Una lite tra fratelli, dovuta a questioni di droga a San Giustino, poteva finire molto peggio di come è andata. Nel comune italiano di 10 978 abitanti della provincia di Perugia in Umbria, la sorella avrebbe accoltellato il fratello che si è poi recato al Pronto Soccorso. I due sono stati entrambi denunciati.

San Giustino, sorella accoltella fratello per la droga

Il comune di San Giustino era già noto tra le pagine di cronaca in Umbria e stavolta ci finisce per questioni di droga. I Carabinieri di Città di Castello (PG), sono dovuti intervenire in un’abitazione di San Giustino, dove era stata segnalata una violenta lite tra fratelli conviventi.

L’uomo, 50 anni, era stato ferito da alcuni fendenti all’addome, con un coltello da cucina, dalla sorella 54enne. Il 50enne si è recato al Pronto Soccorso dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico per le lesioni riportate. Le sue condizioni non risultano particolarmente gravi.

I due già noti alle forze dell’ordine

I militari hanno rinvenuto nell’abitazione 66 grammi di hashish, suddivisi in 11 dosi, e un bilancino di precisione, che sono stati sottoposti a sequestro assieme al coltello utilizzato nel corso della lite.

Le persone coinvolte, entrambe con precedenti e già noti alle forze dell’ordine, sono state denunciate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre la donna dovrà rispondere alla procura della Repubblica di Perugia anche di lesioni aggravate dall’uso dell’arma bianca.

Allarme sociale e reati collegati al consumo di droga

L’allarme droga e alcol in Umbria si riflette anche sull’aumento dei reati connessi. Durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, il procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, ha evidenziato come il traffico di stupefacenti e i furti in appartamento siano tra i reati che generano maggiore allarme sociale nella regione. “È preoccupante il notevole aumento, in tutto il distretto, dei reati contro la persona, con recenti episodi di notevole gravità” ha dichiarato.

Sottani ha anche segnalato episodi di violenza contro magistrati e un vertiginoso aumento” dei reati informatici, definiti “la nuova frontiera per la commissione di delitti”. Particolare attenzione è stata dedicata ai reati contro l’ambiente e alle violazioni in ambito lavorativo, come il caporalato.

Tra le priorità emerse c’è anche la gestione dei reati di violenza domestica e di genere. L’Umbria ha, tra l’altro, registrato anche il primo caso nazionale di femminicidio del 2025. Su questo il procuratore Sottani aveva dichiarato la necessità di “eliminare la cultura maschilista e sessista dalle aule giudiziarie” e della “creazione di una rete istituzionale di immediata assistenza alle donne, vittime di violenza domestica o di genere”.