Il Foligno Rugby Asd da sempre punto di riferimento per la comunità folignate, lancia “Foligno Scrum”. Un progetto finanziato da Sport e Salute Spa e che per il secondo anno mira all’inclusione sociale dei giovani attraverso attività sportive gratuite e stili di vita sani. Tutte queste attività stanno ripartendo in questi giorni e riguardano rugby a 15, rugby a 7, pugilato giovanile, arrampicata su ostacoli artificiali, cicloturismo e momenti di Nordic e Fitwalking per adulti Over 65.

Il rugby è infatti uno sport che ha valori molto importanti e da rispettare: inclusione, spirito di squadra e sostegno reciproco. Nell’arco della stagione non mancheranno gli incontri con tanti esperti del settore, tutti a Campo di Marte e andranno avanti fino a maggio 2025. I ragazzi avranno il piacere di confrontarsi con nutrizionisti, per parlare di corretta alimentazione e corretti stili di vita in relazione alle specificità di genere e quattro incontri con uno psicologo, per la sensibilizzazione sui benefici psico-fisici della pratica sportiva all’aperto, nello specifico delle discipline outdoor.

Il progetto, con il Foligno Rugby capofila, coinvolge anche ASD Foligno Boxe, Molon Labe ASD, ASD All Mountain Foligno, Comune di Foligno, Istituto Comprensivo Foligno 2, Cooperativa Sociale La Locomotiva. Insomma tutte realtà che in modo o nell’altro daranno il proprio contributo per lasciare un qualcosa di importante a coloro che parteciperanno.

Rugby, uno sport sempre molto attento all’inclusione

Da anni ormai, in coerenza con i principi d’inclusione e di equità la Federazione Italiana Rugby promuove la partecipazione all’attività rugbistica ad atleti e atlete con disabilità che possono essere di tanti tipi: psichici, intellettivi, dello spettro autistico e comportamentali. Scendono inoltre in campo, ove possibile, con atleti e atlete normodotati, proponendo una pratica sportiva pianificata e costante messa in atto in tutte le sue forme nel rispetto delle diverse abilità in campo.

Con il supporto di reti collaborative e attraverso una metodologia dinamica multidisciplinare inclusiva, il rugby favorisce infatti il benessere psico-fisico di atleti e atlete di ogni genere, età o abilità, con l’obiettivo di promuovere esperienze di uguaglianza, parità ed equità. Un occhio di riguardo questo sport ce l’ha al potenziamento del funzionamento personale e sociale per favorire ovviamente il benessere e il miglioramento della qualità della vita dei singoli e delle comunità.

Con l’obiettivo di sostenere le numerose e diverse progettazioni di Rugby e disabilità, la Federazione accoglie e rispetta qualsiasi modalità e forma di gioco che favorisca l’inclusione e l’integrazione di chiunque si trovi in una condizione di fragilità. Ad oggi sono numerose le società in tutte le regioni italiane che hanno avviato la pratica del gioco, con contatto o senza, costituendo squadre di Rugby Integrato formate da atleti/e con disabilità e atleti/e normodotati. Nel mese di aprile a Roma si è svolto per esempio il primo torneo di Rugby inclusivo, dove hanno preso parte tante realtà italiane che aderiscono a questa iniziativa: Implaccabili di Roma, Rugby Lions Cremona, Brancaleoni Lyons, Invictus Prato, Pontedera Bellaria Rugby. Qualche mese prima, precisamente a febbraio un’altra giornata di Rugby integrato è andata in scena a Pontedera.

Inclusione, anche il Rugby Gubbio in campo con un progetto

Nella nostra Umbria un progetto simile a quello folignate ha preso il via da qualche settimana anche a Gubbio. Si chiama Ruby Integrato, ed è nato in collaborazione con la Comunità di Capodarco dell’Umbria e e l’Associazione sportiva K/T Cretaceous Terziario Gubbio. Per l’occasione presso il campo della società eugubina, che tra l’altro festeggiava i 40 anni, era presente direttamente da Roma, l’Unione Rugby Capitolina anch’essa attiva da anni con un progetto di Rugby Integrato. Questo a dimostrazione del fatto, che i progetti simili attivi nel rugby, nel nostro paese, sono tantissimi.