Si aggiunge anche Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, nel novero delle candidature, in vista delle elezioni regionali in Umbria, alla presidenza della regione. Lo annuncia Forza Nuova in una nota in cui spiega che “la sua discesa in campo avviene all’indomani del crollo dell’accusa nel processo del 9 ottobre (storico giorno della protesta anti Cgil su Green pass) e dell’attenzione dedicata recentemente da Donald Trump in colloqui con Robert Kennedy Jr. sugli effetti avversi del vaccino”.
Roberto Fiore candidato in Umbria: occhi puntati sul Covid-19
È il Covid-19 il cavallo di battaglia della candidatura di Roberto Fiore. Questo è quello che si evince dalla nota diffusa da Forza Nuova che preannuncia anche una proposta programmatica della candidatura: “Lanceremo la proposta che le Autorità nazionali, regionali e comunali provvedano ad uno screening per tutti coloro che si sono vaccinati contro il Covid-19″.
In una consultazione regionale, dove la sanità è il tema dei temi, Fiore scende in campo con una proposta no vax. D’altronde, celebri sono i fatti che lo hanno visto coinvolto nel 2021 in tutta una serie di iniziative di piazza di protesta al vaccino ed al green pass. Proprio in quell’anno, infatti, e proprio per le motivazioni legate alle allora regole sociosanitarie legate alla pandemia da Covid, Fiore è stato arrestato per aver assaltato la sede della CGIL.
Chi è Roberto Fiore
Roberto Fiore è una figura nota dell’estrema destra italiana. Nato a Roma il 15 aprile 1959, ha iniziato la sua carriera politica nel 1977 aderendo a Lotta Studentesca. Nel 1978, ha co-fondato il movimento neofascista Terza Posizione insieme a Gabriele Adinolfi e Giuseppe Dimitri. Terza Posizione si distingueva per la sua ideologia radicale, che combinava elementi del nazionalismo con il socialismo.
Scappa a Londra per fugare la giustizia italiana dopo i fatti legati alla strage di Bologna. Da latitante, durante il suo soggiorno nel Regno Unito, Fiore riuscì a costruire una carriera come imprenditore di successo nel settore della formazione linguistica, co-fondando la società “Meeting Point”.
Rientrato in Italia, Fiore fondò Forza Nuova, un partito politico di estrema destra con posizioni nazionaliste, anti-immigrazione e fortemente tradizionaliste. Forza Nuova ha spesso attirato l’attenzione dei media e delle autorità per le sue manifestazioni e azioni controverse. Ad esempio, quella sopracitata di quando Fiore è stato coinvolto nell’assalto alla sede della CGIL durante una manifestazione contro il green pass, che ha portato al suo arresto. Questo episodio ha ulteriormente evidenziato la natura radicale delle sue attività politiche e il suo impegno in cause radicali.
Regionali in Umbria: ora sono sei!
Salgono a sei, a questo punto, i candidati alla presidenza della Regione Umbria. Le candidature alle elezioni regionali saranno: Stefano Fiore (Forza Nuova); Marco Rizzo (Democrazia Sovrana e Popolare); Moreno Pasquanelli (Fronte del Dissenso); Stefano Bandecchi (Alternativa Popolare); Donatella Tesei (centrodestra); Stefania Proietti (centrosinistra).
Rimangono ancora da sciogliere, in realtà, le riserve interne a centrodestra e centrosinistra. Nella prima coalizione, la candidatura naturale è quella di Tesei che però deve ancora incassare una investitura ufficiale. Chissà che non sia preludio di qualche tentativo di remare contro dentro la coalizione. Nel centrosinistra, invece, tutto sembra pronto per l’incoronazione di Proietti. La sindaca di Assisi ha ottenuto il placet di tutti i partiti e si attende solo la sua accettazione pubblica e formale.
Tutto confermato anche per Alternativa Popolare. Il partito ha registrato il passo di lato di Riccardo Corridore, inizialmente candidato, ed ha passato la palla a Stefano Bandecchi. Sarà proprio il sindaco di Terni a rappresentare il partito alle elezioni regionali Umbria. Ad annunciarlo è stato lui stesso nelle scorse ore.