È ringalluzzito dalla vittoria in Liguria, il Matteo Salvini che scende a Terni per la campagna elettorale della Lega. Le Regionali sono vicine e il ministro delle Infrastrutture e segretario del Carroccio si concede due bagni di folla prima della visita alla piattaforma logistica di Maratta. Una delle tante incompiute umbre, ereditate dalla giunta Tesei, alla quale manca l’ultimo miglio per diventare un hub delle merci atteso da anni dalle imprese. Incontra prima la gente in pieno centro, Salvini, davanti al Comune in un bar di largo Frankl. E poi si butta in un volantinaggio con tanto di “photo opportunity” e selfie a raffica nel mercatino settimanale degli ambulanti del mercoledì, davanti al Palasport.
“Noi vogliamo continuare per altri cinque anni – attacca il ministro in mezzo alla gente leghista -. Dobbiamo mettere le fondamenta dell’Umbria dei prossimi 20 anni. E lo possiamo fare solo con il secondo mandato di Donatella Tesei. Ma sappiamo che sarà una battaglia all’ultimo voto. La Liguria ci ha insegnato molto. Uniti, mobilitati, convinti si vince. Ma se pensiamo di avercela fatta, se diamo per scontato il risultato, allora si può rischiare. Guardate la sinistra: pensavano di avere in mano la Liguria grazie a qualche giudice, a qualche trasmissione tv, a qualche ex ministro. E invece il risveglio è stato amaro. Non dobbiamo commettere lo stesso errore. Serve mobilitarsi e andare al voto. Portare anche le persone che la pensano come noi. In famiglia, con gli amici, al lavoro, in parrocchia“.
Ricorda, Salvini, che l’Umbria ha circa la metà degli elettori della Liguria. E che un quartiere di Terni può essere decisivo per far pendere l’ago della bilancia dall’auna o dall’altra parte. E per questo benedice l’alleanza nazionale che ha allargato il centrodestra. Tirando dentro anche Stefano Bandecchi e la sua Alternativa Popolare.
Salvini a Terni sottolinea l’importanza dell’alleanza con Bandecchi e con Alternativa Popolare: “Aiuterà anche la città di Terni”
Parla anche dell’alleanza con Stefano Bandecchi, il segretario della Lega. Con Alternativa Popolare nel centrodestra è convinto che anche Terni possa essere governata meglio. Che il dialogo di coalizione debba riprendere nell’interesse del territorio.
“Con Bandecchi va tutto bene – spiega -. È un alleato che ha visioni diverse su alcuni temi, ma col quale trattiamo in maniera coerente e coesa. Se ha scelto di stare col centrodestra e di appoggiare Donatella Tesei, è evidente che anche lui abbia fatto una scelta di campo in direzione dei valori della coalizione. L’alleanza, inoltre, può aiutare anche l’amministrazione e il governo della città. Terni può avere tutto da guadagnare da questa intesa. È una città che negli ultimi anni, quelli della nostra gestione e anche ora, è migliorata. Anche se c’è ancora molto da fare per risolvere i problemi lasciati dalla sinistra. Soprattutto sulla sicurezza“.
Poi riprende il suo discorso sulle regionali del 17 e 18 novembre, il ministro delle infrastrutture. Presenta i candidati ternani, Enrico Melasecche e Valeria Alessandrini. Saluta il segretario regionale Riccardo Marchetti e quello locale Devid Maggiora, che gli hanno dato la scaletta dei temi. Dal nuovo ospedale di Terni alle infrastrutture, dalla sanità regionale alla sicurezza, fino all’immigrazione. Il segretario, il capitano (come lo chiama ancora qualche simpatizzante), però va a braccio. E spazia dai giudici “comunisti” agli omicidi di giovanissimi per droga. Ma è un discorso al tempo stesso spontaneo e calcolato. In una città, Terni, e in una regione, l’Umbria, in cui Salvini sa benissimo che cresce il dramma della diffusione degli stupefacenti tra i minori. E aumentano i reati commessi dai giovanissimi.
Stoccate alla sinistra dal segretario leghista: “Abbiamo preso una sanità allo sbando, non possono darci lezioni”
Riprende il discorso sulla sanità, Salvini a Terni, citando le cifre dell’emergenza delle liste di attesa, ma anche gli investimenti. E ricordando l’impegno infrastrutturale di Governo e Regione.
“La sinistra dopo avere governato 50 anni – afferma, attaccando la coalizione avversaria – contesta la sanità umbra. Ma i numeri dicono che grazie ai medici, agli infermieri e agli umbri noi siamo arrivati cinque anni fa con 82 mila cittadini che aspettavano di ricevere prestazioni sanitarie. E ora li abbiamo dimezzati, nonostante il Covid. Il nostro obiettivo è comunque ad andare a esaurire le liste d’attesa. Lezioni su come si gestisce l’Umbria da chi l’ha fatto per 50 anni in maniera disastrosa difficilmente accettiamo di prenderne“.
Poi, accanto all’assessore Enrico Melasecche, si sofferma sulle infrastrutture. Ieri a Orvieto ha incontrato le imprese della bassa Umbria. Altri imprenditori ha ricevuto in hotel prima di arrivare a Terni. E tutti gli hanno chiesto di risolvere il gap infrastrutturale della Regione.
“Stiamo investendo soldi che non si era mai visto – ribadisce -. Stiano tranquilli cittadini, imprese ed operatori economici. Cercheremo di dare una risposta alle tante istanze e ai tanti progetti da sviluppare. Siccome so che c’è un derby perenne, che va oltre il terreno di gioco del calcio, ogni euro che il Governo investe a Perugia lo mette anche a Terni. Certo in soli due anni che sono al governo miracoli non ne ho potuti fare. Però mi sembra che la differenza si stia vedendo. Mettiamo risorse su trasporti, viabilità, ponti, strade. Vogliamo un’Umbria collegata e vivace“.
Infine turismo e occupazione. “Con Donatella Tesei l’Umbria è cresciuta – conclude -. L’occupazione è ai massimi. Il turismo è in crescita vertiginosa, anche in provincia di Terni. Questo si deve al buongoverno che deve continuare. Per l’occupazione e l’attrattività, però, è fondamentale la sicurezza. Perché le città non possono diventare preda di bande e delinquenti. Per questo faremo controlli straordinari su droga ai minori e su quei negozi etnici che sono la base per spaccio, riciclaggio e permessi facili“.