesei.

L’Amministrazione regionale, infatti, preso atto che il numero delle prestazioni sanitarie da erogare oscilla in media tra le 40 e le 55 mila unità a seconda del periodo di rilevazione e ritenendo tale numero insoddisfacente per le aspettative dei cittadini, ha delineato un piano ordinario di intervento al fine di garantire un migliore servizio sanitario sul territorio.

Si tratta di un piano che permette, da un lato, anche attraverso prestazioni aggiuntive remunerate al personale sanitario pubblico, di provvedere internamente alla crescente richiesta dell’utenza, e, dall’altro, di abbattere nuovamente il pregresso grazie all’apporto di strutture convenzionate, senza comportare alcun costo per i cittadini utenti.

Sanità in Umbria, presidente Tesei: “Percorso condiviso, risorse fino a 11 milioni di euro”

Per la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, è stato un “percorso condiviso” quello intrapreso per lo smaltimento delle liste d’attesa in sanità attraverso la deliberazione da parte della Giunta regionale di un piano strutturale.

Il percorso è stato infatti frutto di una serie di confronti con tutti gli stakeholder – ha spiegato la governatrice umbra – che mette al centro l’opera di ciascuna struttura, a partire dai medici di medicina generale, le farmacie, con quella dei servizi, le Aziende ospedaliere e quelle territoriali, con il supporto del privato convenzionato che è come se fosse parte integrante della sanità pubblica regionale”.

“Abbiamo messo a disposizione risorse importanti – ha dichiarato Tesei – una parte quelle del pacchetto nazionale, intorno ai 7 milioni d’euro, e altre aggiuntive, per un totale di 11 milioni d’euro“.

“Monitoreremo come fatto in passato l’attuazione di questo progetto in modo non solo di abbattere le liste d’attesa che ci sono, ma anche di stabilizzare il modus operandi e cercare di contenere le tante richieste che arrivano – ha aggiunto la presidente dell’Umbria – a partire dagli esami diagnostici, le prime visite e per una presa in carico del paziente cronico”.

Al via il piano strutturale per abbattere le liste d’attesa

La Regione Umbria ha reso noto che il piano strutturale per l’abbattimento delle liste d’attesa in ambito sanità era ormai divenuto necessario.

Nonostante la capacità produttiva del sistema sanitario pubblico regionale fosse, infatti, tornata dopo molto lavoro quasi in linea con il quadro pre Covid (ad oggi -11%), essa continuava a registrare, rispetto ad allora, un aumento “significativo” delle richieste di prestazioni dei cittadini.   

Tali richieste, quasi nella metà dei casi, riguardavano nella fattispecie degli utenti senza esenzioni, quindi non cronici e fragili, e dunque verosimilmente riconducibili a primi accessi.

Dall’analisi dei dati, scendendo nel dettaglio, emerge che il pregresso, per l’80% composto da richieste differite a 30 e 60 giorni, riguardava principalmente esami di gastroenterologia, oculistica e dermatologia e solo per il 20% risaliva al 2023, mentre il restante apparteneva proprio all’anno in corso, “a testimonianza di un reale recupero delle vecchie prestazioni da erogare”.

Il piano di abbattimento e contenimento delle liste d’attesa diviene operativo a seguito di una articolata fase di confronto con medici di medicina generale, farmacisti pubblici e privati, rappresentati dei medici specialisti e del personale sanitario e non.

L’amministrazione regionale, a tal proposito, ha ritenuto che solo “un’azione decisa e sinergica di tutto il sistema sanitario umbro” potesse portare a un miglioramento strutturale di un disagio che coinvolge l’intero Paese, e non solo la regione dell’Umbria.

In quest’ottica, tra circa un mese è prevista una ulteriore riunione a Palazzo Donini in cui si analizzeranno i primi dati, al fine di testare l’efficienza del piano stesso e le eventuali correzioni da apportare.