“Nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) dell’Umbria, molti anziani vivono in condizioni di grave privazione”: è quanto denuncia Moreno Pasquinelli, candidato alla presidenza dell’Umbria per il Fronte del Dissenso alle elezioni regionali del prossimo autunno.

Il movimento, da tempo attivo nella regione con iniziative di solidarietà internazionale e manifestazioni di protesta pro-pace, ha di recente presentato i candidati della propria lista e il programma “per la rinascita dell’Umbria”.

RSA, Pasquinelli attacca Coletto

Intervenendo in materia di RSA umbre, Moreno Pasquinelli critica il fatto che gli anziani “che dovrebbero essere trattati con rispetto e benevolenza” siano, al contrario, comunemente considerati un peso sociale. “Sono reclusi in strutture sanitarie pubbliche o private, spesso inadeguate, e subiscono maltrattamenti” afferma, senza indugio, il candidato alla Presidenza della Regione Umbria per il Fronte del Dissenso.

A questo proposito, Pasquinelli mette sotto torchio il comportamento dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto e dei funzionari regionali competenti, che accusa “di non aver mai visitato le RSA né svolto ispezioni per verificarne il funzionamento”. Pasquinelli lamenta, altresì, la mancanza di percorsi preferenziali per le prestazioni dei pazienti nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, la cui presenza, invece, potrebbe a suo avviso rivelarsi utile a ridurre le lunghe liste d’attesa.

Pasquinelli: “Ecco le criticità nelle RSA”

Un altro problema sollevato da Moreno Pasquinelli riguardo alla condizione delle RSA in Umbria ha a che fare con l’assenza delle PEG (nutrizione artificiale per via gastroscopica) nei Livelli Minimi di Prestazioni. “Senza dimenticare – fa notare – la mancanza di attrezzature adeguate per gli operatori, come, ad esempio, le divise e i dispositivi di protezione individuale (DPI), e anche i sollevatori che risultano spesso inutilizzabili”.

Al “quadro disastroso” appena tracciato si vanno poi ad aggiungere, secondo Moreno Pasquinelli, ulteriori carenze strutturali di alcune RSA, come le stanze dalle dimensioni ridotte, le rampe inadatte al transito delle carrozzine e l’assenza di aria condizionata negli spazi di alloggio.

Per il neo candidato presidente dell’Umbria, quindi, “la situazione di abbandono nelle RSA riflette il degrado complessivo della sanità umbra. Questo degrado è attribuito ai tagli di spesa, alla fallimentare aziendalizzazione e alla negligenza dei vertici – spiega – Le condizioni di lavoro degli Operatori Socio Sanitari (Oss) sono difficili, con pochi operatori e salari bassi”.

Pertanto, il leader del Fronte del Dissenso ritiene che sia assolutamente “necessario un intervento urgente per migliorare le condizioni nelle RSA e garantire un trattamento dignitoso agli anziani”.

Chi è Moreno Pasquinelli

Moreno Pasquinelli, originario di Foligno, attualmente gestisce una piccola ditta nel settore informatico, ma in passato ha lavorato come cuoco in un ristorante. Pasquinelli è conosciuto in Umbria per il suo impegno nei movimenti di estrema sinistra, tra cui ‘Voce Operaia’. Dal 2000, è l’anima e il portavoce del campo antimperialista di Assisi, un’iniziativa che affronta temi come la globalizzazione e i diritti umani con l’obiettivo di rafforzare la coscienza anticapitalista. La campagna «10 euro per la resistenza in Iraq», lanciata nel 2003, e la manifestazione a Roma per la resistenza irachena sono solo alcuni esempi del suo attivismo.

Con la discesa in campo di Pasquinelli alla guida del Fronte del Dissenso, i candidati per la presidenza della Regione Umbria diventano in totale sette e includono, in prima linea, la presidente uscente Donatella Tesei, sostenuta dai partiti di centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia) e la principale avversaria Stefania Proietti, sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia, appoggiata dal “campo larghissimo” del centrosinistra (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, socialisti, civici cattolici, Azione e Italia Viva).

Altri candidati sono Roberto Fiore di Forza Nuova, Moreno Pasquinelli per il Fronte del Dissenso, Marco Rizzo per Umbria Sovrana nel Cuore, Stefano Bandecchi di Alternativa Popolare e Francesco Miroballo per Umbria Autonoma.