Via libera al partenariato tra il Comune di Calvi dell’Umbria e quello di Terni in terza commissione consiliare, con la nascita di una rete degli osservatori astronomici. Ma non è tutto. Perché l’atto rappresenta anche una singolare e originale introduzione di criteri di economia circolare nel grande intervento di riqualificazione che interessa l’area di Cesi. Quella che nel PNRR è individuata come la “Porta dell’Umbria“.
Già, perché il telescopio inutilizzato dal 2016 e il tetto in metallo dell’osservatorio astronomico di Sant’Erasmo saranno ceduti gratuitamente proprio a Calvi dell’Umbria. Che vuole realizzare un nuovo impianto di osservazione delle stelle sul Monte San Pancrazio, dando vita un network che possa avere anche risvolti di carattere turistico e scientifico. L’atto, proposto dalla giunta comunale ma realizzato con il contributo determinante del dirigente dei lavori pubblici Piero Giorgini e del RUP del procedimento Federico Nannurelli, è stato approvato con la sola astensione del consigliere di FdI Orlando Masselli e i voti favorevoli degli altri commissari.
Nasce la rete degli osservatori astronomici con il progetto “Astronet”, partnerariato tra Terni e Calvi dell’Umbria
Attenzione, il Comune di Terni non ci rimetterà nulla. Il vecchio telescopio e la cupola della struttura di Sant’Erasmo, sulle pendici del monte Torre Maggiore, non erano più utilizzabili nel nuovo osservatorio che sta nascendo.
“Giorgini e Nannurelli hanno spiegato l’iter e la genesi di questo progetto – racconta il presidente della terza commissione, Claudio Batini -. Nell’ambito dei lavori PNRR, l’osservatorio ternano sarà completamente ristrutturato con un appalto di circa 300 mila euro. Oggi è facilmente raggiungibile, perché la strada è stata riasfaltata e risistemata. Può dunque diventare un centro attrattivo per astrofili, appassionati della scienza, giovani e studenti che sono impegnati in attività didattiche. Con i lavori, però, il vecchio tetto in acciaio e l’apparecchiatura di osservazione non erano più integrabili nella struttura. I tecnici del Comune, così hanno trovato una soluzione intelligente e operativa per risparmiare anche i costi di smaltimento di questi elementi residuali. Voglio ringraziarli, perché hanno ragionato proattivamente, trovando una soluzione di riuso che aiuterà a migliorare i servizi anche di un altro ente. Inoltre l’intervento avrà ricadute in termini di sostenibilità, dando una aseconda vita ai materiali“.
Già, perché tetto e telescopio vengono ceduti gratuitamente in convenzione a Calvi. Il progetto Astronet, che prevede un partnerariato tra i due enti, ha la finalità di promuovere la valorizzazione turistica nell’Umbria meridionale. Si creerà una rete di osservatori astronomici tra la struttura di Sant’Erasmo, intitolata a Paolo Belelli, e l’osservatorio astronomico del Monte San Pancrazio. Dove la cupola rotante attrezzata e il telescopio saranno installati.
Con l’operazione si dà il via ad attività di iniziative turistiche e scientifico-culturali
“Diciamo che a Terni ci siamo inventati un federalismo inclusivo – dice sorridendo il presidente Batini -. In un momento in cui sono polemiche per l’autonomia differenziata, la frammentazione del territorio e la competizione tra enti abbiamo sviluppato un partnerariato virtuoso tra amministrazioni comunali. Grazie ad Astronet potremo garantire con Calvi lo svolgimento di iniziative congiunte. Manifestazioni di divulgazione, didattiche, scientifiche e di formazione sui temi dell’astronomia. Il partnerariato ha come obiettivo quello di attrarre nuovi flussi di visitatori, studenti, appassionati di astronomia e famiglie“.
Anhe il capogruppo del PD, Francesco Filipponi, ha votato a favore dell’atto, dopo essere intervenuto nel dibattito a favore del progetto.
Sant’Erasmo di Cesi e il Monte San Pancrazio hanno in comune anche le emergenze archeologiche. I due osservatori, infatti, sono gemelli come i resti di un santuario umbro venuto alla luce a Calvi e quelli di un tempio del VI secolo a.C. che dominano il monte Torre Maggiore, sopra Terni.
I lavori PNRR per l’adeguamento funzionale dell’edificio dell’osservatorio astronomico di Sant’Erasmo hanno ottenuto 300 mila euro di finanziamento. Prevedono una nuova distribuzione interna per realizzare i servizi igienici, nuove finiture interne ed esterne, la sostituzione degli infissi e il rifacimento della cupola dell’osservatorio. Sarà realizzata una struttura leggera in legno, con pilastri di cerro e copertura in legno lamellare, ancorata a una fondazione in cemento armato. La struttura sarà in parte chiusa con infissi vetrati, fissi e apribili, in alluminio con finitura effetto legno.
Esternamente è prevista la sistemazione della pavimentazione che conduce all’ingresso, con pendenze volte all’eliminazione delle barriere architettoniche. In particolare, è programmato il rifacimento con lastre di pietra calcarea e la sistemazione del terreno dell’area pertinenziale per raccordare la pavimentazione di progetto con il terreno.