Questa mattina alle ore 10 è stato consegnato il primo lotto dei lavori di ricostruzione a Castelluccio di Norcia. Il borgo era stato distrutto dal sisma nel 2016. L’evento è stato organizzato dalla Comunanza agraria di Castelluccio, tra gli ospiti dell’inaugurazione, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e Guido Castelli, commissario straordinario della ricostruzione post sisma.
Castelluccio di Norcia, Tesei: “Quella avviata oggi è una prima opera fondamentale per arrivare alla ricostruzione”
Il primo lotto dei lavori iniziati include la ristrutturazione dei terrazzamenti, dei sottoservizi e la sistemazione delle vie principali e secondarie. Questo passo, fondamentale per la ricostruzione del centro, è stato affidato all’Associazione temporanea di imprese (ATI) composta da Edil Moter di Roma e dalle aziende aquilane Dava e Taddei spa, con oltre quarant’anni di esperienza nel settore. Si sono impegnati a riportare il borgo al suo antico splendore.
All’evento organizzato dalla Comunanza agraria di Castelluccio erano presenti:
- il presidente Roberto Pasqua, Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma del 2016.
- Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria.
- Giuliano Boccanera, sindaco facente funzioni di Norcia.
- Stefano Nodessi Proietti, direttore regionale del Governo del territorio ambiente e protezione civile nonché direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione Umbria.
- Gianluca Fagotti, dirigente del servizio Ricostruzione privata dell’Ufficio speciale per la ricostruzione Umbria e responsabile unico del progetto di Castelluccio.
- Maurizio Rotondi, responsabile urbanistica del Comune di Norcia.
Ospite dell’evento di questa mattina, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha dichiarato:
“L’obiettivo è restituire questo luogo straordinario il più presto possibile alla sua comunità.Quella che avviamo oggi – ha aggiunto Tesei – è una prima opera fondamentale per arrivare alla ricostruzione di Castelluccio. È certo che abbiamo velocizzato molto, sicuramente abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità”.
Il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli: “Le piastre contiamo di avviarle alla fine del 2025”
“Si avvia la vera ricostruzione di Castelluccio di Norcia che renderà questo posto un dei luoghi più sicuri del mondo”, esordisce così il commissario straordinario alla ricostruzione di Castelluccio di Norcia, Guido Castelli.
“Oggi vengono consegnati i lavori del primo applicativo, vale a dire si inizierà a intervenire sui muri di contenimento, sulle strade e sui sottoservizi, opere propedeutiche per passare poi alla realizzazione delle piastre antisismiche sulle quali sarà ricostruito il centro storico del borgo.
Le piastre – ha dichiarato il commissario – contiamo di avviarle alla fine del 2025 e mi piace ricordare che poggeranno su 300 isolatori sismici. Quindi possiamo dire che oggi si avvia la ricostruzione di Castelluccio, un cantiere globale di 60 milioni di euro con una collaborazione tra pubblico e privato”.
Castelluccio di Norcia: un’icona della bellezza che torna a splendere
Nascosto tra le maestose montagne dell’Appennino centrale, si erge Castelluccio di Norcia, un gioiello incastonato nel cuore della regione umbra.
La presenza dell’uomo nella zona è documentata fin dall’epoca romana, con la scoperta di alcuni oggetti in terracotta presso la Fonte di Canatra, a Soglio. Inoltre, nel corso dei secoli sono state trovate diverse monete romane risalenti al periodo dell’imperatore Claudio il Gotico (III secolo) nelle fondamenta di una casa, e lungo la strada che porta a Forca di Presta è stata rinvenuta anche la tomba di un soldato romano. Il nucleo attuale del paese risale al XIII secolo, anche se alcune ricerche suggeriscono una fondazione precedente. Castelluccio era un antico castello che faceva parte del territorio di Norcia ed era stato costruito per difendere il confine orientale dei pascoli.
Oggi, i visitatori che si avventurano in questo incantevole borgo possono ancora ammirare le antiche mura medievali, le chiese secolari e gli affascinanti vicoli lastricati. Ma è soprattutto il paesaggio circostante a catturare l’attenzione. I vasti campi fioriti, noti come “Pian Grande” e “Pian Perduto”, si dipingono di un arcobaleno di colori durante la fioritura delle lenticchie in primavera.