Questa mattina 6 giugno, alla presenza del Sindaco Fiorucci e delle autorità cittadine, è stata inaugurata ufficialmente la strada pedonale che collega la Basilica di Sant’Ubaldo alla Rocca del Monte Ingino, completamente ristrutturata. Un'opera che rappresenta non solo un recupero infrastrutturale, ma anche un atto simbolico di restituzione alla comunità eugubina di uno dei percorsi più cari alla memoria e all'identità del territorio.
Il tratto, precedentemente sconnesso e in parte impraticabile, è stato completamente riqualificato grazie a un progetto cofinanziato dalla Regione Umbria e dal Comune di Gubbio. L’intervento ha previsto il rifacimento del fondo, la messa in sicurezza dei margini e l’installazione di elementi di segnaletica e arredo in linea con il contesto paesaggistico del Monte Ingino.
Durante l'inaugurazione, il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto: "Abbiamo restituito un percorso, un sentiero che dalla Basilica collega alla Rocca, un luogo altamente significativo per la nostra comunità. Era un percorso sconnesso, che non poteva essere, quindi non era fruibile in totale sicurezza. Da oggi lo sarà."
Il primo cittadino ha sottolineato il valore simbolico dell’intervento, ma anche la necessità di guardare avanti: "Adesso lo esamineremo, vedremo anche se con una carrozzina sarà possibile percorrerlo, perché comunque l'inclusività di queste aree è un tema che abbiamo a cuore."
L'accessibilità, infatti, è uno degli obiettivi che l’amministrazione si è posta fin dall’inizio, nel quadro di una più ampia visione di valorizzazione e fruizione del patrimonio naturalistico e spirituale del Monte Ingino.
Fiorucci ha poi accennato a sviluppi futuri: "Non è l'ultima opera che faremo su queste aree, perché dovremo riprendere anche in esame il progetto del parcheggio al bivio sottostante e per questo andremo a completare quest'area con opere importanti."
L’intervento è stato possibile grazie a un finanziamento di 180.000 euro, di cui circa 18.000 euro a carico del Comune eugubino. Il resto, come ha ricordato il sindaco, deriva da fondi regionali.
"Tra l’altro, i fondi sono di derivazione regionale sui finanziamenti che abbiamo ricevuto, e ci ha consigliato di portare a termine questo altro bel risultato che oggi vedremo, che restituiremo alla cittadinanza proprio per goderne appieno."
L’opera, affidata all’impresa Green Service, è stata realizzata in tempi rapidi e nel rispetto delle indicazioni progettuali: i lavori sono iniziati a dicembre 2024 e si sono conclusi a fine marzo 2025, con collaudo e verifica effettuati nel mese di aprile.
A sottolineare il valore operativo e la responsabilità amministrativa dell’intervento è stato Spartaco Capannelli, Assessore ai Lavori Pubblici, che ha ricostruito i passaggi decisivi per arrivare al completamento dell’opera.
"C'era l'80% di finanziamento da parte della Regione Umbria, il Comune doveva cofinanziare l'opera con il 20%. Questa cosa, nel passato – per non fare polemiche – non era stata fatta."
L’assessore ha spiegato come l’attuale amministrazione abbia deciso di impiegare parte dell’avanzo di amministrazione per chiudere due opere fondamentali: il completamento dell'Istituto Aldo Moro e il sentiero per la Rocca.
"Noi siamo arrivati con il primo avanzo di amministrazione: abbiamo messo 410.000 euro per chiudere l'Aldo Moro e 40.000 euro per chiudere quest'opera pubblica."
Un’azione che mostra una visione strategica e concreta della gestione del bilancio comunale, finalizzata a risolvere questioni aperte da anni e a offrire risultati tangibili alla cittadinanza.
L’Assessore Capannelli ha voluto ringraziare apertamente l’impresa incaricata dei lavori, Green Service, per la qualità dell’intervento e per l’approccio discreto ma professionale che ha caratterizzato l’intero cantiere.
"L'importo dei lavori totale è stato di 180.000 euro, realizzati dalla Green Service di Gubbio, e questo bisogna tra virgolette evidenziarlo, perché secondo me questo è un patrimonio comunque della collettività."
Il nuovo percorso pedonale rappresenta un connubio perfetto tra accessibilità, sicurezza e bellezza paesaggistica. Immerso nei boschi che circondano il Monte Ingino, il sentiero si snoda tra scorci panoramici, silenzi antichi e memorie di una Gubbio che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.
L’intervento, pur tecnico e puntuale, ha dunque un valore profondo: restituisce uno spazio simbolico, spirituale e paesaggistico alla cittadinanza, promuovendo un’idea di fruizione che coniuga cura del territorio, inclusività e sostenibilità.
Come annunciato dal sindaco, il progetto si inserisce in una visione più ampia di riqualificazione delle pendici del Monte Ingino. Tra le priorità del prossimo futuro, il completamento del parcheggio al bivio sottostante, pensato per decongestionare il traffico e facilitare l’accesso all’area, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza.
"Dovremo riprendere in esame il progetto del parcheggio al bivio sottostante e per questo andremo a completare quest'area con opere importanti."
L’inaugurazione del sentiero per la Rocca segna quindi non un punto di arrivo, ma una tappa fondamentale di un cammino amministrativo volto a ricucire il rapporto tra città e natura, tra devozione e fruizione, tra passato e futuro.
Nel giorno della sua apertura, il nuovo sentiero si è subito popolato di escursionisti e curiosi. Alcuni si sono fermati in silenzio a contemplare il panorama, altri hanno ripercorso con emozione i passi di una tradizione che è anche affetto, memoria, identità.
In un tempo in cui spesso le opere pubbliche sono vissute come fredde incombenze tecniche, l’inaugurazione della nuova via per la Rocca del Monte Ingino ha avuto un tono diverso: quello di una riconciliazione tra cittadinanza e territorio, tra sogno e concretezza.