In Umbria, la rinascita e la ricostruzione post-sisma del 2016 sono diventate una missione prioritaria, trasformandosi in un obiettivo strategico fondamentale per la Regione nel quinquennio 2019-2024. Durante il recente Comitato Istituzionale a Foligno, i dati presentati hanno dipinto un quadro dettagliato dei progressi compiuti, sottolineando l’importanza della sinergia tra enti pubblici e cittadini.

Ricostruzione post-sisma: i successi nel privato

La semplificazione delle procedure burocratiche, fortemente voluta dalla Presidente della Regione Umbria e Vice Commissario Ricostruzione, Donatella Tesei, ha accelerato notevolmente i lavori di ricostruzione privata. Ad oggi, sono stati avviati ben 3173 cantieri, di cui 1853 già completati, consentendo a migliaia di famiglie e imprese di tornare alle proprie case e attività. Questo successo è frutto di una strategia ben pianificata e di una gestione efficiente delle risorse.

Sotto la direzione di Stefano Nodessi Proietti, l’Ufficio Speciale Ricostruzione Umbria (USR Umbria) ha dimostrato un’efficacia notevole nella gestione delle pratiche. Le istanze per la ricostruzione leggera sono state evase al 90%, mentre quelle per la ricostruzione pesante all’80%. Su un totale di 4830 richieste, 3224 sono state accolte, dimostrando un impegno costante nella trasparenza e nell’efficienza.

Al 30 giugno 2024, le richieste di contributo presentate in Umbria ammontano a oltre 1.645 milioni di euro, con quasi un miliardo già concesso e più di 543 milioni di euro effettivamente liquidati. Questi numeri testimoniano l’impegno finanziario significativo per sostenere la ricostruzione e garantire la sicurezza e il benessere delle comunità colpite.

L’USR Umbria non si è limitato alla gestione delle istanze. Ha svolto un ruolo cruciale nelle valutazioni preventive e nelle autorizzazioni al miglioramento sismico, con 2067 istanze processate. Dal 2021, ha assunto anche le istruttorie sismiche, completando 949 procedimenti tra autorizzazioni e controlli su depositi estratti a campione.

Inoltre, l’ente ha effettuato controlli su 781 istanze, includendo sopralluoghi e verifiche documentali per assicurare la correttezza e la conformità dei lavori svolti. Da questi controlli, sono emerse solo lievi differenze, tutte risolvibili e mai influenti sui contributi concessi.

Avanzamenti nella ricostruzione pubblica

Il Comitato Istituzionale ha fornito l’occasione per fare il punto anche sulla ricostruzione pubblica. Gli interventi su importanti opere pubbliche, come gli ospedali di Norcia e Cascia, sono ormai avviati, segnando un progresso tangibile nella ricostruzione delle infrastrutture vitali per la comunità. Le ordinanze commissariali speciali e gli interventi del Fondo Complementare PNRR stanno giocando un ruolo cruciale nel garantire fondi e risorse necessarie.

All’incontro hanno partecipato figure chiave come la Presidente della Regione Umbria, i sindaci dei comuni del cratere, delegati delle province, e dirigenti dell’USR Umbria, tra cui Stefano Nodessi Proietti, Gianluca Fagotti e Francesco Pes. La partecipazione telematica del commissario straordinario Guido Castelli ha ulteriormente sottolineato l’importanza della collaborazione istituzionale in questo processo.

Richieste di interventi sismici per i comuni umbri colpiti nel 2023

I comuni umbri colpiti dai terremoti del marzo 2023, come Perugia e Umbertide, necessiterebbero anch’essi, al pari di quelli colpiti dal sisma del 2016, di misure di supporto immediate. Il consigliere Michele Bettarelli (PD), vice presidente dell’Assemblea legislativa, ha preannunciato un’interrogazione alla Giunta regionale, invocando interventi similari a quelli del ‘Decreto Campi Flegrei’. Tale decreto, secondo le anticipazioni, prevede un finanziamento di 400 milioni di euro per la ricostruzione privata e le infrastrutture nelle aree campane colpite dal sisma.

Bettarelli ha evidenziato la mancanza di azioni concrete da parte del governo nazionale e regionale per le comunità di Pierantonio e Sant’Orfeto, nonostante le promesse. Dopo più di un anno di dichiarazioni senza risultati tangibili, sembra giunto il momento di prevedere un sostegno variabile per la riparazione degli edifici privati danneggiati. Il consigliere insiste sul fatto che la riqualificazione sismica e la riparazione delle abitazioni danneggiate non dovrebbero avere limitazioni geografiche.