Per mangiare bene bisogna saper scegliere. Nel corso degli ultimi anni, anche grazie ai cooking show, anche le persone comuni hanno cominciato ad apprezzare sempre di più la qualità alla quantità. Il lavoro degli chef viene sempre più valorizzato ma senza dimenticare la tradizione. In questo articolo il focus è sui ristoranti tipici in Umbria che non hanno dimenticato il territorio e che hanno ottenuto anche riconoscimenti importanti.

Casa Vissani – Baschi (TR)

Per raccontare i ristoranti in Umbria, come non partire dal locale che ha portato in alto questa regione con due stelle Michelin (oggi è stella singola). Nel borgo di Baschi, si erge Casa Vissani, con lo chef Gianfranco Vissani, ancora al comando con il figlio Luca, che propone cucina sempre attuale, su tutti i fronti.

Per chi è alla ricerca di una cucina gourmet d’eccellenza Casa Vissani è il posto giusto. L’obiezione potrebbe essere rappresentata da una cucina lontana dalla tradizione. Sbagliato perché in Casa Vissani c’è il giusto connubio tra l’innovazione e le ricette di un tempo del territorio.

Casa Vissani propone due principali percorsi degustazione. Tra le creazioni più celebri, risaltano il “Tuna bar con caramello salato, asparagi e aglio” e il “Filetto di vitello con baccalà cremoso, noci pecan, pecorino, pepe e zafferano”. Per chi cerca una grande “experience” non resta che provare.

Vespasia – Norcia (PG)

Nel centro storico di Norcia, spicca un’altra perla tra i ristoranti dell’Umbria: Vespasia (anch’esso una stella Michelin). “Il ristorante si trova all’interno del raffinato albergo Palazzo Seneca. Lo chef Fabio Cappiello – si legge sul sito della Guida Michelin – punta sulle eccellenze gastronomiche umbre (olio, salumi, lenticchie, cipolla di Cannara, gamberi e pesci di fiume, agnello dei monti Sibillini e naturalmente l’eccellenza del tartufo nero) per dar vita a piatti creativi e accattivanti”.

L’offerta è variegata con quattro menù degustazione (Vespasia, Terra, Acqua, Orto) da scegliere al momento della prenotazione o un giorno prima della cena, per favorire una corretta politica anti-spreco. Il menù è di qualità, cosi come l’accoglienza della famiglia Bianconi, storici albergatori e ristoratori di Norcia, che attraverso un ottimo servizio riescono a coniugare professionalità e familiarità.

Il Capanno – Spoleto (PG)

Il Ristorante Trattoria Il Capanno, in località Torrecola a Spoleto, in provincia di Perugia, ha come punto di forza i suoi piatti tipici della Cucina Umbra e in particolare quella spoletina molto apprezzata e che viene servita in una tradizionale struttura in pietra con travi di legno di castagno a vista.

Le migliori materie prime e le stagionalità sono fondamentali nei piatti di questo locale. L’orto di proprietà, affiancato da salumi di produzione propria, carni selezionate da fornitori di fiducia, funghi e tartufi dal bosco, sono gli ingredienti principali di questo locale. Imperdibili tra le proposte le fettuccine al ragù bianco di piccione e la patata ripiena d’uovo con tartufo nero e nocciole. Tra i riconoscimento ha ottenuto “Tre gamberi” dalla rivista Gambero Rosso e anche il premio speciale per la Migliore carta dei vini.

Stella – Perugia

“Tre Gamberi” a fine 2024 sono stati assegnati anche al ristorante, vineria, locanda “Stella” di Perugia. “Il locale – come si legge sul sito ufficiale – sorto alle porte di Perugia è nato dalla passione per la ristorazione del territorio e l’accoglienza. L’impegno è volto a ridare valore al cibo nel rispetto delle persone, dell’ambiente e delle tradizioni locali”.

Non ha conquistato a caso la Chiocciola Slow Food, assegnato per la capacità di interpretare i valori organolettici, territoriali e ambientali secondo la filosofia Slow Food. Nella “Stella” si percepisce amore per i prodotti locali e piatti preparati al meglio, come ad esempio i latterini fritti del Trasimeno o il raffinato piccione al forno). Ampia e ricercata la carta dei vini, con valide proposte anche al bicchiere.

Osteria i Birbi – Perugia

Chiudiamo con un altro grande classico: l’Osteria i Birbi, nel centro storico di Perugia. Il locale si distingue per il menu, attraverso il lavoro della famiglia Ciabattini, che valorizza le tradizioni locali con una particolare attenzione alla qualità delle materie prime.

La roveja di Cascia e i fagioli Pigna sono esempi di come questo ristorante riesca a far rivivere antiche ricette. Altri esempi particolarmente apprezzati possono essere i pici al tartufo nero o il baccalà cotto nella cenere. Buona, inoltre, la selezione di dolci e una cantina che invita a spendere bene. L’ambiente è rustico e curato, con un tocco di autenticità che riflette lo spirito della tradizione umbra. Un luogo perfetto per scoprire sapori unici e piatti legati ai presidi Slow Food, in un’osteria che ricorda quelle di un tempo.