A due giorni dal violento incendio che ha colpito un’azienda di lavorazione di materiali plastici nella zona industriale di Pian d’Assino, il territorio comunale resta sotto attento monitoraggio. La nube nera sprigionatasi dal rogo, visibile a chilometri di distanza, ha sollevato una preoccupazione concreta: la possibile dispersione nell’ambiente di residui solidi trasportati dall’aria.
È quanto comunica il Comune di Umbertide, che attraverso una nota ufficiale ha invitato i cittadini a prestare la massima attenzione. “Nelle aree private limitrofe al sito - si legge nel comunicato - potrebbero essere rinvenuti residui solidi grossolani riconducibili al materiale trasportato in aria dalla nube”.
Per affrontare l’emergenza ambientale e favorire un rapido intervento, la ditta coinvolta si è resa disponibile a farsi carico del recupero e dello smaltimento dei materiali eventualmente rinvenuti. A tal fine, è stato attivato un numero unico - 3762314840 - al quale è possibile inviare segnalazioni tramite messaggio WhatsApp, specificando nome, cognome e posizione esatta del ritrovamento. Una procedura agile e diretta, pensata per coinvolgere attivamente la popolazione nella mappatura dei residui. L’invito del Comune è chiaro: evitare interventi fai-da-te e affidarsi ai canali ufficiali per garantire sicurezza e tracciabilità.
L’incendio è divampato nella giornata di domenica 20 aprile, all’interno di un’azienda di stoccaggio e lavorazione di plastiche industriali. Le fiamme si sono propagate rapidamente, alimentate dal materiale presente, sprigionando un fumo denso e acre che ha invaso l’intera area industriale e parte del centro abitato.
Immediato l’intervento dei vigili del fuoco, giunti con squadre dalla centrale di Perugia e dai distaccamenti di Gubbio e Città di Castello. Le operazioni di spegnimento si sono protratte per ore, complicate dalla natura infiammabile dei materiali coinvolti. “Un ringraziamento profondo e sentito - sottolinea l'amministrazione - va ai vigili del fuoco, giunti tempestivamente con squadre provenienti dalla centrale di Perugia e dai distaccamenti di Gubbio e Città di Castello, affrontando ore e ore di lavoro in condizioni difficili, riuscendo a domare le fiamme e a limitare i danni. Fondamentale anche l'intervento della Protezione civile, sia comunale che regionale, attivatasi sin da subito con efficienza e prontezza, e della polizia locale di Umbertide, che ha gestito la viabilità e l'accesso alla zona dell'incendio, garantendo lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di soccorso e limitando gli avvicinamenti non autorizzati".
Non appena domate le fiamme, è partita una complessa operazione di monitoraggio ambientale. Tecnici comunali, esperti di Arpa Umbria, personale sanitario dell’Usl, Protezione Civile e forze dell’ordine stanno collaborando senza sosta per valutare l’estensione dell’eventuale contaminazione e verificare le condizioni dell’aria e del suolo.
“La situazione è ancora oggetto di stretto monitoraggio da parte di tutte le autorità competenti - fa sapere il Comune - con l’obiettivo prioritario di garantire la sicurezza della popolazione e dell’ambiente circostante”. Anche la Polizia locale di Umbertide è stata mobilitata per gestire la viabilità e assicurare che l’accesso all’area sia riservato solo al personale autorizzato, evitando intralci e situazioni di rischio.
In queste ore difficili, l’intera comunità di Umbertide si è stretta attorno ai lavoratori dell’azienda e alle loro famiglie, colpite da un evento improvviso e destabilizzante. Il sindaco e tutta l’amministrazione comunale "esprimono la propria vicinanza a tutti i lavoratori, ai dipendenti e alle loro famiglie, che stanno vivendo momenti di grande difficoltà; Umbertide si stringe attorno a loro con grande solidarietà. Particolare vicinanza viene espressa anche a tutta la comunità di Pian d'Assino, che è stata direttamente coinvolta e colpita da questo evento".
L’episodio rappresenta un monito per l’intera regione. La tempestività degli interventi ha permesso di evitare danni peggiori, ma la portata dell’incendio e le sue potenziali conseguenze ambientali sollevano interrogativi importanti sulla prevenzione e sulla gestione dei rischi legati al trattamento di materiali infiammabili.