Il silenzio e la quiete notturna sono le muse ispiratrici della 79/a edizione della “Sagra Musicale Umbra”, il più antico festival musicale dell’Umbria. Organizzato dalla “Fondazione Perugia Musica Classica”, l’evento si terrà dal 6 al 20 settembre a Perugia e in altre cinque città umbre: Deruta, Montefalco, San Gemini, Scheggino e Todi.

Quest’anno, il direttore artistico Enrico Bronzi ha scelto la notte come tema centrale, esplorando il fascino dei notturni pianistici e la loro evoluzione nella musica da camera.

La Sagra Musicale Umbra non è solo sinonimo di grande musica, ma anche di impegno sociale. Con concerti in carceri e residenze protette, il festival dimostra una particolare attenzione verso le comunità meno fortunate, portando la bellezza della musica a chi, altrimenti, non potrebbe goderne così da vicino.

Ricordando le origini della Sagra Musicale Umbra, nata nel 1937 e considerata oggi uno dei festival più longevi d’Italia, la presidente Anna Calabro ha sottolineato l’importanza della musica “della tradizione”, capace di stimolare una riflessione spirituale grazie anche alla bellezza dei luoghi che ospitano gli eventi. 

Sagra Musicale Umbra: un tributo lirico a Giacomo Puccini

Una delle principali novità di questa edizione è l’introduzione di “Operacorto”, una versione popolare e accessibile de “La Bohème”. Ideato dal tenore Gianluca Terranova, questo format prevede una narrazione continua per spiegare al pubblico le vicende dell’opera, affiancando cantanti e orchestra. Questa scommessa ambiziosa mira a rendere l’opera più fruibile e coinvolgente per tutti gli spettatori.

La rappresentazione, arricchita dalle scenografie di Giacomo Cossio, è un omaggio al centenario della scomparsa di Puccini. I due giovani cast selezionati, sotto la direzione di Enrico Bronzi e accompagnati dall’Orchestra da Camera di Perugia, debutteranno al Teatro Morlacchi di Perugia il 13 settembre, con una replica prevista per il 17 settembre al Teatro Comunale di Todi. Prima di questi appuntamenti, si terranno seminari introduttivi per avvicinare il pubblico all’opera.

Oltre al notturno pianistico, la Sagra rinnova il suo forte legame con la musica sacra. In questa edizione, un posto d’onore è riservato ai dervisci rotanti, che si esibiranno con la loro musica sufi nella suggestiva cornice della Galleria Nazionale dell’Umbria. Questo evento promette di offrire un’esperienza mistica e affascinante, portando il pubblico a contatto con una delle tradizioni musicali più spirituali del mondo.

Il programma del festival 

Il festival inizierà il 6 settembre con un concerto nella Basilica di San Pietro a Perugia. Il coro e l’orchestra “Cremona Musica Antiqua”, diretti da Antonio Greco, eseguiranno un progetto sacro con musiche di Claudio Monteverdi e Giovanni Gabrieli. Il giorno successivo, i dervisci rotanti del “Konya Sufi Music Ensemble” offriranno uno spettacolo unico alla Galleria Nazionale dell’Umbria, a Perugia, eseguendo il mistico rito del “Sama” con la loro danza-preghiera al suono della musica Sufi.

L’8 settembre a Deruta sarà dedicato a Girolamo Diruta, il più importante musicista e teorico del luogo. Il festival “Musica con Vista”, in collaborazione con “Le dimore del Quartetto”, proporrà due concerti: il 10 settembre a Scheggino e il 12 settembre a Villa Valvitiano, Perugia. Tra gli eventi culturali, spiccano la conferenza su “La Bohème” e gli incontri con il giornalista Marco Carminati e il docente Marco Tortoioli Ricci, presso l’Università per Stranieri di Perugia. Quest’anno, la grafica ufficiale del festival è stata scelta tramite un contest tra gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Perugia.

Dall’8 al 13 settembre, la terza edizione della rassegna “Voci della Città” vedrà l’esibizione di diversi gruppi corali della regione. Il gran finale si terrà il 18 settembre nella Cattedrale di San Lorenzo a Perugia, con la direzione di Gary Graden e la partecipazione di vari cori locali.

Il festival si concluderà il 20 settembre al Teatro Morlacchi di Perugia con un concerto dell’Orchestra della Toscana, diretta da Kyrian Friedenberg, e con la mezzosoprano Anna Lucia Richter.