La Regione Umbria ha segnato un traguardo significativo per quanto riguarda la sanità, firmando due accordi chiave con i sindacati della dirigenza medica e del comparto sanitario. Questi accordi, approvati dall’esecutivo regionale, rappresentano un passo decisivo verso l’adeguamento economico e una migliore gestione delle risorse umane.
La presidente Donatella Tesei e l’assessore alla Salute Luca Coletto hanno espresso grande soddisfazione per il raggiungimento dell’intesa. Entrambi hanno sottolineato la loro importanza per garantire un’applicazione uniforme del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019-2021.
Sindacati e Regione Umbria sulla sanità: in cosa consistono gli accordi
Il primo accordo, siglato il 15 luglio, ha coinvolto tutte le principali sigle sindacali della dirigenza Area Sanità. Inclusi FP CGIL Medici e Dirigenti Sanitari, AAROI EMAC, ANAAO ASSOMED, COSMED, FASSID, CISL Medici, FVM, Federazione CIMO FESMED, CIMO Umbria, FESMED e UIL FPL Medici. Questo incontro, frutto di un confronto iniziato già il 9 aprile, ha rappresentato una fondamentale iniezione di fiducia per i dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie, che quotidianamente garantiscono la salute dei cittadini umbri. Le risorse stanziate per l’indennità di Pronto Soccorso ammontano a 1.512.000 euro come arretrati per il biennio 2022-2023 e a 1.566.000 euro annui a partire dal 2024. Fondi che saranno distribuiti proporzionalmente alle ore lavorate dai dirigenti medici nei turni di Pronto Soccorso.
“Si tratta di un passo avanti importante che consentirà di avviare la contrattazione decentrata nelle 4 Aziende della regione“, affermano Tesei e Coletto. In accordo con le sigle sindacali della dirigenza medica.
Oltre alle indennità di Pronto Soccorso, verranno trasferite alle aziende sanitarie risorse economiche per la certificazione INAIL. Ma anche per l’implementazione dei fondi destinati alla retribuzione delle condizioni di lavoro e alle progressioni di carriera dei dirigenti per gli anni 2023 e 2024. Tutte cose che garantiranno maggiore equità e trasparenza nella distribuzione delle risorse e nelle opportunità di carriera all’interno del settore sanitario regionale.
Due ulteriori obiettivi raggiunti, infine, sono l’aggiornamento delle linee guida regionali per l’attività libero professionale e l’istituzione dei servizi di guardia e pronta disponibilità. Entrambi questi accordi assicureranno un’equa distribuzione dei turni tra i membri delle equipe mediche, migliorando così la sicurezza delle cure per medici e pazienti.
Gli accordi con il personale del comparto sanità
Un ulteriore aspetto rilevante dei nuovi accordi sulla sanità tra Regione e sindacati riguarda la previsione di una guardia per Unità Operativa Complessa nei reparti con posti letto sub intensivi multidisciplinari. Una misura che è stata pensata per garantire un elevato livello di sicurezza delle cure, sia per i medici che per i cittadini. L’accordo prevede inoltre l’adeguamento degli organici ai carichi di lavoro. Insieme all’incremento delle tariffe per le prestazioni aggiuntive, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024 per il triennio 2024-2026. Questo passo rappresenta un importante impegno della Regione Umbria verso la sostenibilità e l’efficienza del sistema sanitario regionale.
Parallelamente, il 18 luglio è stato siglato un altro importante accordo: quello con le rappresentanze sindacali del personale del comparto sanità. Tra esse spiccano CGIL, CISL, UIL, FIALS, Nursing Up e Nursind. Questo Verbale di Confronto riguarda le linee generali di indirizzo per le prestazioni aggiuntive richieste al personale sanitario dalle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Nazionale. Sono stati delineati, infatti, i criteri, la tariffa oraria ordinaria e l’incremento tariffario alla luce delle risorse previste per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. Il budget massimo per questi interventi è di 1.192.000 euro annui per la Regione Umbria. Un importo che rappresenta il limite massimo di spesa per la ritariffazione delle prestazioni aggiuntive e che assicura una gestione finanziaria sostenibile e trasparente.