La sanità in Umbria è stata il tema centrale delle recenti elezioni regionali, diventando il fulcro del dibattito politico e segnando in modo determinante la vittoria della candidata di centro-sinistra Stefania Proietti contro Donatella Tesei, presidente uscente. Le criticità, i successi e le prospettive per il futuro della sanità regionale hanno animato il confronto tra due visioni opposte, riflettendo scelte strategiche che avranno un impatto sul futuro del territorio. Le interviste con Sara Staffaroni, per la lista Civici Umbri, ostetrica e professionista del settore, docente all’Università di Siena, 1380 preferenze e Monica Salciarini, per Forza Italia medico dirigente INAIL esperta di politiche sanitarie, 525 preferenze, offrono uno spaccato significativo di questa complessa realtà, mettendo in evidenza i principali nodi e le opportunità per il rilancio del sistema sanitario umbro.
Sara Staffaroni non risparmia critiche alla gestione della sanità sotto la giunta Tesei. “I dati parlano chiaro”, afferma con convinzione. “Nel 2023, il 9,2% degli umbri ha rinunciato alle prestazioni sanitarie per motivi economici, mentre la mobilità extra-regionale ha causato una perdita di 31 milioni di euro. È evidente che il sistema non ha funzionato come avrebbe dovuto.”
Secondo Staffaroni, la scelta politica di dirottare 18 mila prestazioni verso cliniche private per smaltire le liste d’attesa ha aggravato il problema, sottraendo risorse al sistema pubblico. “Questa operazione, costata 9 milioni di euro, rappresenta una chiara volontà politica di potenziare la sanità privata a discapito di quella pubblica”, aggiunge. “Quei fondi avrebbero potuto essere investiti nel rafforzamento della sanità pubblica, migliorando i servizi per tutti.”
Sanità in Umbria, secondo Staffaroni è mancata l’applicazione del D.M. 77/2022
Un altro punto critico, secondo Staffaroni, è la mancata attuazione del decreto ministeriale 77 del 2022, che prevede il rafforzamento della medicina territoriale e la creazione di case di comunità. “Il Covid ci ha insegnato quanto sia importante avere un sistema sanitario capillare e vicino alle persone. La giunta uscente ha perso l’opportunità di sviluppare questi presidi fondamentali, lasciando indietro le aree periferiche e marginali”.
Per Staffaroni, la vittoria di Stefania Proietti rappresenta un’opportunità di cambiamento. “Credo che abbia tutte le carte in regola per potenziare la sanità pubblica“, dichiara. “Investendo nell’assistenza territoriale e ospedaliera, si possono creare percorsi efficaci e duraturi nel tempo”.
Staffaroni sottolinea come l’Umbria, un tempo benchmark della sanità italiana, sia scesa al tredicesimo posto nella classifica nazionale. “Nel 2018 eravamo al terzo posto”, spiega, “un declino che non è solo una questione politica, ma anche il risultato di scelte sbagliate che ora devono essere corrette.”
Salciarini difende con forza l’operato della giunta Tesei in tema di sanità
Dall’altra parte del dibattito, Monica Salciarini difende con forza l’operato della giunta Tesei, evidenziando i successi ottenuti nonostante le difficoltà degli ultimi anni. “La sanità con la giunta Tesei è stata gestita in maniera ottimale”, afferma. “Durante la pandemia, l’Umbria ha dimostrato una gestione virtuosa, diventando una delle prime regioni a uscire dall’emergenza”.
Salciarini sottolinea come le liste d’attesa siano state dimezzate, passando da 84 mila prestazioni nel 2019 a 44 mila attuali. “Questo risultato è documentato da dati oggettivi e incontrovertibili”, aggiunge. “Dimostra che si è lavorato bene nonostante le difficoltà legate alla pandemia e ai tagli nazionali alla sanità”.
Un esempio concreto del lavoro svolto dalla giunta Tesei è l’Istituto Tiberino di Umbertide, che sotto la sua gestione è passato da un passivo cronico a un utile di 2 milioni di euro. “L’istituto è diventato un modello di eccellenza nel campo della riabilitazione”, spiega Salciarini. “È un esempio lampante di come pubblico e privato possano collaborare efficacemente per migliorare i servizi.”
Per Staffaroni le liste di attesa derivano dalle prestazioni private mentre per Salciarini dalle giunte di sinistra
Entrambe le intervistate concordano sul fatto che le liste d’attesa rappresentino un problema vitale, ma divergono sulle cause e sulle soluzioni. Per Staffaroni, il dirottamento delle prestazioni verso il privato è stato un errore strategico che ha sottratto risorse al sistema pubblico. Salciarini, invece, sottolinea come il problema sia di lunga data, radicato nelle precedenti amministrazioni di sinistra. “Già nel 2014 c’era una delibera per il contenimento delle liste d’attesa, ma il problema non è mai stato risolto“, ricorda.
Salciarini attribuisce parte delle difficoltà ai tagli nazionali alla sanità e alla mancata programmazione delle risorse umane. “I tagli ai finanziamenti e la politica del numero chiuso per medici e infermieri hanno creato una carenza cronica di personale che oggi paghiamo a caro prezzo”.
Un altro tema centrale è il rapporto tra sanità pubblica e privata.
La presidente Proietti si troverà ad affrontare una sfida complessa nel campo della sanità in Umbria
Staffaroni critica la scelta di favorire il privato, mentre Salciarini difende la collaborazione tra i due settori. “Pubblico e privato possono lavorare insieme per garantire servizi migliori”, afferma. “Ma le strutture private devono essere autorizzate con criteri rigorosi e trasparenti.”
Secondo Salciarini, demonizzare il privato è controproducente. “Se l’ASL non riesce a garantire una prestazione, il cittadino deve poter accedere a una struttura privata pagando lo stesso ticket. Questo è previsto dalla legge e deve essere garantito.”
La nuova presidente Stefania Proietti si troverà ad affrontare una sfida complessa, ereditando una sanità che ha bisogno di interventi significativi.
Staffaroni crede che la Proietti abbia la capacità di invertire la rotta, potenziando la sanità pubblica e sviluppando l’assistenza territoriale. “È fondamentale investire nel personale e nelle dotazioni tecnologiche per creare un sistema sanitario più efficiente e accessibile“, afferma.
Salciarini, invece, avverte che un cambiamento radicale nella sanità in Umbria richiederà tempo e risorse. “Azzerare completamente le liste d’attesa è un obiettivo ambizioso, ma possiamo continuare a ridurle con interventi mirati”, spiega. “La Proietti dovrà trovare un equilibrio tra pubblico e privato, valorizzando le eccellenze e garantendo accesso universale alle cure”.