La salute mentale è un tema sempre più centrale e preoccupante per l’Umbria, una regione che vede aumentare costantemente il numero di persone che necessitano di supporto psicologico. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ordine degli psicologi dell’Umbria, nel corso del 2023, una persona su cento ha richiesto il bonus psicologo, segno evidente di una richiesta in crescita e di un bisogno di interventi mirati. Allarmanti anche i numeri riguardanti i giovani: un ragazzo su cinquanta soffre di una condizione depressiva, un dato che accende i riflettori sulla necessità di politiche mirate e di un potenziamento dei servizi di supporto.
Allarme salute mentale in Umbria: l’appello dell’Ordine degli psicologi
In risposta a questa situazione, l’Ordine degli psicologi dell’Umbria ha deciso di lanciare un appello chiaro e urgente ai candidati per l’Assemblea legislativa regionale, con la speranza di sensibilizzare e coinvolgere chi si appresta a prendere le redini della regione. Attraverso una lettera aperta, i professionisti della salute mentale hanno esposto un piano di intervento preciso, sottolineando come la situazione attuale richieda misure concrete e non più procrastinabili.
Le richieste avanzate spaziano dalla prevenzione all’implementazione di servizi specialistici: l’Ordine sollecita l’incremento di psicologi nei servizi di primo livello, l’istituzione e il rafforzamento di sportelli di ascolto nelle scuole e nelle strutture sanitarie, e il potenziamento organizzativo dei terapeuti nei servizi territoriali. Tra i punti critici segnalati vi è anche la carenza di personale nelle strutture ospedaliere e il bisogno urgente di assumere e stabilizzare i professionisti precari, un problema che penalizza gravemente la continuità delle cure e il rapporto terapeutico tra paziente e psicologo.
Il messaggio è chiaro: chi sarà chiamato a governare l’Umbria, dopo le elezioni del 17 e 18 novembre, dovrà mettere la salute mentale tra le priorità dell’agenda politica. La pandemia ha messo in luce le fragilità psicologiche della popolazione, e la crisi economica e sociale che ne è seguita ha acuito queste difficoltà, evidenziando la necessità di un sostegno psicologico strutturato e facilmente accessibile.
Una mobilitazione giovanile per il 15 novembre
Il tema della salute mentale in Umbria sta risuonando fortemente anche tra i più giovani. Gli studenti dell’Unione degli Universitari (Udu) e della Rete degli Studenti Medi hanno indetto una mobilitazione per il 15 novembre, pochi giorni prima delle elezioni regionali. Il loro obiettivo è chiaro: sensibilizzare l’opinione pubblica e richiedere ai candidati interventi concreti. Gli studenti chiedono, tra le altre cose, che i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) vengano utilizzati per potenziare lo sportello psicologico nelle scuole e nelle università, per migliorare la formazione psicologica e pedagogica dei docenti e per introdurre un questionario periodico che monitori il benessere psicologico degli studenti.
Le richieste degli studenti riflettono la percezione di un disagio crescente, che tocca soprattutto le nuove generazioni. La pressione scolastica, la precarietà economica, il bombardamento di notizie allarmanti sono tutti fattori che concorrono a generare ansia e insicurezze. Per questo motivo, la mobilitazione del 15 novembre si pone come un momento di confronto, un’opportunità per dare voce a un bisogno di ascolto che non può più essere ignorato. Gli studenti rappresentano una parte importante della popolazione umbra, e il loro malessere non può essere sottovalutato.
I numeri della salute mentale in Umbria nel 2023: una piaga in aumento
La crisi della salute mentale in Umbria assume sempre più i contorni di un’emergenza sociale. I numeri forniti dall’Ordine degli psicologi parlano chiaro e richiedono una riflessione urgente. Nel 2023, ben 7.000 umbri – circa uno su cento – hanno richiesto il bonus psicologo, un dato che testimonia quanto sia elevata la domanda di supporto. Le cifre relative ai giovani sono ancora più preoccupanti: circa il 19% dei ragazzi umbri manifesta una condizione depressiva.
Nel 2022, il centro salute mentale della Usl Umbria 1 ha preso in carico ben 10.265 pazienti, di cui uno su dieci apparteneva alla fascia d’età tra i 15 e i 25 anni. Questo dato evidenzia l’incidenza dei problemi mentali tra i giovani e dimostra come questa fascia di età sia particolarmente vulnerabile. Non meno preoccupante è il dato relativo ai suicidi: nel 2023, infatti, la regione ha registrato 80 casi, molti dei quali legati a condizioni di disagio emotivo e psicologico. Dietro questi numeri si nascondono spesso storie di sofferenza e solitudine, che solo un intervento tempestivo e adeguato può contrastare.