Il dibattito sulla riqualificazione degli spazi verdi e storici di Gubbio si è intensificato, attirando l’attenzione della cittadinanza e di comitati locali. Al centro della polemica vi sono i Giardini Piccoli di Piazza del Mercato e i lavori di ristrutturazione in Piazza 40 Martiri, entrambi progetti avviati dalla precedente amministrazione Stirati e ora sotto la lente di ingrandimento.
I Giardini Piccoli, progettati nel XIX secolo dall’architetto Carlo Sereni, rappresentavano un’elegante interpretazione del giardino all’italiana, una versione in scala ridotta del Giardino Grande di Gubbio. Con le sue siepi curate, fontane in pietra spugna e vialetti ben delineati, l’area era un rifugio verde e romantico per cittadini e visitatori.
Tuttavia, il passare del tempo ha lasciato il segno. Decenni di incuria e mancanza di manutenzione hanno trasformato l’area in uno spazio abbandonato, privo della sua originaria bellezza. La recente riqualificazione, finanziata anche attraverso fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), avrebbe dovuto riportare i Giardini Piccoli al loro antico splendore. Al contrario, secondo il comitato locale “Il Barone Rampante”, l’intervento ha prodotto risultati opposti.
Secondo il comitato, i lavori hanno stravolto l’identità del giardino. “Il verde, che doveva essere il protagonista, è stato ridotto a una presenza marginale“, affermano i membri del Barone Rampante in una lettera aperta al Comune. “Sono rimaste solo tre aiuole e quattro alberi in croce. I caratteristici vialetti, le siepi e la fontanella sono stati eliminati, sostituiti da delimitazioni in acciaio corten e pavimentazioni in pietra serena.”
La riqualificazione degli spazi verdi contrasta con l’abbondanza di aree cementificate
Il risultato, proseguono, è uno spazio “freddo e impersonale”, privo dell’armonia naturale e architettonica che caratterizzava il progetto originario. Il comitato denuncia inoltre che l’abbondanza di cemento e la mancanza di superfici permeabili hanno peggiorato la qualità dell’ambiente urbano, contribuendo al surriscaldamento estivo e privando la piazza di un polmone verde essenziale.
Simili critiche sono state mosse ai lavori di ristrutturazione in Piazza 40 Martiri. Questo spazio, che unisce storia e memoria, è stato oggetto di un intervento che avrebbe dovuto migliorare la vivibilità e l’accessibilità della piazza. Tuttavia, anche in questo caso, le opinioni sono divergenti.
Secondo il Barone Rampante, i lavori hanno compromesso l’equilibrio visivo e architettonico della piazza. In particolare, il nuovo livello del piano stradale avrebbe alterato la percezione delle Logge, con un impatto negativo sull’armonia dell’area. “La piazza somiglia sempre più a uno spazio aeroportuale, freddo e privo di carattere”, afferma il comitato, sottolineando come la perdita di verde abbia un impatto non solo estetico, ma anche funzionale.
Dopo l’insediamento della giunta Fiorucci, le polemiche sui progetti ereditati dalla precedente amministrazione si sono intensificate. Il nuovo sindaco ha dichiarato l’intenzione di monitorare attentamente i lavori e di ascoltare le istanze della cittadinanza per evitare ulteriori errori.
“Comprendiamo le preoccupazioni espresse dai cittadini”, ha dichiarato il sindaco Vittorio Fiorucci. “Il nostro obiettivo è garantire che ogni intervento sul territorio rispetti il patrimonio storico e paesaggistico della città. La sostenibilità e la bellezza devono essere priorità assolute.”
Il comitato “Barone Rampante” chiede maggiore attenzione anche ai progetti futuri
Il dibattito sui Giardini Piccoli e Piazza 40 Martiri si inserisce in un contesto più ampio di discussione sulla gestione degli spazi pubblici a Gubbio. Il comitato Il Barone Rampante, così come molti cittadini, ha esortato l’amministrazione a prestare maggiore attenzione ai progetti futuri, in particolare al restauro del Giardino Grande.
“La riqualificazione deve essere rispettosa della storia e del paesaggio”, scrivono i membri del comitato. “Chiediamo un approccio che non anteponga il budget alla bellezza e alla sostenibilità, ma che si impegni a restaurare gli elementi originari con umiltà e rispetto.”
Le polemiche sulla riqualificazione degli spazi verdi nei Giardini Piccoli e di Piazza 40 Martiri rappresentano un’occasione per riflettere sul rapporto tra innovazione e tradizione nella gestione degli spazi pubblici. Se da un lato è necessario intervenire per preservare e migliorare questi luoghi, dall’altro è fondamentale rispettare il loro valore storico e culturale.
In un’epoca in cui il cambiamento climatico e l’urbanizzazione pongono sfide senza precedenti, il verde pubblico non è solo una questione estetica, ma anche ambientale. Garantire che gli spazi verdi siano adeguatamente progettati e mantenuti è essenziale per migliorare la qualità della vita urbana.
Gubbio, con la sua storia e il suo paesaggio unici, merita interventi che rispettino il passato e guardino al futuro. La partecipazione attiva della cittadinanza e il dialogo costruttivo con l’amministrazione possono essere la chiave per trovare soluzioni che soddisfino tutte le parti in causa.