Proseguono le visite in Umbria del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che questa mattina si trova a Gubbio. Il ministro ha infatti visitato il cantiere della variante della strada statale 219 tra Gubbio e Pian d’Assino situato a Mocaiana, in provincia di Perugia. Durante l’incontro, accompagnato dai vertici Anas e dall’assessore regionale Enrico Melasecche, Salvini ha confermato il rispetto del cronoprogramma con la fine dei lavori prevista entro dicembre 2026. L’opera “prosegue come da programma e fortunatamente sono stati riavviati i cantieri. Consegna entro la fine del 2026 nel nome della sicurezza stradale“. Queste le parole pronunciate oggi, che rassicurano i tanti in attesa del completamento dell’opera.

La nuova infrastruttura prevede la realizzazione di quattro gallerie e diversi viadotti. Tutti necessari per migliorare la connessione tra i comuni umbri e garantire maggiore sicurezza ai pendolari e ai lavoratori che quotidianamente percorrono la tratta. La visita di Salvini arriva in un momento cruciale per il rilancio dei cantieri strategici in Umbria, una regione che ha bisogno di potenziare la sua rete viaria per collegarsi più efficacemente con il resto d’Italia.

Il progetto di variante: il nuovo tratto da Moncaiana a Umbertide

Il tratto di variante rappresenta il primo stralcio dell’ultimo lotto che collega Mocaiana a Umbertide, che si estende per 3,7 chilometri e include un nuovo svincolo a Pietralunga, oltre al completamento dello svincolo già esistente a Mocaiana. La nuova infrastruttura si caratterizza per la presenza di quattro gallerie, lunghe complessivamente 1,3 chilometri, e quattro viadotti per un totale di 305 metri. Non solo, ci saranno anche tre sottopassi. “Conto che renderà più semplice la vita ai lavoratori e ai pendolari fra Gubbio, Pian d’Assino e Umbertide“, ha affermato Salvini in visita ai cantieri.

Il ministro ha inoltre sottolineato l’importanza di questa nuova infrastruttura nel contesto di un’Italia che punta a migliorare la sicurezza stradale, in linea con il nuovo Codice della Strada che è attualmente in discussione in Senato. “Poi ci sono altri progetti, altri programmi. E nella settimana in cui il nuovo codice della strada nel nome della sicurezza stradale arriverà in Senato è una buona notizia“, dice ancora.

Durante la visita a Gubbio Salvini ha aperto alla possibilità di ampliare ulteriormente il collegamento stradale, con un progetto di raddoppio della Pian d’Assino nel tratto tra Branca e Gubbio. Un’area, questa, particolarmente colpita da incidenti. “Ho scritto ad Anas, che ringrazio perché sta facendo un lavoro enorme. Politica e amministrazione fanno le richieste, i tecnici devono spiegarci se si può, come si può, quando e quanto costa“, ha spiegato il ministro.

Il raddoppio della strada rappresenterebbe una svolta per la sicurezza locale e permetterebbe di ridurre sensibilmente il tasso di incidentalità. Continua ancora Salvini: “Ribadisco che ho chiesto di studiare il raddoppio del tratto che ha una incidentalità notevole, se la risposta sarà positiva ragioneremo di come e dove trovare i soldi, ma ribadisco che è una priorità“.

Salvini a Gubbio: obiettivo Umbria più sicura, la stoccata alla sinistra

Il progetto per la variante della statale 219 tra Gubbio e Pian d’Assino rappresenta solo uno dei tanti interventi infrastrutturali in corso nella regione. Grazie alla collaborazione con Anas e al sostegno delle amministrazioni locali, il governo mira a garantire una rete viaria più moderna, sicura ed efficiente, in grado di supportare le esigenze di mobilità del territorio e di incentivare lo sviluppo economico.

In un quadro nazionale di rilancio delle infrastrutture, l’Umbria riveste quindi un ruolo centrale nonostante le difficoltà di collegamento che la rendono spesso isolata dalle principali direttrici del paese. Salvini ha espresso a più riprese l’intenzione di proseguire con determinazione i lavori nella regione: “È uno dei tanti cantieri che in Umbria stanno procedendo nonostante qualcuno, magari a sinistra, li volesse o li vorrà fermare, noi tiriamo dritti perché l’Umbria è una terra stupenda ma ha bisogno di essere collegata meglio e più in sicurezza con il resto d’Italia“.