Salario integrativo negli enti locali, i sindacati fanno il bis nel Ternano. Dopo la firma dell’accordo al Comune di Terni, dove l’intesa ha riguardato i circa 600 dipendenti di Palazzo Spada, è infatti arrivata la sottoscrizione anche in Provincia. E qui gli interessati sono gli oltre 130 lavoratori dell’ente, con l’esclusione dei dirigenti.
L’accordo di pre-intesa sul contratto integrativo decentrato 2024/2026 di Palazzo Bazzani è stato firmato dalla presidente dell’ente, Laura Pernazza e dalla delegazione trattante della Provincia formata dai dirigenti e dai funzionari di settore. Dall’altra parte del tavolo, le organizzazioni sindacali di categoria e la RSU della Provincia di Terni.
Accolte tutte le richieste dei sindacati: in arrivo col salario integrativo anche il nuovo welfare
“L’accordo accoglie tutte le richieste avanzate dai sindacati – spiega la Provincia di Terni in una nota – e punta a migliorare la situazione lavorativa del personale. Grazie all’accordo, via libera per l’applicazione di alcuni importanti istituti contrattuali, con l’obiettivo generale di innalzare la qualità dell’ente e dei servizi erogati al cittadino. L’intesa si inserisce nelle linee programmatiche volte ad ammodernare la macchina amministrativa e a fare della Provincia sempre di piu un punto di riferimento per il territorio e le sue varie realta. L’accordo prevede infatti l’applicazione di rilevanti istituti contrattuali come il welfare integrativo. Via libera anche all’aggiornamento dei criteri per le progressioni economiche e a quelli per l’attribuzione delle performance. Accordo fatto anche per il miglioramento di indennità e retribuzioni“.
L’intesa sul salario integrativo si affianca infine ai concorsi in fase di conclusione per l’assunzione di nuove figure professionali che andranno a potenziare gli organici attuali.
La soddisfazione degli autonomi del CSA-RAL: “Dopo mesi di trattative, mediazione migliore possibile”
Soddisfazione viene espressa dalle organizzazioni sindacali, in particolare dal CSARAL Terni, il sindacato autonomo maggiormente rappresentativo.
“Siamo soddisfatti dell’accordo – spiega Sergio Silveri, segretario provinciale del CSA -. Sono state accolte le nostre proposte di miglioramento delle condizioni sia lavorative sia economiche per i lavoratori dell’Ente. Inoltre è stato mantenuto comunque un equilibrio tra i vari istituti previsti dal contratto nazionale, in un contesto di risorse economiche limitate per normativa statale“.
La trattativa per arrivare alla sottoscrizione dell’accordo non è stata un percorso di rose e fiori, come spiegano gli stessi sindacati. Dopo mesi di tira e molla con la Provincia, infatti, la mediazione è stata raggiunta limando le divergenze e le distanze tra le parti.
“Sempre con rispetto delle parti coinvolte su argomenti oggetto di discussione – conferma Silveri – ci sono state posizioni anche divergenti, sempre nella consapevolezza di esprimere le proposte migliori per i dipendenti. E il risultato raggiunto possiamo dire sia il migliore possibile tra le varie ipotesi proposte. Riscontriamo positivamente anche una capacità di ascolto e analisi delle nostre proposte da parte della delegazione trattante di parte pubblica. E un corretto e propositivo indirizzo politico dato dalla presidente della Provincia, Laura Pernazza“.
Rafforzamento dei servizi pubblici col salario integrativo e assunzioni in Provincia: si apre una nuova fase
Raggiunto l’obiettivo della difesa del mantenimento dei servizi alla cittadinanza a livello elevato e, nel contempo, del riconoscimento del lavoro pubblico per i dipendenti, adesso i sindacati sono pronti ad aprire una nuova fase di contrattazione. Le trattative infatti si sono sviluppate anche sul piano delle assunzioni. In questi giorni sono in via di ultimazione le procedure concorsuali che permetteranno l’integrazione di nove unità di personale nell’Ente, in vari profili professionali.
“Oltre a nuove assunzioni – prosegue Silveri – abbiamo previsto in contrattazione l’avanzamento di carriera per il personale interno, come previsto dal contratto nazionale. Si tratta di procedure nelle modalità in deroga e normali attraverso passaggi di fascia, e l’applicazione delle progressioni economiche all’interno delle aree – ex progressioni orizzontali – nell’anno in corso. Come sindacato CSA ci aspettano nuovi incontri con la Provincia Terni. In primo luogo per dare piena attuazione agli istituti previsti dall’intesa sottoscritta e poi per proporre investimenti adeguati nei vari settori. Ad esempio quello della viabilità e della polizia provinciale. Con l’aggiornamento professionale degli operatori e il rinnovo delle strumentazioni e dei macchinari utilizzati. Investimenti che sono a beneficio di tutti i cittadini, principalmente i ternani”.