Le imprese che hanno già compiuto 100 anni nel 2023 potranno iscriversi entro il 30 settembre 2024 al Registro delle imprese storiche, istituito da Unioncamere nel 2011 in collaborazione con le Camere di commercio “per certificare la storicità di queste aziende e dare valore a una longevità che è testimonianza diretta della resilienza del fare impresa”.
Entro questa data, le domande possono essere presentate per le imprese già centenarie al 31 dicembre 2023, e a seguire dal primo gennaio fino al 31 luglio 2025 per tutte le imprese che avranno maturato i 100 anni al 31 dicembre 2024.
Ad oggi è piuttosto nutrito il gruppo di aziende umbre iscritte al Registro. Sono in totale 44, di cui 23 del Ternano e 21 localizzate nel Perugino.

Il Registro coinvolge tutte le imprese, di qualsiasi forma giuridica, operanti in qualsiasi settore economico, che abbiano “una continuità di attività nello stesso settore merceologico da almeno 100 anni“.

Nel registro delle imprese storiche anche aziende con oltre 100 anni di attività

Tra le centenarie iscritte che hanno attraversato generazioni, mutamenti storici, economici, sociali e rivoluzioni tecnologiche sono rappresentati tutti i settori e i prodotti, e alcuni hanno portato il nome dell’Umbria in giro per il mondo: c’è l’acciaio prodotto a Terni dal 1884, ci sono le calzature di qualità realizzate ad Ellera dal 1907, il forno che non smette di produrre prelibatezze dal 1851 , ma anche la farmacia (l’unica attualmente iscritta al Registro) di Gualdo Tadino che ha superato la soglia dei cento anni.

Vi è poi l’azienda che produce materassi e quella che produce cotto fatto a mano a Castel Viscardo dal lontano 1685. La più antica di tutte è l’Azienda Agricola Conti Possenti la cui nascita è documentata al 1301, che ancora oggi produce a Terni olio extra vergine di oliva.
    “Dietro queste imprese – sottolinea il presidente della Camera di commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, in una nota dell’ente – c’è una lunga storia, spesso fatta di investimenti coraggiosi e forte flessibilità per adattarsi costantemente alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Le imprese storiche hanno saputo trasmettere alle generazioni successive il loro inestimabile patrimonio di competenze e conoscenze che oggi è più che mai importante far conoscere e valorizzare”.
    Le imprese iscritte nel Registro nazionale delle imprese storiche ricevono dalle Camere di commercio l’attestato di iscrizione e si possono insignire dello speciale marchio Impresa storica d’Italia. Ad oggi sono oltre 2.600 le imprese italiane che possono fregiarsi di un’attività secolare, documentate nel Registro.

Il Registro nazionale delle imprese storiche istituito da Unioncamere

Il Registro nazionale delle imprese storiche è stato istituito dall’Unione italiana delle Camere di Commercio (Unioncamere) per incoraggiare e premiare le imprese che nel tempo hanno trasmesso un patrimonio di esperienze e di valori alle generazioni successive. Dal 2011 dà risalto a quelle aziende che, nella longevità ultracentenaria, testimoniano le trasformazioni e i caratteri più profondi di un’identità nazionale e territoriale, riuscendo a coniugare innovazione e tradizione, apertura al mondo e appartenenza alla comunità, luogo per eccellenza dove si costruisce e si conserva l’identità del sistema economico e imprenditoriale locale.

Possono iscriversi tutte le imprese, di qualsiasi forma giuridica e operanti in qualsiasi settore economico, iscritte nel Registro delle imprese, che esercitino in modo ininterrotto la loro attività nell’ambito dello stesso settore merceologico da almeno 100 anni. Ad oggi il Registro conta oltre 2.200 iscrizioni, di cui 42 in Umbria.

Molte imprese hanno attraversato guerre e crisi economiche

Sono imprese che nella loro lunga storia sono passate attraverso guerre, crisi economiche, rivoluzioni tecnologiche e cambiamento dei mercati, mostrando quale straordinaria vitalità e resilienza possano esprimere gli imprenditori italiani.

La loro attività è caratterizzata da una documentata e accertata continuità nel tempo dell’insegna e dell’attività svolta, possibilmente anche nella stessa sede fisica altrimenti in sedi diverse nell’ambito dello stesso Comune.

Costituiscono un monumento alla continuità in un mondo che ha visto una miriade di imprese spazzate via dalla crisi economica e dal cambiamento delle mode.