Ricostruzione post-sisma: proseguono a ritmo serrato i lavori per il miglioramento strutturale e funzionale dell’ospedale di Norcia, danneggiato dal terremoto del 2016. Si tratta di un percorso nell’ambito degli interventi per la ricostruzione, partito nel 2022 con l’affidamento dei lavori per il risanamento del nosocomio nursino. L’opera pubblica è, infatti, considerata strategica per la posizione e pluralità dei servizi erogati, non solo a livello locale ma anche nell’ambito della rete sanitaria regionale in cui recita un ruolo nell’ambito della creazione del “Terzo Polo”. I lavori procedono sulla base degli impegni assunti dalla Regione Umbria e dalla Struttura del Commissario straordinario. 

Ricostruzione post-sisma, all’ospedale di Norcia un intervento difficile per il vincolo diretto della Soprintendenza dell’Umbria

A seguire lo svolgimento dei lavori di ricostruzione post-sisma che riguardano il presidio ospedaliero di Norcia sono la Presidente della Regione Umbria e Vice commissario per la ricostruzione, Donatella Tesei, e il direttore della Regione Umbria e dell’Ufficio Speciale Ricostruzione Umbria, Stefano Nodessi Proietti. Le difficoltà principali riguardano l’inquadramento storico-architettonico della struttura, che ospitava l’ex convento della SS. Annunziata, edificio dichiarato bene culturale. Il decreto legislativo 42/2004 (Codice dei beni e del paesaggio) classifica, infatti, l’immobile come meritorio di interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico. L’ex convento, divenuto ospedale, è di conseguenza sottoposto a vincolo diretto della Soprintendenza dell’Umbria. 

Il complesso processo di ricostruzione post-sisma del 2016 entra nel vivo anche per quanto riguarda le opere pubbliche

I lavori assegnati nel 2022 a una ditta di Roma, cubano interventi per complessivi 9,4 milioni di euro

I lavori in corso, eseguiti dall’impresa Taddei Spa di Roma, che ne ha curato anche la progettazione esecutiva, sono volti non solo a perseguire il miglioramento sismico della struttura, ma anche la riqualificazione funzionale. Grazie al consolidamento e all’abbattimento del rischio sismico, l’edificio dovrà raggiungere un livello di sicurezza alle azioni del terremoto pari almeno all’indice 0,8 (miglioramento di strutture storiche). In corso anche l’adeguamento/potenziamento impiantistico del complesso ospedaliero, anche in relazione alle attrezzature e tecnologie sanitarie, mentre è programmata anche la riqualificazione di tutte le finiture connesse agli interventi previsti.
La ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’ospedale di Norcia, per una somma pari a 9,4 milioni di euro, rientra nell’ambito dell’ordinanza commissariale speciale n. 11/2021 che ha come oggetto la ricostruzione post-sisma di diversi edifici pubblici del Comune di Norcia per un totale di investimenti pari a circa 54 milioni.

Tutti i tecnici della Regione, ente attuatore dell’intervento per la struttura commissariale, coinvolti nel progetto

Soggetto attuatore dell’intervento è la Regione dell’Umbria con il dirigente del servizio, ingegner Paolo Gattini, il R.U.P. ingegner Patrizia Macaluso, mentre la direzione dei lavori è affidata all’architetto Luca Rossi. 
Il difficile processo di ricostruzione post sisma 2016 – evidenziano la presidente della Regione Donatella Tesei e il direttore regionale e dell’USR Umbria Stefano Nodessi Proiettiè entrato nel vivo anche per quanto riguarda le opere pubbliche. Il percorso da fare è ancora lungo, ma la condivisione e la partecipazione consentiranno di proseguire questo complesso ed articolato processo che vede la Regione Umbria e l’Ufficio Speciale Ricostruzione Umbria lavorare insieme alla struttura del Commissario, agli enti locali, ai comitati, ai cittadini, ai professionisti, alle imprese per ottenere risultati concreti e garantire una ricostruzione di qualità, più sicura ed energeticamente efficiente, nonché in grado di preservare l’identità dei territori e delle comunità”.

L’ospedale di Norcia rientra anche nel progetto di Terzo Polo della sanità umbra, che ha ricevuto pochi mesi fa l’ok ministeriale. Il progetto prevede, infatti, l’integrazione funzionale del Presidio Ospedaliero di Foligno (stabilimenti di Foligno e Trevi) e del Presidio Ospedaliero di Spoleto (stabilimenti di Spoleto, Norcia e Cascia). A Norcia è stato previsto l’Ospedale per “acuti” con 22 posti letto e Pronto Soccorso 24 ore su 24.