26 Mar, 2025 - 13:30

Salute mentale: i giovani e le nuove patologie del millennio in un convegno a Gubbio

Salute mentale: i giovani e le nuove patologie del millennio in un convegno a Gubbio

La salute mentale dei giovani rappresenta una delle sfide più pressanti del nostro tempo. Secondo l'UNICEF, nell'Unione Europea circa 11,2 milioni di bambini e adolescenti sotto i 19 anni soffrono di problemi di salute mentale, pari al 13% della popolazione giovanile. In Italia, i dati sono altrettanto allarmanti: oltre 16 milioni di italiani lamentano disturbi psicologici di media e grave entità, con un incremento del 6% rispetto al 2022.

In questo contesto, il Comune di Gubbio ha deciso di affrontare la questione organizzando il convegno "Salute mentale. I giovani e le nuove patologie del millennio", in programma sabato 29 marzo alle ore 16 presso la Sala Trecentesca di Palazzo Pretorio.

Il convegno si propone di analizzare le nuove sfide legate a depressione, dipendenze e disagio giovanile

 

L'evento, promosso dall'associazione "Una mente per amica" con il patrocinio del Comune di Gubbio, si propone di analizzare le cause e le nuove sfide legate a depressione, dipendenze e disagio giovanile. Particolare attenzione sarà rivolta al ruolo fondamentale di scuola e politica nella promozione del benessere psicologico. 

Tra gli interventi previsti:

  • Giulia Menculini, psichiatra dell'Azienda Ospedaliera di Perugia e professoressa associata all'Università di Perugia, affronterà il tema delle depressioni in età adolescenziale e giovane adulta.

  • Ketty Amantini, psichiatra e dirigente medico presso l'USL Umbria 1, parlerà della cura nei reparti di degenza, con un focus su stupefacenti da discoteca e nuove sostanze psicoattive.

  • Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, analizzerà i disturbi del comportamento alimentare: come comprenderli e come aiutare.

  • Mariella Sclafani, psicologa e psicoterapeuta, tratterà il tema dell'autolesionismo e del rischio suicidario tra i giovani, evidenziando la nuova emergenza adolescenziale.

  • Marilena Bureccheci, funzionario organizzativo del Servizio integrato per l'età evolutiva, discuterà su come riconoscere il disagio in età evolutiva e come intervenire.

  • Cristian Cursi, psicologo e psicoterapeuta del Distretto Alto Chiascio e neuropsichiatra infantile, affronterà il ruolo della famiglia nel sostegno al disagio giovanile.

A chiudere l'incontro, i dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado presenteranno dati e riflessioni dal mondo della scuola, con l'obiettivo di costruire una nuova prospettiva. 

Secondo l'UNICEF, nell'UE 11,2 milioni di bambini e giovani sotto i 19 anni soffrono di problemi di salute mentale

Secondo l'UNICEF, nell'Unione Europea circa 11,2 milioni di bambini e giovani sotto i 19 anni soffrono di problemi di salute mentale, con una prevalenza maggiore tra i maschi (5,9 milioni) rispetto alle femmine (5,3 milioni). Tra gli adolescenti di età compresa tra 15 e 19 anni, l'8% soffre di ansia e il 4% di depressione. Il suicidio rappresenta la seconda causa di morte in questa fascia d'età, dopo gli incidenti stradali.

In Italia, il quadro è altrettanto allarmante. Secondo un'analisi condotta da Unicusano, nel 2024 oltre 16 milioni di italiani lamentano disturbi psicologici di media e grave entità, con un incremento del 6% rispetto al 2022. Ansia e depressione sono tra le problematiche più diffuse, colpendo in particolare donne e giovani. 

Le cause del crescente disagio mentale tra i giovani sono molteplici e interconnesse. La pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto significativo, aumentando i livelli di stress, ansia e depressione. L'isolamento sociale, le interruzioni scolastiche e le incertezze sul futuro hanno contribuito a esacerbare questi problemi.

Inoltre, l'uso eccessivo e scorretto delle tecnologie digitali e dei social media è stato identificato come un fattore aggravante. Secondo l'Eurobarometro, l'8% dei giovani europei di età compresa tra i 15 e i 19 anni soffre di ansia e il 4% di depressione, con il suicidio che rappresenta la seconda causa di morte tra gli adolescenti europei, dopo gli incidenti stradali.

Affrontare il disagio mentale giovanile richiede un approccio integrato che coinvolga famiglia, scuola, istituzioni sanitarie e comunità. È fondamentale promuovere la consapevolezza sulla salute mentale, ridurre lo stigma associato ai disturbi psicologici e garantire l'accesso a servizi di supporto adeguati.

Il convegno di Gubbio rappresenta un passo significativo in questa direzione, offrendo una piattaforma per discutere strategie efficaci e promuovere la collaborazione tra diversi attori sociali. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile affrontare efficacemente le nuove patologie del millennio e garantire un futuro più sano alle giovani generazioni.

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Mario Farneti
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