Il fotogramma coglie plasticamente il pathos del momento: il consigliere di Forza Italia Francesco Ferranti che si siede dopo una lunga intemerata contro la sinistra e la sua gestione della sanità, col sindaco Bandecchi che lo applaude fragorosamente, rischiando l’espulsione dall’aula da parte della presidente Francescangeli.
È il momento topico dell’ultimo consiglio comunale. Quello della pax elettorale tra il centrodestra e Alternativa Popolare, ormai alleati nella nuova configurazione allargata della coalizione. Ma è anche il momento che consegna alla storia minima della campagna elettorale per le Regionali, l’inizio dell’offensiva ternana alla visione della sanità regionale da parte del “campo largo” di centrosinistra.
Sarà proprio la sanità, con il nuovo ospedale di Terni da fare, insieme all’Accordo di programma AST e alle infrastrutture, uno dei temi centrali della prossima campagna elettorale. Che – per chi non se ne fosse accorto – è già bella che cominciata. Motivo del contendere il dibattito sul rafforzamento del Consultorio di Terni. Degli aspetti tecnici e della domanda di potenziamento della struttura, Tag24 Umbria ha scritto ieri. Ma ad innescare lo scontro è stato il riferimento, contenuto nell’atto di indirizzo presentato dal PD presentato dalla consigliera Maria Grazia Proietti, alla “chiara volontà delle politiche di destra di smantellare il servizio pubblico“.
Ferranti all’attacco della sinistra sulla sanità e Bandecchi applaude, dopo un intervento dei vigili urbani per ristabilire l’ordine
“Figuriamoci se non siamo d’accordo, come centrodestra, che un consultorio in una città di 110 mila abitanti, capoluogo di Provincia funzioni e sia attrezzato nel modo dovuto – ha attaccato Ferranti -. Ma è inaccettabile che il PD dia la colpa alla Regione e al centrodestra. Da vent’anni, tutti i governi, hanno ridotto gli investimenti nella sanità pubblica rispetto al PIL. Non si può leggere in un atto politico che la colpa è tutta degli ultimi quattro anni e mezzo di gestione regionale“.
Il consigliere di Forza Italia ha ricordato i cinquant’anni di governo del centrosinistra. E la situazione in cui è stata lasciata la sanità ternana.
“Avete ridotto la sanità umbra a brandelli – ha affermato infervorato in direzione dei banchi del PD -. La conferenza dei sindaci è stata bloccata. Avete portato a Foligno la sede della USL, tornata a Terni solo col centrodestra. Avete lasciato in dote un ospedale fatiscente, il più vecchio dell’Umbria. Che funziona solo grazie all’abnegazione e alla professionalità del personale medico e paramedico che garantisce i servizi in un ambiente fatiscente. Per la prima volta ci sono 116 milioni di euro stanziati per fare il nuovo ospedale di Terni. Quando c’eravate voi c’erano solo le chiacchiere neanche un euro disponibile. Noi siamo convinti di ottenere, con la pressione sul Governo, anche i soldi pubblici che mancano. Avete voluto strumentalizzare anche il tema del Consultorio. Invece di lavorare insieme per dare un indirizzo alla giunta affinché Terni possa avere un servizio adeguato“.
Un intervento sottolineato dall’applauso del sindaco Bandecchi, che aveva chiesto di liberare l’atto da considerazioni di natura partitica e di rinviarlo in commissione. Poco prima, proprio per gli applausi alla Proietti (PD), la presidente Francescangeli era dovuta intervenire per chiedere alla Polizia locale, ai sensi del regolamento, di allontanare i manifestanti appartenenti ad alcune associazioni femministe.
Critiche al PD anche da Proietti Trotti (FDI) e i DEM ribattono: “Alleanza tra AP e centrodestra lavora per la sanità privata”
Critiche all’impostazione politica della vicenda da parte del PD, anche da parte della consigliera di FdI Elena Proietti Trotti. “La giunta regionale di centrosinistra è caduta proprio sulla sanità – ha ricordato – e sugli scandali scoperchiati dalla magistratura. Aveste gestito bene la sanità in cinquant’anni di governo, non avremmo trovato il disastro che abbiamo dovuto risanare. Ora ci troviamo ad andare con il cappello in mano a Roma a chiedere soldi per l’ospedale di Terni, quando avete costruito cattedrali nel deserto come l’ospedale di Pantalla. Solo per ragioni di consenso. Nessuna lezione dal PD sulla sanità“.
E proprio i DEM, con una nota della segreteria ternana, compresa l’aria di battaglia politica, ribattono alle critiche e rilanciano la questione sanità nel campo della nuova alleanza allargata tra centrodestra e Bandecchi.
“La via che prefigura la fresca alleanza Tesei-Bandecchi – afferma la segreteria del PD – va in direzione della sanità privata. Che penalizza i cittadini tutti, tra cui le ragazze e le giovani donne che si rivolgono al consultorio anche perché con minori mezzi economici e possibilità. È paradossale che la destra che parla di sostegno alla natalità, non metta a disposizione alcuna risorsa a sostegno delle donne. E non investa sulla loro salute riproduttiva, su visite ambulatoriali e screening. Questa tendenza va invertita, a partire dalle prossime elezioni regionali. Affinché si possa esprimere una classe dirigente consapevole, che riparta dalla vita delle persone, a cominciare dai momenti di maggiore fragilità“.
La nota si conclude ricordando come il problema di personale del Consultorio non sia ancora stato risolto dalla USl Umbria 2. “Il supporto ginecologico non può essere gestito come se fosse una concessione – chiude la segreteria ternana DEM -. Non si può fornire un servizio minimale di copertura, né può essere erogato a singhiozzo“.