Gualdo Tadino sarà protagonista di un flash mob nella giornata di martedì 7 gennaio, per chiedere la liberazione della giornalista Cecilia Sala. L’appuntamento è fissato alle ore 11.30 in piazza Martiri della Libertà, un’iniziativa promossa dall’associazione Articolo 21 in collaborazione con il Comune gualdese, che vedrà anche la presenza di studenti e cittadini.

L’obiettivo è puntare a sensibilizzare l’opinione pubblica, sulla vicenda della giovane reporter e sulla condizione di tante altre donne incarcerate ingiustamente in Iran.

Perchè è stata arrestata Cecilia Sala?

Le autorità iraniane hanno dichiarato che la giornalista Cecilia Sala è accusata di “violazione delle leggi della Repubblica islamica”, anche se, non sono stati forniti i chiari dettagli su queste presunte infrazioni.

Il suo arresto è avvenuto pochi giorni dopo la detenzione in Italia di Mohammad Abedini, un ingegnere iraniano arrestato all’aeroporto di Malpensa su mandato degli Stati Uniti, accusato di fornire componenti per droni all’Iran. Una coincidenza, questa, che ha sollevato ipotesi su un possibile legame tra i due arresti, suggerendo che l’Iran potrebbe utilizzare la detenzione di Sala come leva diplomatica.

Dove si trova ora Cecilia Sala

Cecilia Sala è detenuta in condizione pessime nel carcere di Evin, in Iran. La giornalista ha telefonato alla sua famiglia il primo gennaio. Sala ha riferito di dormire sul pavimento della cella con solo due coperte e con la luce sempre accesa, privata dei suoi occhiali da vista, trovandosi in uno stato di completo isolamento.

Il caso di Cecilia Sala è stato richiamato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno, dove ha sottolineato l’urgenza di una soluzione.

Sala, i genitori chiedono il silenzio stampa

I genitori di Cecilia Sala reclusa in Iran -si legge in una nota dell’Ansa- chiedono il silenzio stampa per evitare di complicare l’evoluzione della vicenda.

“La fase a cui siamo arrivati è molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione. Per questo abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa. Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare nell’evitare di divulgare notizie sensibili e delicate”.

È in corso un’interlocuzione tra il governo italiano e le autorità statunitensi sulla vicenda, si apprende da fonti informate. Confronti e scambi di informazioni, a più livelli, sono avvenuti anche nella giornata di ieri, quando a Palazzo Chigi si è riunito un vertice di governo sul caso della reporter italiana.

Nei giorni scorsi -scrive sempre l’Agenzia Ansa- Teheran aveva proposto uno scambio di prigionieri con Cecilia Sala, chiedendo il rientro nel proprio Paese di Mohammad Abedini, il 38enne ingegnere iraniano arrestato a Malpensa, sul quale pendeva un mandato internazionale di cattura diramato dagli Usa.

La corte d’appello di Milano ha fissato per il prossimo 15 gennaio l’udienza per discutere la richiesta dei domiciliari avanzata dalla difesa di Abedini, bloccato in Italia il 16 dicembre scorso. L’istanza ha il parere negativo della Procura generale di Milano.

Abedini: “Pregherò per me e per lei”

“Pregherò per lei e per me“, ha detto al suo avvocato, Alfredo De Francesco, Abedini durante il colloquio in carcere di stamani in cui si è parlato anche di Cecilia Sala. L’ingegnere iraniano, che ha ribadito la preoccupazione per la propria famiglia, ha chiesto infatti informazioni anche sulla sulla vicenda della giornalista in carcere in Iran. L’ambasciatrice italiana in Iran, Paola Amadei, è stata ricevuta, secondo quanto si apprende, al ministero degli Esteri di Teheran sul caso di Cecilia Sala.

Le parole del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti

“La nostra amministrazione -sottolinea il sindaco gualdese Massimiliano Presciutti sul sito dell’Associazione Articolo 21- è da sempre attiva e sensibile ai temi inerenti la pace, la giustizia, la libertà di informazione ed i diritti umani.

Dunque abbiamo subito accolto l’appello dell’Associazione Articolo 21 sul flash mob per chiedere la liberazione della giornalista Cecilia Sala. Quella di Gualdo Tadino di martedì prossimo sarà la prima iniziativa su scala nazionale in favore di Cecilia Sala, alla quale parteciperanno cittadini e studenti”.