L'iter era partito tre anni fa quando il Comune di Assisi aveva progettato un ampio progetto di riqualificazione di alcuni fra i monumenti iconici della città. Ieri, in occasione della visita in Umbria del ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci ha visto luce l'accordo che porterà le antiche mura urbiche della Città Serafica al completo restyling. Sul piatto c'è un ingente stanziamento da 9,5 milioni frutto dell'accordo di programma con Governo e Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.
L'intesa che giunge in un momento storico cruciale con il Giubileo e gli anniversarsi francescani, è stata sottoscritta proprio ieri nella Sala della Conciliazione del palazzo comunale di Assisi, dal sindaco Valter Stoppini, da Luigi Ferrara, capo Dipartimento Casa Italia - Presidenza del Consiglio dei Ministri e Francesca Valentini, dirigente delegata Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Presenti anche Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria e Guido Castelli, commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016.
L’iniziativa rientra nel piano di messa in sicurezza, risanamento conservativo e valorizzazione dei beni culturali di Assisi, predisposto dal Comune nel 2022, in vista del Giubileo 2025 e dell’ottavo centenario della morte di San Francesco del 2026, quando la prima cittadina di Assisi era proprio Stefania Proietti.
La richiesta complessiva del piano ammonta di 20,5 milioni di euro. Il Dipartimento Casa Italia ha ora accolto e finanziato un primo stralcio dei lavori con 9,5 milioni di euro destinati al restauro dei tratti di mura che presentano le maggiori criticità e che insistono su aree ad alta frequentazione, come strade, piazze e giardini pubblici.
I primi interventi saranno quelli su Porta Nuova, Porta Cappuccini e la parte tra Porta Cappuccini e la Rocca Minore; Rocca Minore Porta Perlici e la porzione tra Porta Perlici e Rocca Maggiore; da S. Pietro a Sementone, Fonti di Mojano, da Porta Moiano a Porta Nuova; le porte cosiddette della seconda cerchia e cioè Arco di Pietro e Paolo e Arco di San Francesco.
"Si tratta di un intervento importante ed evocativo – così il ministro Musumeci – per il significato che si porta dietro: quello di salvaguardare dagli eventi catastrofali i beni culturali, specialmente quelli più significativi che testimoniano una stagione della nostra civiltà"
Ribadendo la necessità dell'intervento strutturale, il ministro ha ricordato come Assisi rivesta un ruolo di primaria importanza per i fedeli di tutto il mondo. "Una delle tappe più rilevanti della cristianità - l'ha definita - e assume ancora più importanza nell’anno del Giubileo e dell’ottavo centenario francescano. A questa città siamo tutti legati: Assisi è Assisi, è un bene culturale e un patrimonio che appartiene all’intera umanità. È unica perché di San Francesco d’Assisi ce n’è uno soltanto e qui è stato forza, storia e destino”.
“La firma dell’accordo di programma per la messa in sicurezza e il restauro delle mura urbiche della città – ha sottolineato Proietti – è un momento storico per Assisi e per l’Umbria".
"Si tratta di un primo passo fondamentale per arrivare a un piano complessivo che riguarda la valorizzazione e la completa messa in sicurezza del patrimonio culturale della nostra Umbria, soprattutto in occasione di eventi straordinari come il Giubileo e le celebrazioni per l’ottavo centenario francescano".
Il sidaco facente funzioni Walter Stoppini ha ricordato come da tempo nella Città del Poverello si stiano realizzando diversi interventi di riqualificazione di alcuni fra i monumenti simbolo.
"In questi anni - ha detto -, abbiamo investito molto su questo fronte, restaurando e restituendo alla comunità beni e monumenti di grande importanza, come ad esempio la Torre del Popolo e la Rocca Maggiore. L’intervento sulle mura urbiche, segno di memoria e tratto distintivo di Assisi, rientra proprio in questo contesto, andando a rafforzare quest’azione di promozione e tutela delle risorse culturali della città, anche in vista di grandi eventi come il Giubileo e i Centenari francescani".