Parte un’operazione di rinnovo al complesso di Pentima a Terni, dove il centro di formazione professionale sarà protagonista di una trasformazione strutturale importante. Con un budget di 2,2 milioni di euro, di cui oltre 2 milioni disponibili per il ribasso, si punta a rivitalizzare gli spazi grazie a una procedura negoziata, senza bando pubblico, che vedrà al centro della scena interventi di manutenzione straordinaria. I passaggi chiave di questo piano sono stati ufficializzati il 24 e il 29 ottobre, attraverso due atti di avvio firmati in rapida successione.

Pentima, via libera al progetto: team e fondi per la rinascita degli spazi

Il percorso per arrivare al progetto esecutivo è stato lungo e impegnativo. Approvato ufficialmente il 4 ottobre, il piano è ora nelle mani dell’ingegnere Luca Federici, dirigente ad interim della Regione Umbria per la riqualificazione urbana, che coordinerà la parte operativa. La mente dietro la progettazione è invece Simone Monotti, ingegnere di Terni, a cui è stata affidata la missione di dare una nuova veste funzionale agli ambienti del centro.

Tappe decise: dai pareri del coni alla conferenza dei servizi

Il progetto ha ricevuto l’ok della commissione impianti sportivi del Coni lo scorso 10 luglio, mettendo così in campo le autorizzazioni per la palestra del centro professionale. Un passaggio essenziale è stato poi la conferenza di servizi del 13 agosto, che ha confermato la fattibilità tecnica ed economica dell’intervento. La verifica sismica e il controllo progettuale, svolti sotto l’occhio vigile di Luciano Baldi, hanno chiuso il cerchio delle approvazioni.

Soldi, firme e l’avvio della procedura

Con una visione d’insieme che prevede un investimento complessivo di circa 4 milioni di euro, l’iter di assegnazione dei lavori prosegue grazie all’intervento di Adalgisa Masciotti, dirigente del servizio provveditorato e contratti, che ha dato ufficialmente il via alla procedura negoziata. L’obiettivo è uno: ridare ai cittadini e agli studenti di Terni uno spazio rigenerato e funzionale, capace di sostenere nuove esigenze formative.

Il progetto della Bretella Staino-Pentima: un nuovo volto alla viabilità di terni

Ma non finisce qui. Terni punta a cambiare il volto della propria rete stradale con la tanto attesa bretella Staino-Pentima. Con un finanziamento di 9,5 milioni di euro ottenuto dal Piano Sviluppo e Coesione 2023-2027, il Comune avvia la progettazione di un’infrastruttura strategica, che promette di trasformare la viabilità urbana e di dare sollievo al traffico cittadino entro il 2029. L’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Maggi, insieme al responsabile delle grandi opere Leonardo Donati, ha annunciato il via libera al progetto, che si propone di migliorare la circolazione e la sicurezza stradale.

La nuova bretella collegherà la zona Staino, all’altezza della rotatoria Bianchini Riccardi, con l’area industriale di Pentima, percorrendo un tratto di circa un chilometro e mezzo lungo la riva destra del fiume Nera. Questo nuovo asse viario è destinato a diventare una via alternativa essenziale, capace di alleviare la pressione del traffico su viale Brin, spesso congestionato per la presenza dell’acciaieria Arvedi Ast, e noto per le criticità di sicurezza.

Il piano per la bretella Staino-Pentima prevede una sequenza temporale definita: la progettazione si concluderà entro il 2025, seguita dagli espropri previsti per il 2026. I lavori di costruzione prenderanno il via nel 2027, con l’obiettivo di completare l’opera entro il 2029. Un aspetto chiave sarà l’aggiornamento degli strumenti urbanistici, previsto entro il 2024, che permetterà di agevolare l’iter burocratico senza rallentamenti.

Il progetto della bretella non si limita alla viabilità, ma rappresenta un tassello essenziale per il potenziamento delle infrastrutture al servizio dell’industria ternana, in particolare per l’acciaieria di viale Brin, colonna portante dell’economia locale. La nuova arteria garantirà un accesso diretto e scorrevole, migliorando l’integrazione tra le attività industriali e la città e creando le basi per uno sviluppo economico armonioso.