Nonostante sia scomparso da oltre quarant’anni Rino Gaetano è tutt’ora un artista di culto che continua ad essere ascoltato, cantato e ballato da intere generazioni di fan. Brani come Gianna, Aida, A mano a mano, Berta Filava e Ma il cielo è sempre blu sono diventati gli inni di giovani e meno giovani. Dalla sua morte a oggi al cantautore calabrese-romano sono stati dedicati innumerevoli tributi che contribuiscono a tramandarne il mito. Tra questi la più nota e apprezzata è sicuramente la Rino Gaetano Band. Nata nel 1999 dalla sorella Anna Gaetano e guidata dal nipote di Rino, Alessandro Gaetano, è la tribute band ufficiale. Sabato 8 febbraio sarà in Umbria per un appuntamento speciale che farà rivivere le emozioni di ascoltare dal vivo le canzoni di Rino. Calcherà infatti il palco del Teatro Mancinelli di Orvieto nell’ambito della stagione “Protagonisti” con la direzione artistica di Pino Strabioli.
Al Mancinelli di Orvieto c’è la Rino Gaetano Band
Alessandro Gaetano aveva anche preso parte alla conferenza stampa di presentazione della stagione 2024/2025 del Mancinelli e con la sua chitarra aveva dato un assaggio di quello che sarà lo spettacolo di sabato. Un segno dell’entusiasmo per la data orvietana.
Nell’ambito delle numerose tribute band nate dopo la scomparsa del cantautore di Crotone, la Rino Gaetano band si distingue per aver arrangiato in modo fedele alle sonorità del tempo molti dei suoi brani. Al suo interno oltre ad Alessandro Gaetano, ci sono Marco Rovinelli, Alberto Lombardi, Michele Amadori, Ivan Almadori e Fabio Fraschini. “Un’unica grande famiglia – scrivono sul loro profilo – che s’impegna per restituire un po’ del Rino che avremmo sempre desiderato vedere su un palco. Il loro concerto è uno spettacolo musicale articolato tra immagini e canzoni atte ad un pensiero comune: ricordare Rino e riprovare le sue emozioni, quasi a voler salutare un amico, un fratello… assieme al suo pubblico, i suoi amici, la sua gente, che è la vera protagonista dei suoi testi e di cui Rino si è fatto voce, nella sua breve e intensa carriera, attraverso alcune tra le più belle pagine della canzone italiana“.
Rino Gaetano, il cortocircuito della musica italiana
Nato a Crotone nel 1950, Rino Gaetano perse la vita a soli trent’anni in un tragico incidente stradale. Una scomparsa prematura che ne innalzò ulteriormente la popolarità. Con la sua inconfondibile voce ruvida, durante la sua breve carriera ha dato vita a brani indimenticati che ancora oggi non smettono di emozionare un pubblico di ogni età.
In quelle che all’apparenza erano canzoni disimpegnate e leggere, Rino Gaetano ha saputo, sempre con grande ironia, denunciare l’ipocrisia della società in cui viveva, arrivando anche a fare nomi e cognomi dei politici a lui contemporanei. Con l’inconfondibile stile scanzonato, a tratti buffonesco, sempre dissacrante, Gaetano cantò dell’Italia e dei suoi personaggi, in quella decade complessa e colma di contraddizioni che erano gli anno Settanta.
Memorabile la sua esibizione al Festival di Sanremo del 1978 dove presentò Gianna: la prima canzone che sul palco istituzionale dell’Ariston conteneva la parola “sesso”. Nonostante lo show colorito che Gaetano aveva orchestrato, il brano si classificò al terzo posto diventato una canzone di culto. Tra i cantautori italiani più controcorrente di sempre, spesso oggetto di censure, l’enorme successo popolare di Rino Gaetano, ne ha fatto un mito musicale e umano.
Info e biglietti
I biglietti per la Rino Gaetano Band sono in vendita a partire da 17 euro tramite il circuito TicketItalia. L’appuntamento al Mancinelli di Orvieto è per le ore 21 di sabato 8 febbraio. Il Teatro si trova in Corso Cavour 122 ed è uno dei gioielli della città che conserva perfettamente intatta la sua struttura ottocentesca.