Il rifugio di Monte Argento a Terni, una struttura che da anni si prende cura degli animali abbandonati nella zona, ha lanciato un nuovo urgente appello sui social media per chiedere aiuto a tutta la comunità per i gattini. La struttura sta infatti affrontando una grave emergenza legata all’assistenza e all’adozione di numerosi gatti, in particolare di una recente ondata di gattini recuperati. 

Il rifugio Monte Argento chiede di adottare gattini

Nell’accorato messaggio pubblicato sulla pagina Facebook del rifugio, si legge della necessità urgente di trovare sia “stalli casalinghi” temporanei che nuove adozioni definitive per otto gattini di neanche due mesi di età. 

Questi piccoli felini, in condizioni di salute precarie e bisognosi di cure immediate, rappresentano una sfida enorme per il personale del rifugio, già sovraccarico di lavoro. 

Abbiamo bisogno di stalli casalinghi e anche di adozioni. Grazie in anticipo a chiunque vorrà aiutarci in questo momento di grande difficoltà“, hanno scritto i volontari sul loro appello social.  

Per chiunque desideri offrire il proprio aiuto, sia ospitando temporaneamente uno dei gattini che adottandone uno in maniera definitiva, il rifugio fornisce due numeri di telefono a cui è possibile chiamare o inviare messaggi WhatsApp. 

Stefania, al numero 3313366868, e Ivonne, al 3280921560, saranno liete di raccogliere le disponibilità e fornire ulteriori informazioni. Il rifugio spera in questo modo di riuscire a fronteggiare l’emergenza in corso e trovare soluzioni adeguate a tutti i felini bisognosi di aiuto.

Il ruolo dell’Usl Umbria 2 nel servizio veterinario e nelle colonie feline

Le colonie feline sono gruppi di almeno cinque gatti adulti, sia maschi che femmine, che vivono in libertà e sono strettamente legati al territorio e alle persone. Questi gruppi sono riconosciuti in aree pubbliche o accessibili al pubblico nei centri abitati e vengono curati e alimentati da associazioni di volontariato o cittadini responsabili.

Il Comune, collaborando con il servizio veterinario, ha il compito di censire le colonie feline. I gatti appartenenti a queste colonie vengono sterilizzati dal servizio veterinario della USL competente, che poi li reintroduce nel loro habitat originale. Il Comune si occupa anche di proteggere i gatti presenti sul territorio e, con l’approvazione del servizio veterinario, può trasferirli in luoghi più idonei per garantirne la sopravvivenza e il benessere.

I gatti che vivono liberi possono essere catturati solo per motivi sanitari, come cure mediche e sterilizzazione. Questa operazione viene effettuata dai servizi veterinari con l’aiuto delle associazioni protezionistiche e dei volontari che si occupano delle colonie. Una volta sterilizzati, i gatti vengono identificati con un microchip e registrati nel sistema regionale dell’anagrafe.

Il servizio veterinario della USL Umbria 2 offre un servizio di pronto soccorso per animali domestici feriti o incidentati, disponibile anche in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia. Questo servizio è attivabile attraverso il centralino del distretto competente ed è accessibile 24 ore su 24, gratuitamente.

Tutte le chiamate ricevute per assistenza agli animali in difficoltà sono state gestite rapidamente, anche durante la notte. Nei casi più gravi, il personale ha trasportato gli animali all’Ospedale Veterinario Universitario di Perugia per ricevere cure specialistiche. Il servizio di pronto intervento per gli animali in stato di necessità è attivo 24 ore su 24 e il numero di contatto per il distretto di Orvieto è 0763-3071, disponibile anche sul sito istituzionale della USL Umbria 2.

Gli ultimi dati sulle colonie feline in Umbria 

Dal 12 febbraio 2021 al 31 dicembre 2021, sono stati sterilizzati 225 gatti, nonostante la pandemia, grazie all’installazione di un dispositivo di ozonizzazione che sanifica l’ambulatorio dopo ogni seduta. Ogni gatto sterilizzato viene identificato tramite microchip e registrato nel portale SIVA. Inoltre, per distinguere i gatti sterilizzati da quelli interi, viene eseguita una piccola operazione sull’orecchio secondo le linee guida del Ministero della Salute.

Nel 2018 a Terni il numero dei felini randagi è salito a 934 esemplari, suddivisi in 94 colonie feline, gestite da 69 volontari conosciuti come “gattari” e “gattare”. 

I volontari che si dedicano alla cura e al sostentamento dei felini randagi a Terni sono dotati di un tesserino numerato, concesso dal Comune. Palazzo Spada riconosce ufficialmente “l’attività benemerita dei cittadini, che come gattare e gattari, si adoperano volontariamente e gratuitamente per la cura e il sostentamento dei felini”.