A Terni la ristorazione scolastica non è solo un servizio, ma un vero e proprio pilastro del sistema educativo. Ogni giorno quasi 4000 studenti, insieme a docenti e personale scolastico, beneficiano di pasti preparati con cura e attenzione alla qualità, grazie all’impegno del Comune di Terni e alla direzione Istruzione. Questo servizio è un servizio di alta qualità, come sottolinea l’assessore alla Scuola e al Welfare Viviana Altamura. Non si tratta solo un sostegno concreto per le famiglie. Ma è un elemento fondamentale per il benessere e la salute dei bambini, i quali trascorrono la maggior parte della giornata proprio a scuola.

Cucine in loco e prodotti di qualità: la ricetta del successo

A differenza di molte altre città non solo in Umbria ma in tutta Italia, Terni ha scelto di mantenere attive le cucine all’interno delle scuole, garantendo così pasti freschi e preparati al momento. Questa scelta, che potrebbe sembrare scontata, è in realtà un segno distintivo di qualità e attenzione al dettaglio. Le 32 cucine presenti nei plessi scolastici della città sono un vero e proprio vanto per l’amministrazione comunale, che ha deciso di investire in un servizio capillare e di qualità, affidato alla cooperativa Gemos di Faenza.

A dirlo è l’assessore Altamura che sottolinea l’utilizzo di “prodotti alimentari di prima scelta, con particolare riferimento al biologico e alla varietà dei menù. La direzione Istruzione garantisce il monitoraggio della qualità oggettiva e percepita attraverso i funzionari esperti degli uffici e la collaborazione delle famiglie che partecipano alle Commissioni mensa“.

I menù offerti dalle scuole primarie e dell’infanzia del ternano sono quindi vari e bilanciati. E i prodotti sono scelti per garantire non solo il rispetto delle normative nutrizionali, ma anche il gusto e la soddisfazione degli studenti. “Come noto, infatti, la ristorazione scolastica con cucine in loco concorre ad una maggiore accettazione del pasto fornito nutrizionalmente equilibrato“, spiega Altamura. “Costituisce un valido contributo alla salute di bambini, alunni e studenti. Considerato che nelle migliori ipotesi un minore fruisce del servizio del comune a partire dal primo anno di età (nel caso di nidi comunali) fino alle scuole secondarie di primo grado“.

Terni, investimenti mirati per la ristorazione scolastica

Ma il Comune di Terni, stando alle parole dell’assessore alla Scuola, non si limita solo a mantenere attivo il servizio di ristorazione scolastica. Lavora infatti per migliorarlo continuamente e in modo sempre innovativo. Grazie ai fondi del PNRR, infatti, sono in corso diversi progetti di ristrutturazione e di costruzione di nuove cucine e refettori. “Le cucine a disposizione dei singoli plessi sono numerosissime, altro fiore all’occhiello per il comune: ben 32 cucine presso le scuole del territorio“, dichiara Viviana Altamura. “Numeri che costituiscono unicità a livello nazionale. Attualmente sono in essere e in corso di attivazione, attraverso i bandi PNRR, un numero consistente di progetti, ristrutturazioni e nuove realizzazioni su cucine e refettori. Che vanno a potenziare e rendere sempre più adeguata la preparazione dei pasti, in ambienti accoglienti e sicuri igienicamente“.

Scuole come Le Grazie, Matteotti, F. Borsellino e asili nido come Girotondo e Peter Pan sono attualmente in fase di ristrutturazione. Inoltre, nuovi spazi saranno presto disponibili presso l’asilo nido Campomaggiore e la scuola B. Brin, mentre ulteriori interventi sono programmati per altre scuole del territorio. Questi lavori non solo miglioreranno la sicurezza e l’igiene delle cucine, ma renderanno anche gli ambienti più accoglienti e funzionali per tutti gli utenti.

Mentre l’andamento generale a livello nazionale è stato ed è quello di ridurre le cucine in loco a favore di un pasto veicolato da cucina centralizzata, con una notevole riduzione dei costi per l’Ente ma a discapito della qualità e del gradimento, il comune di Terni ha scelto di mantenere aperte le attuali cucine, ma anche potenziandole e rinnovandole“. Con queste parole Altamura mostra tutto l’orgoglio dell’amministrazione verso un progetto che è uno dei fiori all’occhiello della città di Terni.

In un contesto nazionale dove spesso si sacrifica la qualità in nome del risparmio, Terni si distingue quindi per la sua visione lungimirante. E per l’impegno a mantenere un servizio eccellente. La scelta di investire nelle cucine in loco, potenziandole e migliorandole, dimostra che il Comune ha a cuore il benessere dei suoi cittadini, in particolare dei più giovani.