Gubbio, città intrisa di storia e cultura, è testimone di un passato glorioso che si riflette nei suoi monumenti, nelle sue mura medievali e nei luoghi simbolo che hanno segnato eventi importanti della storia religiosa e civile. Tra questi, Porta San Pietro, una delle principali porte di accesso alla città, si erge come un'importante testimonianza del Medioevo e del passaggio di San Francesco, che proprio da qui entrò in città dopo la fuga da Assisi.
Oggi questa struttura è al centro di un attento progetto di restauro e consolidamento, volto a garantire la sua conservazione e valorizzazione. I lavori, finanziati con fondi comunali, rappresentano un'importante operazione di tutela del patrimonio monumentale eugubino, in linea con altre iniziative di recupero di importanti beni architettonici della città.
Porta San Pietro ha rappresentato per secoli uno degli accessi principali alla città
Porta San Pietro, situata lungo il perimetro delle mura medievali di Gubbio, ha rappresentato per secoli uno degli accessi principali alla città. Costruita in epoca medievale, questa porta è parte del sistema difensivo eretto tra il XIII e il XIV secolo, periodo in cui Gubbio consolidò la sua identità di città fortificata.
Le mura, ancora oggi ben conservate, testimoniano la volontà della città di proteggersi dalle incursioni esterne, permettendo al contempo il controllo degli accessi e dei commerci. Porta San Pietro si distingue per il suo doppio arco in pietra, tipico dell'architettura difensiva dell’epoca, pensato per rallentare eventuali incursioni nemiche.
La sua importanza, tuttavia, non è solo militare. La vicinanza con l'Abbazia di San Pietro, antico monastero benedettino dell'XI secolo, ha reso questa porta un punto di riferimento per pellegrini e viaggiatori che nel tempo hanno attraversato la città, favorendo il dialogo tra Gubbio e il resto dell’Umbria.
Si narra che San Francesco, transfuga da Assisi, avesse attraversato questa porta nel 1206
Gubbio è profondamente legata alla figura di San Francesco d’Assisi. Secondo la tradizione, nel 1206, il giovane Francesco, dopo aver rinunciato ai beni paterni e aver scelto di dedicare la sua vita alla povertà e alla predicazione, giunse a Gubbio attraversando proprio Porta San Pietro.
L'episodio è fondamentale nella biografia del santo, perché segnò l'inizio di una nuova fase della sua vita. A Gubbio, Francesco trovò rifugio e sostegno nella famiglia Spadalonga, che lo accolse e gli fornì le prime vesti da povero, dopo che aveva abbandonato le ricchezze e i vestiti eleganti che indossava ad Assisi.
Successivamente, Francesco proseguì il suo cammino di predicazione e proprio a Gubbio avvenne un altro dei momenti più celebri della sua vita: l'incontro con il lupo. Secondo la leggenda, il santo ammansì un feroce lupo che terrorizzava gli abitanti, convincendolo a non attaccare più in cambio di cibo e protezione. Questo episodio simbolizza il messaggio di pace e armonia tra uomo e natura che Francesco ha lasciato come eredità spirituale.
Oggi la Chiesa di San Francesco di Gubbio, costruita nel XIII secolo sul terreno della famiglia Spadalonga, celebra questa importante fase della vita del santo e continua a essere meta di pellegrinaggi e momenti di preghiera.
I lavori di restauro della porta sono stati avviati per garantire la sua stabilità strutturale
I lavori di restauro su Porta San Pietro sono stati avviati con lo scopo di garantire la stabilità strutturale della porta e della sua architettura originaria. L’intervento prevede operazioni mirate al consolidamento e alla messa in sicurezza dell’arco principale della porta e del vicino balcone che si affaccia su via Campo di Marte.
Gli interventi principali includono:
- Consolidamento dell'arco attraverso perfori armati, che rafforzeranno la struttura per evitare cedimenti futuri.
- Ristilatura dei giunti di malta con l’utilizzo di malta di calce idraulica naturale, una soluzione che rispetta le caratteristiche originali della costruzione medievale.
- Sostituzione della soletta del balcone con una nuova struttura in geomalta fibrorinforzata e barre di armatura in acciaio inox, per garantire maggiore durabilità nel tempo.
- Ripristino della cornice del balcone, crollata nel corso degli anni, per riportarla al suo aspetto originario.
L’impresa incaricata dell’intervento è la Nanni e Figli snc, specializzata nel restauro conservativo di strutture storiche, mentre il team di progettazione include:
- Responsabile Unico del Progetto (RUP): Ingegner Stefania Frondizi.
- Direttore dei lavori: Architetto Elisa Pascolini.
- Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione: Ingegner Matteo Provvedi.
Si tratta di un intervento che rientra in una più ampia strategia di restauro e valorizzazione del patrimonio storico di Gubbio
L’intervento su Porta San Pietro rientra in una più ampia strategia di restauro e valorizzazione del patrimonio storico di Gubbio. L’assessore ai Lavori Pubblici, Spartaco Capannelli, ha dichiarato che il progetto è interamente finanziato con fondi comunali, dimostrando l’impegno dell’amministrazione nella conservazione della città.
Parallelamente, sono in programma i lavori di restauro e messa in sicurezza di altre porte storiche, tra cui:
- Porta di Sant’Ubaldo, un altro ingresso monumentale alla città, legato al culto del santo patrono di Gubbio.
- Porta degli Ortacci, che necessita di interventi strutturali per garantirne la stabilità nel tempo.
Questi lavori si inseriscono in un piano di recupero del patrimonio storico-architettonico della città, con l’obiettivo di rendere Gubbio sempre più attrattiva dal punto di vista turistico e culturale.
Il restauro di Porta San Pietro non è solo un’operazione di conservazione architettonica, ma un atto di valorizzazione della memoria storica di Gubbio. Ogni pietra di questa porta racconta una storia, dai tempi medievali fino al passaggio di San Francesco, rendendola uno dei simboli più autentici della città.
L’attenzione e l’investimento nelle opere di restauro dimostrano che Gubbio non è solo una città d’arte, ma anche un luogo che sa prendersi cura della propria identità.