Assisi è universalmente riconosciuta come la Città della Pace. Terra natale di San Francesco, il santo più popolare di tutti i secoli, è meta ogni anno di milioni di fedeli che qui ritrovano alcuni dei luoghi simbolo della devozione. All’orizzonte si prospettano flussi ancora più importanti. Se nel 2024 cade infatti l’800esimo anniversario delle stimmate del Patrono d’Italia, saranno i prossimi due anni a fare di Assisi, ancora una volta, uno degli epicentri della cristianità. Con il Giubileo del prossimo anno e le celebrazioni, nel 2026, per gli 800 anni dalla morte del Poverello quella che si prospetta, potrebbe essere una vera corsa contro il tempo.
Perché mentre l’intera comunità si prepara in vista dei grandi eventi, procede anche la ricostruzione nei luoghi di San Francesco danneggiati a seguito del sisma del 2016-2017. Dopo la benedizione papale ad agosto per l’avvio dei lavori all’antico episcopo della Città serafica, è giunta una nuova buona notizia. L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Umbria ha infatti stanziato 900mila euro per l’intervento di miglioramento sismico del campanile della Basilica di Santa Maria degli Angeli, uno dei luoghi in assoluto più cari ai credenti.
Ricostruzione: sprint per il campanile di S.M. degli Angeli. Finanziati i lavori anche per altre chiese dell’Umbria
I fondi per il campanile di Santa Maria degli Angeli sono stati stanziati grazie al programma dell’ordinanza 128 che ha integrato i fondi dell’ordinanza 105 relativa alle chiese e ai luoghi di culto. A occuparsi dell’attuazione dei lavori sarà la Provincia Serafica di San Francesco d’Assisi, ovvero lo stesso soggetto di un altro importante intervento che, sempre tramite decreto, ha ricevuto ulteriori 960mila euro destinati stavolta alla chiesa di Montesanto a Todi, risalente al XIII secolo.
Ancora sul fronte della ricostruzione dei luoghi di culto, è stato concesso un contributo di quasi un milione e mezzo di euro (1,47 milioni) per la riparazione dell’antica chiesa del X secolo, di San Vito in Agriano, nel comune di Norcia. Qui sarà l’arcidiocesi di Spoleto-Norcia a realizzare gli interventi.
Castelli: “Il Centro Italia si prepara al Giubileo”
Il Commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, ha spiegato le ragioni che stanno portando a potenziare gli interventi nelle chiese dell’Umbria. “Il Centro Italia si prepara al Giubileo del 2025 e alle celebrazioni degli 800 anni della morte di San Francesco del 2026 – ha sottolineato -, e per questo insieme alla presidente della Regione Tesei abbiamo scelto strategicamente di potenziare l’ordinanza 128 e di imprimere una grande accelerazione agli interventi di riparazione dei luoghi di culto”.
L’Umbria da sempre è una destinazione privilegiata dal turismo religioso e lo sarà ancora di più nei prossimi due anni. “La ricostruzione del patrimonio religioso è fondamentale – ha detto ancora Castelli – per la comunità locale ma lo è anche per il turismo, sempre più importante per l’economia dell’Appennino centrale e per questo pienamente inserito nella strategia complessiva per queste aree“.
La commemorazione del 30 ottobre a Norcia
Il sisma del 2016-2017 ha prodotto danni incalcolabili al territorio, tra sfollati, crolli e danneggiamenti. L’obiettivo della ricostruzione è stato fin da subito quello di riportare alla normalità le comunità colpite. A Norcia, lo scorso 30 ottobre, a otto anni esatti dalla devastante scossa che alle 7:40 del 2016 distrusse la Basilica di San Benedetto, si è tenuta una solenne commemorazione.
Norcia ha fornito anche l’occasione per fare il punto sulla ricostruzione. A oggi sono stati erogati oltre 5 miliardi di euro per far tornare alla vita i luoghi del cratere. Per la ricostruzione privata in otto anni, sono stati avviati oltre 20mila cantieri, 11mila dei quali oggi completati. Per la ricostruzione pubblica, gli interventi sono stati finora 432 a fronte di 707 milioni di finanziamenti.