La ristrutturazione di Piazza 40 Martiri a Gubbio, riavviata il 26 agosto 2024, dopo una lunga sosta, rappresenta uno dei progetti di riqualificazione urbana più ambiziosi degli ultimi anni per la città. Finanziato con 5 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), l’intervento mira a dare nuova vita a una delle piazze più importanti di Gubbio. Tuttavia, nonostante le intenzioni apparentemente positive, il progetto ha generato un’ondata di malcontento tra i residenti, i commercianti e i turisti, che si trovano a dover affrontare numerosi disagi legati ai lavori in corso.
La ristrutturazione di Piazza 40 Martiri non è stata priva di polemiche sin dalle prime fasi di progettazione. Il piano, predisposto dalla precedente amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Mario Stirati e dal vicesindaco Alessia Tasso, è stato ripreso integralmente dal nuovo sindaco Vittorio Fiorucci. Questa continuità amministrativa non è però stata accolta con favore dai cittadini, che lamentano la mancanza di un processo partecipativo e trasparente nella definizione del progetto.
Si tratta per molti di un piano “calato dall’alto”, senza un’adeguata consultazione dei residenti e dei commercianti locali, ha suscitato una diffusa insoddisfazione. Molti cittadini si sono rivolti al comando dei vigili urbani e agli uffici comunali per chiedere chiarimenti e soluzioni ai problemi emergenti, ma spesso senza ottenere risposte soddisfacenti.
Una drastica riduzione dei posti auto disponibili
Uno dei principali disagi provocati dai lavori in Piazza 40 Martiri riguarda la drastica riduzione dei posti auto disponibili. La piazza, situata in una zona nevralgica della città, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per il parcheggio sia per i residenti che per i visitatori. La scomparsa di numerosi posti auto a causa del cantiere ha creato notevoli difficoltà, soprattutto per chi vive nelle vicinanze e deve quotidianamente fare i conti con la mancanza di spazi per lasciare il proprio veicolo.
La situazione è particolarmente critica per gli anziani e le persone con disabilità, che si trovano ad affrontare un’ulteriore complicazione nella gestione delle loro attività quotidiane. Anche i commercianti lamentano un calo del flusso di clienti, scoraggiati dalle difficoltà di parcheggio e dall’accessibilità limitata alla piazza.
Inoltre, i lavori hanno avuto un impatto significativo sulla circolazione stradale. La chiusura di parte della piazza ha costretto il traffico a riversarsi su altre vie, provocando ingorghi e rallentamenti. Il tradizionale mercato settimanale del martedì, che attira visitatori da tutta la regione, ha subito una penalizzazione a causa dalla ridotta disponibilità di spazio e dalle difficoltà logistiche legate ai lavori in corso.
Il rischio che la fine dei lavori coincida con la Festa dei Ceri
Un altro aspetto particolarmente controverso del progetto riguarda la tempistica dei lavori. La data di ultimazione prevista per il cantiere è il 20 maggio 2025, che cade esattamente a ridosso della Festa dei Ceri, l’evento più importante e sentito di Gubbio. Questa coincidenza ha suscitato preoccupazioni e critiche, poiché i lavori potrebbero interferire con lo svolgimento della festa e con l’afflusso di turisti che ogni anno partecipano alla celebrazione.
La scelta di prolungare i lavori fino a maggio, invece di adottare una pianificazione che tenesse conto delle esigenze della comunità e dei tempi della festa, è stata percepita come un’ulteriore dimostrazione di scarsa attenzione verso le tradizioni locali e le necessità dei cittadini.
L’attuale Giunta Fiorucci, nonostante sia in carica da poco tempo, si trova già a dover affrontare pesanti critiche per la gestione del progetto. Molti si aspettavano che il nuovo sindaco rivedesse il piano di riqualificazione per renderlo meno impattante e più in linea con le esigenze dei cittadini, ma ciò non è avvenuto. Al contrario, l’amministrazione ha deciso di portare avanti il progetto senza apportare modifiche significative, suscitando ulteriori malumori.
I residenti parlano apertamente di un “delirio” organizzativo e gestionale, accusando la giunta di non aver preso in considerazione le ripercussioni che i lavori avrebbero avuto sulla vita quotidiana delle persone. La mancanza di un piano alternativo per il parcheggio e la viabilità è uno degli aspetti più contestati, così come l’apparente indifferenza verso le richieste di maggiore trasparenza e coinvolgimento della comunità.
Per la ristrutturazione di Piazza 40 Martiri suggerito un maggior numero di operai
Nonostante le difficoltà, ci sono alcune proposte sul tavolo per mitigare i disagi. Una delle soluzioni suggerite dai residenti è l’intensificazione dei lavori attraverso l’impiego di ulteriori squadre di operai, per accelerare i tempi di realizzazione e ridurre la durata del cantiere. Questa proposta, tuttavia, deve essere valutata attentamente, considerando i costi aggiuntivi e la fattibilità tecnica.
Un’altra possibile soluzione riguarda la creazione di parcheggi temporanei nelle vicinanze della piazza, per compensare la perdita dei posti auto durante i lavori. Questo richiederebbe però un coordinamento efficace tra l’amministrazione comunale e i proprietari dei terreni adiacenti, oltre a un investimento in infrastrutture temporanee.
Se da un lato l’investimento di 5 milioni di euro potrebbe portare benefici a lungo termine, dall’altro i disagi attuali e la mancanza di coinvolgimento della comunità rischiano di lasciare un segno negativo nella percezione dei cittadini.