Quello che è successo a San Giustino ha dell’incredibile, una 39enne ha sparato con la pistola da soft air al suo vicino di casa a causa del troppo rumore causato da quest’ultimo. Il fatto è accaduto il 23 ottobre scorso, l’uomo è andato immediatamente a sporgere denuncia presso i Carabinieri. La donna è stata denunciata una volta concluse le indagini.

San Giustino, 39enne spara al vicino di casa con una pistola da soft air

Nell’ottobre dell’anno scorso, un residente locale ha presentato una denuncia contro ignoti per aver ricevuto diversi colpi provenienti da a un’arma ad aria compressa mentre era nel giardino con degli amici. Le indagini si sono concentrate su una donna residente nella zona, la quale, secondo le testimonianze raccolte, aveva manifestato più volte preoccupazioni riguardo ai rumori provenienti dal giardino della vittima. Recentemente, su incarico della Procura della Repubblica di Perugia, i carabinieri hanno effettuato una perquisizione in casa della donna incriminata. Nell’abitazione è stata rinvenuta una pistola da soft air con cui la 39enne avrebbe colpito ripetutamente il suo vicino.

Durante le operazioni di ricerca, la donna di 39 anni ha confessato la sua responsabilità ai Carabinieri. Alla fine delle operazioni, l’arma e le relative munizioni sono state sequestrate. La donna è stata denunciata per l’ipotesi di reato di accensioni ed esplosioni pericolose.

Una delle questioni cruciali che sono emerse da questo incidente è il ruolo delle armi da soft air e la necessità di regolamentarne l’uso e la vendita. Sebbene queste pistole siano progettate per essere non letali, possono comunque causare danni gravi se utilizzate in modo irresponsabile o inappropriato.

L’incidente solleva interrogativi sulla gestione dei conflitti e sulla capacità della comunità di risolvere le dispute in modo pacifico e costruttivo. È importante che le persone si sentano in grado di affrontare i propri problemi senza dover ricorrere alla violenza o alla minaccia.

Articolo 703 Codice Penale: accensioni ed esplosioni pericolose

Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco , accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103. Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese.

Il bene giuridico oggetto di tutela è la sicurezza pubblica, unitamente all’ordine pubblico.
Trattasi di reato di pericolo, in relazione alla possibilità concreta che esplosioni di ordigni in centro abitato, o sulla pubblica via, senza la predisposizione di opportune cautele, compromettano l’incolumità delle persone. Il secondo comma disciplina una specifica circostanza aggravante, qualora il fatto sia commesso in luogo in cui vi sia un’adunanza di persone.

Cass. pen. n. 15697/2022

In tema di detenzione di materie esplodenti, la contravvenzione di cui all’art. 703 cod. pen. è volta a tutelare la vita e l’incolumità fisica riferibili a un numero indeterminato di soggetti e richiede la mera coscienza e volontà del fatto, mentre il delitto previsto dall’art. 6 legge 2 ottobre 1967, n. 895, pur potendo avere ad oggetto lo stesso elemento materiale, tutela l’ordine pubblico e richiede il dolo specifico, consistente nel fine di incutere timore, di suscitare tumulto o di attentare alla sicurezza pubblica.

Cass. pen. n. 19621/2017

In tema di accensioni ed esplosioni pericolose (art. 703 cod. pen.), l’ipotesi del fatto commesso in luogo ove vi sia adunanza o concorso di persone (comma 2) non costituisce figura autonoma di reato, bensì circostanza aggravante, avente natura oggettiva, la cui configurazione presuppone la sussistenza di tutti gli elementi della fattispecie base tipizzati al comma 1.