L’Umbria, con la sua bellezza autentica e i paesaggi incantevoli, è una terra che custodisce tradizioni culinarie ricche e diversificate. Tuttavia, tra le meraviglie di questa regione, c’è un angolo ancora poco conosciuto che merita assolutamente di essere scoperto: la sua raffinata proposta di ristoranti di pesce. Qui, l’arte della cucina si fonde con la freschezza del mare, che, seppur distante, trova la sua espressione in piatti di qualità inimitabile.

Seppur lontana dalle coste, l’Umbria non è solo la patria di pregiati prodotti della terra e pesce di lago, ma custodisce anche piccoli angoli dove la cucina di mare, reinterpretata con creatività, passione e una cura maniacale per la materia prima, sa sorprendere. Se siete appassionati della buona cucina e alla ricerca di esperienze gastronomiche che sappiano unire il sapore del mare con la tradizione umbra, questi ristoranti sono destinati a diventare una tappa imperdibile. Ogni piatto è un viaggio sensoriale, ogni ingrediente racconta una storia di ricerca e innovazione. Continuate a leggere per scoprire gli indirizzi da non perdere.

Ristorante La Locanda del Poggio – Terni

Da oltre quindici anni, la Locanda del Poggio si distingue come un angolo d’eccellenza per gli amanti della cucina mediterranea autentica, un luogo dove tradizione e innovazione si fondono perfettamente in un’atmosfera elegante e accogliente. Con una proposta gastronomica che unisce magistralmente le ricette classiche della tradizione e l’uso delle migliori materie prime, il ristorante è oggi un punto di riferimento imprescindibile per chi desidera assaporare la buona cucina di pesce.

Ogni piatto racconta la passione per la freschezza e la qualità, dall’antipasto di crostacei alla croccantezza del fritto misto, fino alle succulente grigliate di mare. La Locanda del Poggio non si limita a presentare piatti: ogni portata è una celebrazione dei sapori genuini, preparata con maestria per esaltare il pescato freschissimo che arriva ogni giorno sulla sua tavola.

Il ristorante persegue un obiettivo tanto semplice quanto ambizioso: regalare un’esperienza gastronomica che non si dimentica facilmente, dove il pesce fresco e l’originalità dei piatti sono gli assoluti protagonisti. La dedizione alla qualità e alla creatività si riflette in ogni angolo della locanda, facendo della Locanda del Poggio una delle mete gastronomiche più apprezzate non solo nella provincia di Terni, ma nell’intera regione.

Le Terrazze di Piediluco – Terni

Nel cuore di Piediluco, immerso nella tranquillità del lago e avvolto dall’armonia della natura, si trova Le Terrazze di Piediluco, un angolo di paradiso dove la passione per la cucina di pesce si fonde con l’ospitalità calda e accogliente tipica del Sud. Qui, ogni piatto è un autentico capolavoro culinario, meticolosamente curato in ogni dettaglio per offrire un’esperienza gastronomica unica, capace di lasciare un ricordo indelebile.

La proposta gastronomica del ristorante è un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, pensata per esaltare le materie prime, eccellenze del mare, attraverso una preparazione che unisce abilità, creatività e una continua ricerca del gusto autentico. Ogni piatto racconta una storia di passione e cura, destinata a conquistare anche i palati più esigenti.

Tra i piatti imperdibili del menù, si distinguono il maritozzo salato alle noci, accompagnato da tataki di salmone, fungo porcino e pesca noce caramellata, i Paccheri del Cavalier Cocco con gambero rosso di Mazara, zucchine e pinoli, e il tonno rosso scottato, che esprimono al meglio l’eccellenza della cucina del ristorante. La proposta è ampia anche per chi non predilige il pesce, con un’irresistibile selezione, tra cui spiccano i rinomati tagliolini 30 tuorli al tartufo nero estivo.

Ristoro Terme di San Galigano – Perugia

Il Ristoro “Le Terme di San Galigano” si erge come testimonianza vivente di un passato ricco di storia, legato alle omonime terme perugine, celebri per le loro acque terapeutiche che, nel corso dei secoli, hanno alleviato dolori e malesseri grazie alle proprietà benefiche del loro flusso magnesiaco e ferruginoso. Un tempo meta di pellegrinaggi da parte di chi cercava sollievo dalle sofferenze, le acque termali hanno rappresentato un simbolo di salute e benessere. Questo luogo affonda le sue radici in un’epoca lontana, e a farne rivivere lo splendore ci ha pensato la famiglia Garzini, che, sotto la guida dell’architetto Italo Canonico, ha intrapreso un restauro che ha rispettato la grandezza storica dell’edificio, arricchendolo però di una visione moderna, per renderlo un luogo che oggi sa parlare anche alle nuove generazioni.

L’idea di recuperare l’antica festa ottocentesca di San Giovanni, che si celebrava ogni 24 giugno con l’apertura stagionale delle terme, rappresenta un vero e proprio atto di memoria storica. Nel pieno Ottocento, borghesi, nobili e popolani si ritrovavano in festa, gustando prelibatezze come la porchetta, i fagioli con le cotiche, i crostini alla perugina e il torcolo rustico, accompagnati da danze e melodie popolari, con la fisarmonica a fare da regina. La tradizione di questa celebrazione si intrecciava con momenti di svago e allegria, tra corse di somari e pic nic all’aria aperta, un vero e proprio omaggio alla convivialità e alla bellezza della vita. Quella stessa acqua termale, che alimentava il benessere fisico e psicologico dei visitatori, veniva prelevata anche per i clienti del prestigioso Hotel Brufani, che la utilizzavano per i propri trattamenti termali.

Le acque terapeutiche erano note fin dal Duecento, ma il loro potenziale curativo fu definitivamente certificato dal medico perugino Annibale Mariotti nel Settecento. Non solo medicina, però: il medico Giovanni Zucconi raccomandava anche una cura gastronomica abbinata all’acqua termale, suggerendo minestre con brodo di capponi o piccioni, lesso, arrosto e pollastro di alta qualità, per un’esperienza che univa il benessere del corpo e del palato.

Le Terme di San Galigano, erette nel 1635 dal governatore di Perugia Filippo Ghiberti, divennero un punto di riferimento estivo per la città. Col passare del tempo, però, la disponibilità di acqua termale cominciò a scarseggiare, e nel 1866 le terme furono trasformate in bagni pubblici. Il progressivo declino le portò ad essere abbandonate nel 1870. Negli anni successivi, la struttura visse altre vicissitudini, come l’utilizzo da parte del comando tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale.

Nonostante le difficoltà e i cambiamenti, il fascino di questo luogo non è mai svanito. Come una fenice, il Ristoro “Le Terme di San Galigano” è rinato, mantenendo intatta la sua storicità, ma aprendosi con orgoglio al presente. I vani al pianoterra, caratterizzati da un accogliente accoltellato in mattoni, sono un omaggio alla bellezza antica, mentre la fontana interna, protetta da una vetrata, continua a celebrare il flusso perenne di quell’acqua che da secoli ha scritto la storia di questo luogo magico. Il porticato, adornato da quattro fontanelle, offre uno spazio all’aperto dove gustare delizie enogastronomiche in un contesto che unisce armoniosamente la tradizione e l’innovazione, rendendo il ristorante un rifugio ideale per chi cerca non solo una cucina raffinata, ma anche un’esperienza che affonda le radici nel cuore pulsante della storia.

Ad oggi, il ristorante si è affermato come una delle realtà gastronomiche più prestigiose e apprezzate non solo della città, ma dell’intera regione. La sua proposta culinaria, saldamente radicata nella tradizione, si distingue per l’impiego di pesce freschissimo e materie prime di altissima qualità, offrendo un’esperienza gastronomica tra le più interessanti dell’Umbria.