Era stato uno dei leit motiv della sua campagna elettorale: il porta a porta spinto non funziona e costa troppo per i cittadini, ci sarà una rivoluzione nella gestione dei rifiuti. Stefano Bandecchi, alla fine del consiglio comunale aperto alla città, ha preso in mano il microfono e ha risposto a chi lo accusava di non avere proposte per cambiare il sistema e contenere gli aumenti tariffari. Un intervento fiume, il suo, durato ben oltre la conclusione dei lavori. In cui ha messo in fila le idee di Alternativa Popolare per mettere mano a un sistema “ingessato” fino al 2029 dalla gara vinta da ASM e Cosp Tecnoservice per la raccolta, lo smaltimento e il recupero dei rifiuti solidi urbani.

Si tornerà alle isole ecologiche, con l’introduzione di nuove tecnologie in grado di garantire una premialità ai cittadini che smaltiscono correttamente. Ma ci vorrà del tempo, almeno un anno è l’orizzonte fissato dal sindaco di Terni. E soprattutto la nuova architettura di gestione del ciclo dei rifiuti prevederà un investimento di circa 20 milioni di euro. Che il Comune intende concordare con ASM come anticipo di finanziamento, da restituire nel tempo.

Rivoluzione rifiuti a Terni: commissione con maggioranza, opposizione e giunta. E poi via al progetto

La gara bandita nel 2014 ci costringe a fare i conti con una situazione congelata fino al 2029. Una oscenità – dice il sindaco in Consiglio, ribadendo il concetto nell’intervista esclusiva di Tg24 Umbria -. Ma noi vogliamo cambiare prima: quindi daremo vita a un tavolo di lavoro, con due componenti della maggioranza e due dell’opposizione, che coordinerò come assessore all’ambiente. Il tavolo avrà 12 mesi di tempo di lavoro. È evidente che non sarà una cosa facile ma vogliamo perseguire questo progetto. Passeremo al vaglio i contratti, controlleremo tutto e cercheremo di trovare spazio per efficienze e risparmi“.

Il progetto, come detto, prevede l’uscita dalla raccolta porta a porta spinta. Che è individuata dal sindaco come uno dei grandi problemi della città. Costa molto, costringe gli utenti a una gestione farraginosa e scomoda, peggiora la qualità e il decoro della città (soprattutto delle aree commerciali). Questa la sua posizione.

Con le isole ecologiche i cittadini avranno dei centri di recupero in cui il rifiuto sarà selezionato a monte e valorizzato a valle della raccolta. Stop ai bidoncini, via ai nuovi cassonetti tecnologici – spiega -. Che consentiranno, con un chip integrato, di calcolare esattamente quello che si smaltisce e la quantità di materiale conferito. Chi produrrà meno rifiuti e differenzierà di più sarà premiato. Questo sistema, secondo le nostre stime, costerà circa 20 miloni di euro. Ma ci sarà la verifica della commissione, anche se ho già in mano diversi preventivi. Per finanziarlo derogherò alla mia intenzione di non contrarre nuovi mutui. Si tratterà di un’anticipazione di cassa verso ASM per finanziare l’investimento. Con la multiutility dovremo concordare questa operazione. Ma alla fine, nel mio disegno, il mutuo sarà restituito ai cittadini e al Comune dalla società affidataria del servizio.

Le rassicurazioni ai dipendenti delle società che gestiscono il servizio: “I loro stipendi vanno garantiti fino al 2029”

Dato che la gestione in capo ad ASM e Cosp Tecnoservice durerà per altri 5 anni, Bandecchi anticipa il tema della conservazione dei posti di lavoro di chi oggi si occupa della raccolta porta a porta.

C’è un contratto di servizio che va onorato – spiega il sindaco –. Qualunque cambiamento andremo a fare gli stipendi dei lavoratori, fino al 2029, dobbiamo pagarli. Perché chi ha vinto il bando ha il diritto di sapere che fino al 2029 avrà certezza dei suoi diritti. Però si deve guardare avanti. Progettare un sistema efficiente ed efficace per il futuro e perogettare come reimpiegare, alla fine dell’affidamento, queste persone in lavori diversi. Ne parleremo insieme all’ASM. Perché non intendiamo penalizzare il sistema dei subappalti e dell’indotto“.

Novità anche per le agevolazioni alle associazioni e agli enti del terzo settore. Agevolazioni ok ma con controlli rigorosi. Infine, l’aumento di quest’anno del 2,39%, previsto dal piano economico e finanziario dell’AURI. Il Sindaco pensa di congelarlo.

Potrei decidere di ritirare la delibera della giunta in autotutela. C’è tempo fino a luglio per fissare la TARIC 2024. Voglio vedere e controllare i dati forniti ai Comuni non sono stati messi in condizione di capire realmente di cosa si stesse parlando. E poi guerra aperta agli evasori. Non abbiamo un impianto di riscossione sufficiente, ma vogliamo migliorarlo. E per chi deve pagare, avendo buttato sulle spalle degli altri cittadini le sue tariffe, non ci sarà spazio per intrugli. Partiranno i pignoramenti e i fermi dell’auto“.

I progetti PNRR e il duetto finale con Ferranti (FI) che incalza il sindaco Bandecchi a chiamare il ministero dell’Ambiente

Finale dedicato al reperimento di risorse alternative per finanziare la rivoluzione del ciclo dei rifiuti. Bandecchi raccoglie le segnalazioni di Orsini e Masselli, dell’opposizione, e rilancia. “Ci sono parecchi fondi disponibili, avete ragione – afferma -. L’Italia non spende tutto quello che ha a disposizione, possiamo riprendere in mano quei progetti e rilanciarli, chiedendo i soldi del PNRR“.

Francesco Ferranti (Forza Italia), ormai un habitué dei duetti con il sindaco Bandecchi ricorda che giace, tra i progetti in graduatoria per i fondi PNRR, un elaborato dell’ASM per la valorizzazione dei materiali più pregiati della raccolta differenziata.

Può contattare l’Auri – scandisce Ferranti – e chiedere, con la loro collaborazione, il finanziamento di un progetto che ha già l’ok del ministero dell’Ambiente. È inserito in graduatoria come primo progetto approvato ma non finanziato. Stiamo parlando di un impianto per trattare plastiche, ingombranti e carta e renderli rivendibili sul mercato. Un impianto che porterebbe entrate economiche ad ASM e creerebbe oltre 90 posti di lavoro. Ci sono molte rinunce da parte dei promotori di progetti finanziati, propongo di spingere per far scorrere la graduatoria e ottenere il finanziamento per questo progetto. Inoltre, sostengo l’idea di lavorare per migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti e contestualmente abbassare i costi per i cittadini“.

Bandecchi annuisce. Chiede se il progetto sia nel cassetto del ministro Pichetto Frattin. E assicura: “Lo chiamerò appena possibile. È una cosa su cui lavorare“.